martedì 31 maggio 2022

LA MENZOGNA NAZISTA-BANDERISTA DELL' HOLODOMOR

 Una invenzione nazista ripresa dagli americani (Luda Maertens, Stalin, un altro punto di vista)

Yanykovich "l'Holodomor e' stata una tragedia che ha colpito tutta l'ex SSSR, tanto gli Ucraini quanto i fratelli Russi"
Ll'Holodomor, la tragedia della carestia degli ucraini: serve un punto di vista alternativo a quello di Robert Conquest, agente a servizio della disinformazione presso i servizi segreti britannici, un veterano riconosciuto della Guerra Fredda.
A ridimensionare tale evento furono addirittura Edouard Herriot, primo ministro francese e i rapporti diplomatici dell'Italia fascista (fonti, come vedete, certamente non comuniste), con la segnalazione della "valorizzazione dei caratteri nazionali ucraini" fatta in quegli anni dall'unione Sovietica: fine di Stalin doveva essere l'attrazione degli ucraini in Polonia, certo non poteva farlo provocando la morte di una popolazione per fame!!
Lo stesso Trockij, ucraino, mai rimproverò a Stalin una pianificazione di tale olocausto.
Tale documentazione artefatta su un genocidio inesistente fu frutto della propaganda nazista, e dei collaborazionisti banderisti dell'invasione tedesca.
Poi si parla di un altro problema, mescolato al precedente per affermare la tesi: quello della dekulakizzazione dell'URSS. Bene, anche qui bisognerebbe analizzare con un pò più di accuratezza la storia dell'epoca sovietica e magari sarebbe utile fare qualche comparazione con i sistemi capitalisti in quell'epoca, .
Va consigliata la lettura di un saggio scritto da uno storico, professore universitario e Direttore dell'Istituto di Scienze filosofiche e pedagogiche dell' Università di Urbino, Domenico Losurdo: Stalin "Storia e critica di una leggenda nera", Carocci Editore, 2008.
La questione del c.d. genocidio ucraino
(Holodomor in ucraino)
di Guido Fontana Ros REDAZIONE NOICOMUNISTI
Il PEGGIOR GENOCIDIO nella storia dell'umanità.
FALSO: prima di tutto, non è stato un genocidio. In secondo luogo, le cifre sono sbagliate.
MILIONI DI MORTI, quasi tutti ucraini.
FALSO: purtroppo una situazione di grave emergenza colpì gran parte del territorio dell’URSS, soprattutto nella cosiddetta zona delle “terre nere”. Ci furono più morti, in percentuale, tra gli Slavi del Basso Volga che in Ucraina. Non si nasconde che fu una grande tragedia, ma per tutto il popolo russo! La maggior parte delle vittime fu dovuta a 2 tremende epidemie di colera e tifo; le condizioni igieniche erano ancora disastrose e non esistevano gli antibiotici!
DA 7 A 10 MILIONI DI VITTIME.
FALSO: I morti in Ucraina nel 1932-33 sono stati molti di meno. Fu una tragedia, è vero, ma il numero delle vittime, di cui la maggior parte fu dovuta alle epidemie, fu inferiore al milione. In questa cifra bisogna far rientrare sia i kulaki eliminati che quelli che morti per le disastrose condizioni igieniche patite durante il trasferimento nelle Repubbliche dell’Asia. Queste cifre sono gonfiate ad arte in quanto i nazionalisti ucraini (con le mani lorde di sangue degli ebrei ucraini) e gli “storici” anticomunisti dovevano sparare una cifra superiore al vero Olocausto (6 milioni di vittime).
Questo per 2 ragioni:
1) per infangare Stalin (Stalin è peggio di Hitler...)
2) per nascondere la partecipazione dei nazionalisti ucraini alla Shoah
IL RACCOLTO NEL 1932-33 FU ABBONDANTE. FALSO:
il raccolto fu scarso per le seguenti ragioni:
1) siccità
2) epidemia di ruggine del grano
3) lotta contro i kulaki. Questi bruciavano i raccolti o lasciavano marcire il raccolto sotto la pioggia, uccidevano gli animali (meno cavalli=meno terra arata.
Oltre il 50% del patrimonio zootecnico dell’URSS andò perduto), attaccavano i kolchoz, massacrandone letteralmente i membri e violentandone le donne.
UCRAINI ARRESTATI A CENTINAIA DI MIGLIAIA. FALSO:
Non è vero che gli ucraini sono stati rinchiusi campi a morire di fame. Era un periodo tremendo: raccolto misero, epidemia di tifo e colera, accanita resistenza dei kulaki, sabotaggio dei rifornimenti alimentari ecc.. Per questi motivi molti cercavano di andare via dall’Ucraina. Non si poteva permettere che masse enormi di persone andassero via dall’Ucraina; dove potevano essere accolte? Chi sarebbe rimasto a coltivare i campi l’anno dopo? Infatti l’anno dopo il raccolto fu da record!
RACCOLTO VENDUTO ALL’ESTERO PER COMPRARE MACCHINE INDUSTRIALI. FALSO. Diciamo che fu fatto un enorme sforzo per dotare l’agricoltura di trattori, trebbiatrici, tutte di produzione nazionale. La verità è che la collettivizzazione dell’agricoltura, permise lo sviluppo dell’industria fornendo il cibo agli operai e inoltre liberò dalla servitù feudale milioni di contadini. La stragrande maggioranza di essi spesso non riusciva a produrre il necessario per l’autosostentamento. Questo enorme sforzo permise di dotare l’URSS della base industriale per sconfiggere i nazisti. Indovinate un po’ dove i nazisti ebbero l’89% delle perdite nella II Guerra Mondiale
QUI LA DIMOSTRAZIONE CHE LE FOTO PER DIMOSTRARE QUESTO INESISTENTE GENOCIDIO SONO FALSE

