"La scissione provocata da Di Maio è un’operazione simile a quella realizzata da Cossiga. In un contesto in cui si prospetta una guerra di lunga durata che, a prescindere dal pericolo di un’ulteriore escalation, sta portando conseguenze negative per tutti, è importante per la Nato assicurarsi la massima “fedeltà” dei Paesi membri. Quando il consenso di una importante forza politica, come il Movimento 5 Stelle, sull’invio delle armi in Ucraina ha cominciato a tentennare, quale occasione migliore per un mediocre uomo politico come Luigi Di Maio, per guadagnarsi i galloni della fedeltà atlantica e rafforzare la linea atlantista a oltranza del presidente del Consiglio?
Questa vicenda dimostra quanto sia profonda la stretta della Nato sul sistema politico italiano ma, se si rovescia la prospettiva, dimostra che l’Italia potrebbe giocare un ruolo importante nelle relazioni internazionali se solo trovasse il coraggio di liberarsi della tutela Usa e Nato."
Raccontare la verita' e' il modo migliore per finire sulla famigerata lista dei "nemici dell'Ucraina" stilata dal sito "Mirotvorets". La new entry e' Sonya Lukashova, la giornalista ucraina che ha commesso il crimine imperdonabile di svelare come la commissaria per i diritti umani Lyudmila Denisova (poi licenziata dal Parlamento) esagerasse notizie sugli stupri attribuiti ai militari russi, si inventasse numeri, nomi, particolari.
E come Biden altri, preoccupati per la fame nel mondo.
Ricordiamo la Francia in Africa, lo sfruttamento delle risorse dei popoli africani per arricchire questo paese, il suo violento colonialismo.
E lo stesso discorso vale per tutti i paesi europei, dalla GB alla Germania, all'Italia ( guardate quello che combina l'ENI in Nigeria )
Sono dei serpenti velenosi, strumentalizzano la disperazione di milioni di esseri umani, organizzano colpi di stato per rubare le materie prime ( vedi Libia).
E' la storia di questi paesi che ci racconta la loro violenza, le loro menzogne. La storia della GB in India, dell'Olanda, Belgio ( 12 milioni di morti nel Congo cosiddetto belga).
ORA BASTA.
Draghi ha dichiarato che "Putin non verrà al G20, forse forse interverrà da remoto. Il presidente indonesiano lo esclude, è stato categorico, non verrà. Potrà succedere un intervento da remoto, vedremo...". Così il premier Mario Draghi al termine del G7 a Elmau.
A Draghi è arrivata la reazione del Cremlino: "Non tocca a Mario Draghi dire se il presidente russo Vladimir Putin andrà al summit del G20 in Indonesia. Lo ha dichiarato il Consigliere di Putin, Jurij Ushakov. "Non spetta a Draghi deciderlo. Draghi probabilmente ha dimenticato che non è più il presidente (del G20)".
Il Presidente indonesiano Joko Widodo ha invitato Vladimir Putin a partecipare al vertice del G 20 che si terrà a novembre sull’isola di Bali, in Indonesia, lo ha dichiarato il consigliere di Putin, Jurij Ushakov: «Abbiamo ricevuto un invito ufficiale, che è molto importante dato che gli indonesiani sono sotto pressione da parte dei Paesi occidentali interessati» ha affermato in riferimento alla possibilità di escludere la Russia dal G20. «Tutto ciò verrà discusso il 30 giugno al Cremlino, quando Putin incontrerà Joko Widodo. Ma il nostro presidente ha ricevuto un invito, e noi abbiamo risposto positivamente, dicendo che siamo interessati a partecipare».
Una magra figura per Draghi, un'altra che mettiamo nella sua sgradevole collezione.
Mentre la Russia vince, il G7...... G7?....scusate, ricomincio
Mentre la Russia vince alla grande, i Derelitti 7 (D7) si riuniscono in un castello, disertati, ormai, persino dalle manifestazioni che normalmente accompagnano questi meeting internazionali.
Non se li fila più nessuno!!!
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Пока Россия побеждает, G7... G7?... простите, начну заново
Пока Россия побеждает по-крупному, Семеро Отрекшихся (D7) встречаются в замке на острове которой нет. Не даже манифестацией вперед ними не кто - то думает о ними
Guardateli, gli amici del G7, tutti d’amore e d’accordo, con l’immancabile Zelenskij collegato in video conferenza, si tolgono la giacca “per mostrare i muscoli a Putin” e dimostrare che “quando le democrazie si uniscono - sono imbattibili”. Non è tempo di negoziati, il loro scopo, oramai è dichiarato: distruggere, uccidere la Russia, affamare Putin, non permettergli di vincere in Ucraina” (!!) Continueranno a dare soldi, armi e sostegno incondizionato al regime nazista ucraino, a Zelenkij che dichiara di volere che la guerra finisca "entro la fine dell'anno" e che "adesso non è tempo di trattative con Mosca"!