lunedì 30 maggio 2022

Ecco perchè i pacifisti per la NATO non hanno capito nulla. O

 VERGOGNOSA CENSURA IN ATTO

Dieci proiettili di calibro 155 mm hanno colpito oggi 3 scuole e altre zone residenziali di Donetsk Sono almeno 6 i morti e decine i feriti. L'Italia ha fatto arrivare al regime di Kiev obici da 155/39 FH-70. Stesso calibro.
Il Governo Draghi chiarisca immediatamente in Parlamento se sono armi italiane quelle usate oggi dai neo-nazisti ucraini per l'ennesimo crimine perpetrato.

Immagini censurate in Italia
Filmato di RIA Novosti dalla 22a scuola nel centro di Donetsk, che è stata bombardata dalle forze di sicurezza ucraine





I veri carnefici in Donbass e la vergognosa censura del regime mediatico italiano.
Il motivo della censura è presto detto: Donetsk è stata colpita dai sistemi di artiglieria dei paesi della NATO, secondo quanto riferisce il quartier generale della difesa territoriale della Repubblica Popolare di Donetsk.
"Le forze armate ucraine hanno utilizzato l'artiglieria dei paesi della NATO durante il bombardamento di Donetsk. Dieci proiettili di calibro 155 mm sono stati sparati da posizioni ad Avdiivka in direzione di un asilo nido e di edifici residenziali nel distretto di Kalininsky", scrive Interfax che riporta le notizie diffuse dal quartier generale della difesa territoriale.
Il 26 maggio, è stato riferito che, come parte di un nuovo pacchetto di assistenza militare USA all'Ucraina, sono stati inviati in Ucraina obici e trattori da 155 mm rimorchiati, nonché tre radar controbatteria AN / TPQ-36.
In precedenza, gli Stati Uniti hanno già trasferito in Ucraina 90 obici M777, che consentono alle forze armate ucraine di formare cinque battaglioni di artiglieria e circa 190.000 proiettili per loro, oltre a 121 droni d'attacco tattico Phoenix Ghost.
Il bombardamento delle scuole di Donetsk da parte delle Forze armate ucraine (AFU) è scandaloso, ha affermato il il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
“Di per sé, gli attacchi alle infrastrutture civili, alle istituzioni per l'infanzia e così via sono oltraggiosi. Questo è ciò contro cui stanno combattendo i nostri soldati. Proteggere le persone dai neonazisti che compiono questi attacchi è l'obiettivo principale perseguito durante l'operazione militare speciale", ha affermato Peskov, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla reazione del presidente russo Vladimir Putin ai bombardamenti delle scuole di Donetsk e all'attacco terroristico a Melitopol.




Oggi, i militanti delle forze armate ucraine hanno sparato contro tre istituzioni educative nel centro di Donetsk: la scuola n. 22, il sesto edificio educativo di DonNUET e il liceo n. 5. Almeno cinque civili sono stati uccisi e 14 persone sono rimaste ferite. Secondo il DNR NM, il nemico ha usato non solo obici, ma anche due missili Smerch con munizioni a grappolo.
Dalla scena - filmati esclusivi
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La NATO vuole inviare navi da guerra sulle coste dell'Ucraina, aggirando la Turchia
“Bruxelles sta ora valutando, secondo fonti comunitarie, di lanciare una missione navale derivante dalla politica di sicurezza e difesa comune per garantire che il grano venga spedito direttamente dalla città ucraina di Odessa. La prima difficoltà di natura diplomatica fu quella di aprire il passaggio per le navi europee al porto di Odessa. Dal 1936 l'ingresso nel Mar Nero di navi da guerra provenienti da paesi non costieri è regolato e limitato dalla Convenzione di Montreux. Questo accordo internazionale fornisce al governo turco la chiave per il passaggio ", riferisce El Pais.
Gli esperti temono che le azioni dei paesi della NATO nel Mar Nero possano portare a un vero conflitto con la Russia.
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Alla palestra di Donetsk, bombardata dalle Forze armate ucraine, questa mattina avrebbero dovuto distribuire l'acqua.
Un incidente ha salvato la tragedia: se non fosse stato tutto cancellato, decine di persone si sarebbero radunate lì al momento dell'arrivo.
Il direttore della palestra n. 5 ne ha parlato in questo video
Mi vengono in mente cattive supposizioni sul fatto che i militanti ucraini sapessero dove e quando colpire.
E non sapevano che tutto è stato cancellato -
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Donbass, Avdeevka (fronte alle porte di Donetsk) - Miliziani ringraziano l’Italia.
Le milizie popolari continuano ad avanzare anche nel settore di Avdeevka e nelle posizioni ucraine continuano ad essere rinvenute in grandi quantità armi, munizioni e materiale militare proveniente dai paesi che sostengono Kiev.
Ieri nelle posizioni dei parà ucraini, tra grandi quantitativi di armi e materiali forniti dai paesi NATO, sono stati ritrovati anche giubbotti antiproiettili e tattici dell’Esercito Italiano. I miliziani hanno già provveduto a spartirsi il bottino, riadattandolo alle proprie esigenze.





Il capricetto degli occidentali sui territori russi, spiegato da Kadhirov.
Nella Repubblica cecena abbiamo vissuto lo stesso scenario che l'Occidente sta mettendo in scena in Ucraina. Mercenari stranieri, nazismo, tonnellate di armi, dichiarazioni altisonanti e infondate: è tutto esattamente come la nostra storia cecena dei primi anni Novanta. Non c'è dubbio: si tratta di un unico piano ben congegnato e insidioso. E solo la Russia ha tutte le possibilità per contrastarlo.
Il risultato di questo piano è la distruzione della Russia, il saccheggio delle sue risorse e il dominio totale del mondo da parte di potenze nucleari straniere. Non succederà mai!
Perciò, per salvare l'Ucraina, Zelenskij deve pulirsi gli occhi, sporcati dalla propaganda occidentale, e porre fine al nazismo nel suo Paese.




Il più grande ostacolo alla pace mondiale in questo momento si chiama Nato. Anche in Russia ne sono ben consapevoli e per questo motivo Andrei Klimov (Russia Unita) vicepresidente del Comitato per gli affari esteri del Consiglio della Federazione Russa, in un’intervista con Lenta.ru ha chiesto che l’Alleanza del Nord Atlantico venga definita come organizzazione criminale.
«La mia posizione è questa: la parte sana dell'umanità progressista dovrebbe riconoscere la NATO come organizzazione criminale il prima possibile e chiedere il suo scioglimento come una delle principali fonti di minaccia militare per tutta l'umanità. A tal proposito, questo problema è ben compreso a Pechino, a Delhi, in Africa e America Latina. Anche all'interno della stessa organizzazione della NATO, questo è ben compreso», ha affermato il senatore che invita gli alleati della Russia a unirsi diplomaticamente contro la Nato.

IL PENSIERO DI VELIMIR TOMOVIC





I Balcani, epicentro di interessi e influenze esterne, rappresentano in questo cruciale momento storico, un importante avamposto strategico nel cuore dell’Europa.