Sembra ripetersi la stessa situazione che ha anticipato la seconda guerra mondiale, quando Hitler si preparava ad aggredire e annientare l’Unione Sovietica e molti paesi europei lo sostennero e lo aiutarono.
Oggi sta accadendo la stessa cosa e gravissimo è l’atteggiamento di Olaf Scholz che ha dichiarato ““non ci può essere ritorno alle precedenti relazioni con la Russia sullo sfondo della situazione in Ucraina”. Secondo il Cancelliere tedesco, ciò che sta accadendo in Ucraina è "un punto di svolta nelle relazioni internazionali" e ha anche accusato la Federazione Russa di aver “violato le regole e le norme esistenti nella politica mondiale". Gravissimo è anche l’atteggiamento di Draghi che, privo del consenso della maggioranza degli italiani in questa vergognosa crociata contro la Russia, si spinge a fare gravissime dichiarazioni: “se l’Ucraina perde - tutte le democrazie perdono. Se l'Ucraina perde, sarà più difficile sostenere che la democrazia è un modello di governo efficace".
Perché, l’Ucraina sarebbe una “democrazia” e un “modello di governo efficace”? Questo è semplicemente un imbroglio, significa mentire spudoratamente!
Riunitisi in Germania, tutti “impegnati ad aumentare la pressione sul regime del presidente Putin e i sui complici in Bielorussia”, i “Grandi 7” hanno promesso nuove armi – pesanti - a Kiev, come i sistemi anti aerei Nasams, mentre Zelensky diceva che "il Cremlino va sconfitto” e chiedeva sempre più armi e sanzioni contro la Russia. E i “Grandi” gli hanno giurato incrollabile coesione e solidarietà con il popolo ucraino. Sono “tutti mobilitati per Zelensky e l'Ucraina" – dimostrando, a chi vuol capire, che del Donbass a loro non importa nulla, i morti del Donbass sono di serie B, anzi, sono “invisibili”, invisibili da 8 anni!
Davvero “democratici e umani” questi Grandi 7 che intendono “ampliare le sanzioni anti russe per restringere ancora di più l'accesso della Russia a tecnologie, forniture industriali e servizi, prodotti dalle economie occidentali, in particolare quelle fondamentali per supportare la base dell'industria russa e il settore tecnologico, determinati a ridurre le entrate della Russia, comprese quelle provenienti dall'oro. Nella loro dichiarazione, oltre all’approvazione della decisione del Consiglio europeo di concedere lo status di paese candidato all'Ucraina e alla Moldova, si legge anche che useranno “sanzioni coordinate e senza precedenti per tutto il tempo necessario, agendo all'unisono in ogni fase» , che imporranno l'embargo all'oro russo e un tetto al prezzo del petrolio prodotto dalla Russia; inoltre “continueranno a fornire sostegno finanziario, umanitario, militare e diplomatico e staranno con l'Ucraina per tutto il tempo necessario» - in altre parole, l’Ucraina “prima di tutto”, i “Grandi 7”, quindi anche il popolo italiano, continueranno a sfamare quella cricca di nazisti ucraini affamati di soldi e potere!
Non pensano affatto che tutti i giorni, non solo Kiev, ma anche i “Grandi 7” - uccidono con le loro armi i civili del Donbass e del sud est ucraino, cosa che non diranno mai ai tg italiani.
La seconda giornata del vertice NATO di Madrid è iniziata con un evento che ciascuna delle parti ha iniziato sin da subito a descrivere come una propria vittoria incondizionata
Un piccolo 'scandalo' è scoppiato in un ristorante al servizio dei partecipanti al vertice NATO in Spagna. Funzionari e giornalisti sono rimasti sbalorditi nel vedere che nel menu, nella sezione "Antipasti", la portata "Insalata russa" era elencata per prima. Si vede che i solerti censori occidentali non si erano accorti in tempo di questa grave minaccia. Avrebbero immediatamente provveduto a ribattezzare il piatto "Insalata ucraina"
Secondo i servi dei servi che scrivono articoli grotteschi su Il Giornale discutere di guerra e pace in un convegno alla Camera sarebbe una follia. I guerrafondai temono il dibattito e il confronto politico come Dracula teme la luce. Non sono in grado di confrontarsi dialetticamente in nessun dibattito, quindi auspicano la censura, affibbiano l'etichetta di filoputiniani ai loro oppositori e ringhiano come cani rabbiosi.
Laura Ruggeri.
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