D’altronde, è bene ricordare che la stessa amministrazione Biden annunciò il 25 gennaio 2021 di aver collocato i Balcani occidentali tra le priorità della politica estera americana, insieme all’Ucraina, all’Iran, alla Cina e ovviamente alla Russia.
La NATO da parte sua, garante ed espressione del cosiddetto ordine mondiale unipolare dominato dagli Stati Uniti, oltre ad aver inglobato nel corso degli anni quattro delle sei nazioni -ex repubbliche socialiste- che componevano “la terra degli slavi del sud” ha sempre mostrato estremo interesse per le restanti due, ovvero la Serbia e la Bosnia Herzegovina.
Quest’ultima, costituita da tre etnie differenti e composta da due entità territoriali, la Federazione di Bosnia ed Herzegovina e la Repubblica Srpska, è soggetta ad altissime pressioni che potrebbero presto portare ad un punto di rottura.
Il 25 maggio scorso il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg durante una conferenza stampa congiunta con il membro bosniaco della presidenza della BH Šefik Džaferović ha ribadito l’interesse della NATO per lo stato Balcanico.
“La nostra cooperazione è più importante che mai a causa della guerra tra Russia e Ucraina. L’Alleanza atlantica sta monitorando la situazione in Bosnia, in particolare la retorica della Repubblica Srpska. Stiamo valutando come rafforzare la nostra presenza” ha detto Stoltenberg.
A differenza della Federazione croato-musulmana di Bosnia che spinge da anni per l’adesione alla NATO, la Repubblica serba rappresentata dal membro della presidenza Milorad Dodik si contrappone all’espansionismo del patto atlantico e desidera mantenere buoni rapporti con la Russia, il che rende la Bosnia uno stato, si multietnico, ma diviso in fazioni che spingono in direzioni completamente opposte.
Lo stesso presidente Croato, Zoran Milanović, ha espresso preoccupazione al segretario generale della NATO, Stoltenberg per la “grave crisi politica in BH” durante una telefonata il 24 maggio scorso.
Non è difficile notare, come la regione sia al centro dell’attenzione dei padroni universali, che non possono permettere derive sovraniste e non allineate al pensiero unico di uno o più stati europei.
La Serbia, nientemeno, rimane un obiettivo strategico fondamentale, data la fratellanza con il popolo russo, la cooperazione congiunta con Russia e Cina e il rifiuto del presidente serbo Aleksandar Vučić di aderire alle sanzioni contro Mosca.
Fatti che espongono la Serbia a tensioni senza precedenti, che hanno il fine di cambiarne l’orientamento politico, seppur tramite eventuali escalation, che la Russia però potrebbe non gradire.
L’incessante movimento delle pedine NATO sulla scacchiera balcanica infatti spinge Mosca ad agire, che mettendo in gioco la diplomazia, manda il ministro degli affari esteri Sergej Lavrov in visita a Belgrado il prossimo 7 giugno per colloqui con il presidente serbo.
Rimane da chiedersi quanto il fragile destino dei Balcani possa influire sulla mappa geopolitica mondiale, contesa tra i sostenitori del mondo unipolare e i sostenitori del mondo multipolare.
Velimir Tomovic'

domenica 29 maggio 2022

Elena Berezhnaya



 La più nota attivista ucraina per i diritti umani e sociali, Elena Berezhnaya, è stata arrestata e sequestrata a Kiev.

Enrico Vigna 28 maggio 2022
Elena Berezhnaya, fondatrice e direttrice dell'Istituto di politica giuridica e protezione sociale ucraino, la più nota attivista ucraina per i diritti umani, dal 16 marzo è stata sequestrata, dopo essere stata arrestata dalla polizia nel suo appartamento, e portata al dipartimento di polizia del distretto di Goloseevsky, dopo un giorno l'hanno poi portata alla SBU, i Servizi di Sicurezza ucraini, e da allora nessuno sa più niente di lei.
Elena Berezhnaya è una forte e coraggiosa donna che in tutti questi anni è stata una spina nel fianco della giunta golpista, nonostante innumerevoli tentativi di assassinarla, minacce continue di morte da parte dei neonazisti e più volte picchiata e maltrattata, non ha mai smesso di battersi per la verità, per la giustizia, contro la guerra nel Donbass e per la pace. E nonostante il clima terroristico, non ha mai lasciato l’Ucraina. Ora sta pagando la sua coerenza ed il suo coraggio, insieme a decine di migliaia di attivisti, antifascisti, semplici cittadini pacifisti, la sua lotta senza compromessi per i diritti umani, sociali e civili del popolo ucraino, vessato in questi otto anni di aggressione golpista.
Conosciuta a livello internazionale, ha parlato spesso in Forum internazionali e conferenze organizzati dall'OSCE, dalla Missione internazionale di monitoraggio delle Nazioni Unite in Ucraina, dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti delle minoranze nazionali, dove, utilizzando esempi dettagliati e con dati alla mano, ha sempre denunciato le pratiche discriminatorie e violente della Kiev golpista, contro i diritti della popolazione russofona e contro la popolazione antifascista ucraina. Ha sistematicamente indicato il ruolo e la violenza dei gruppi neonazisti, le atrocità di cui si sono macchiati e i legami strettissimi e complici, e gli interessi intrecciati tra la giunta ed essi. Aveva organizzato la campagna contro la guerra e per la pace: “STOP alla Guerra! Ucraina ha bisogno di Pace!”.
Il sequestro è stato denunciato alla stampa dall’avvocatessa e sua collega, Svetlana Novitskaya, un’altra grande donna ucraina, coraggiosa avvocato difensore di prigionieri politici e di coscienza, attraverso l'Istituto per la politica legale e la protezione sociale. Secondo la Novitskaya, la Berezhnaya è accusata di crimini ai sensi dell'ormai popolare articolo 111: tradimento. “Cattive notizie su Elena Berezhnaya. Si trova nel centro di detenzione Lukyanovsky, è sospettata di alto tradimento per aver parlato nei media, sui canali YouTube e aver fatto dichiarazioni anti ucraine ... (leggi articolo 111 del codice penale ucraino), articolo secondo cui ora vengono sospettate e arrestate tutte le persone considerate inaffidabili per il governo di Kiev, spesso accusate “trascinandole per le orecchie”, di simpatie o affinità con la Russia o il "mondo russo" “., ha detto la Novitskaya.
Elena Berezhnaya, aveva anche fornito ad Angela Merkel, tramite Andriy Khunko, deputato del Blocco di sinistra, un rapporto sui crimini dello Stato ucraino contro i propri cittadini, documentando una serie di prove per le gravi violazioni da parte dell'Ucraina della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, presentando il Dossier al Bundestag , nella tavola rotonda "Diritti umani e libertà dei media in Ucraina".
L'attivista per i diritti umani ha sempre denunciato in questi anni, che fino ad oggi gli accordi di Minsk non sono stati attuati principalmente dalla parte ucraina, accordi che furono caldeggiati dalla cancelliera tedesca Merkel. Nel Dossier la Berezhnaya denunciava che l'Ucraina violava gli articoli 6 e 7 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo per il diritto a un processo equo. Nel novembre 2017, l’Istituto per la politica giuridica e la protezione sociale, preparò un rapporto per l'OSCE sull'accesso alla giustizia in Ucraina e le conseguenze della cosiddetta riforma giudiziaria.
La Berezhnaya è anche molto conosciuta in Ucraina per la sua posizione fermamente antifascista: ha anche combattuto contro la ridenominazione delle strade e degli insediamenti ucraini in onore di criminali e collaboratori nazisti. E stata organizzatrice e referente, insieme a Nataliya Vitrenko del "Reggimento Immortale" a Kiev, ed ogni anno veniva attaccata, arrestata perché indossava il nastro di San Giorgio o portava le foto dei Veterani o del giornalista assassinato Oleg Buzina.
In una di queste detenzioni, nel 2017 fu picchiata dai neonazisti del gruppo neonazista C14 e da agenti di polizia. Affermò nella conferenza stampa, indetta in quell’occasione: “…Insieme alla polizia, hanno iniziato a picchiarmi, torcendomi le braccia. Poi mi hanno gettato a terra e ho sbattuto la testa sull'asfalto e mi sono ferita, ho chiesto un'ambulanza, invece, mi hanno spinto per le braccia e per le gambe trascinandomi in macchina. Non hanno voluto chiamare un'ambulanza presso il dipartimento di polizia regionale fino all'arrivo di esponenti delle Nazioni Unite, dell'OSCE e dell'avvocato convocato…”.
La Missione permanente della Russia presso le Nazioni Unite ha espresso preoccupazione per la scomparsa della Berezhnaya. D. Polyansky, Primo Vice Rappresentante Permanente della Federazione Russa alle Nazioni Unite, ha chiesto l’intervento dell’ONU e del Consiglio di Sicurezza: "…Attiriamo l'attenzione su questo fatto di persecuzione politica e intimidazione, la leadership delle Nazioni Unite e dei membri del Consiglio di sicurezza, dato il fanatismo nazionalista radicale che ha inghiottito Kiev, ci sono tutte le ragioni per temere per la sua vita e salute …Il motivo del rapimento è molto probabilmente legato all'appello della Berezhnaya ai membri del Consiglio di sicurezza, sulla questione del fascismo dilagante in Ucraina. Essa si era rivolta ai membri del Consiglio di sicurezza durante un incontro informale sulla Formula Arria, il 22 dicembre dello scorso anno, parlando del fascismo dilagante in Ucraina. Vasily Nebenzya, rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, aveva poi ripreso quella documentazione ai membri delle Nazioni Unite dalla tribuna dell'Assemblea generale il 28 febbraio …Siamo estremamente preoccupati per la notizia che la SBU ha arrestato la nota attivista ucraina per i diritti umani e antifascista, Elena Berezhnaya ", ha scritto Polyansky nella sua nota alle NU.
In Ucraina, sono ormai migliaia gli attivisti o esponenti non asserviti alla giunta golpista, che sono stati arrestati, torturati o scomparsi, in una feroce “caccia all’uomo”, casa per casa, oltre alle decine di migliaia di militanti costretti alla latitanza o alla fuga dal paese. L’accusa di “tradimento” vale per qualsiasi opinione, dichiarazione, presa di posizione per la pace, dichiarazione di antifascismo o per la difesa dei diritti umani e civili. E’ anche considerato “tradimento” l’avere semplicemente sostenuto lo sviluppo di legami paritari e pacifici con la Russia. Documenteremo tuto questo.
“…Chiediamo con forza, l'immediato rilascio dell'attivista ucraina per i diritti umani e di tutti gli esponenti politici e civili detenuti illegalmente o pretestuosamente. Ci aspettiamo anche la reazione e l'intervento di strutture e organismi internazionali pertinenti attraverso l'ONU, l'OSCE, l’UE e la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo..” ha affermato Maria Zakharova in una dichiarazione pubblica.

Ecco perchè i pacifisti per la NATO non hanno capito nulla. N

 Cinicamente i traditori scrivono che per i prigionieri dell’Azovstal la Russia prepara un "processo farsa stile Norimberga" (!!) e valuta il trattamento da riservare ai combattenti dell’acciaieria dalla forca al tribunale internazionale per fugare l’accusa di genocidio" - come se la penna traditrice non sapesse che da 8 anni gli ucraini stanno compiendo un genocidio nel Donbass! Tali pseudo giornalisti eseguono gli ordini: l'Occidente esige indulgenza verso i sadici, assassini e violentatori nazisti dell'Azov. Scholz e Macron vogliono che siano messi in libertà! E invece il popolo del Donbass vuole un giusto tribunale per chi ha le mani imbrattate di sangue, anche dei bambini. E tuttora nel Donbass la guerra dei nazi ucraini continua. Ma ovviamente tacciono di questo, come in tutti questi 8 anni. Con l'aiuto delle armi occidentali, Kiev continua a uccidere civili, donne, anziani, ci sono molti bambini feriti. 125 morti negli ultimi tre mesi! I genieri russi hanno trovato mine anticarro tedesche. Nella cittadina Avdeevka: nella foto un'automobile brucia, colpita da una bomba ucraina, è morto così bruciato vivo il suo conducente. L'altro ieri una donna di 73 anni colpita a morte e un uomo ferito, sotto una pioggia di 8 proiettili da 122 mm.. Sotto il fuoco anche la periferia di Donezk stanotte e oggi: nel quartiere Kujbyshevskij è morta una ragazza di appena 27 anni. Altri morti e feriti nel quartiere Petrovskij. 47 bombardamenti in 1 giorno, anche con i missili Grad. Nelle altre foto case e finestre già distrutte svariate volte vengono centrate ogni giorno. Ciò dimostra la volontà degli ucraini di uccidere proprio i civili. Una verità da nascondere, o la fanno passare per "propaganda russa" oppure scrivono che sono i russi a bombardare il Donbass.








«Biden e i governanti europei si sono trasformati in un branco di Rambo e pazzi. Distribuiscono armi e sanzioni. Un branco di pazzi che sta distruggendo i propri paesi, sta distruggendo la propria stessa economia. Attaccano l'intera umanità»
Il presidente del Nicaragua Daniel Ortega al vertice ALBA-TCP






All'ingresso di Melitopol è stato installato un cartello che recita: "Russia per sempre"
Nel prossimo futuro, le iscrizioni di tutti i punti d'ingresso di Melitopol saranno sostituite dall'ucraino al russo, ha riferito l'amministrazione locale.





Sergei Lapko, un comandante ucraino che ha rilasciato un'intervista a The Washington Post affermando che i soldati ucraini "campano con una patata al giorno", è stato rimosso dal suo incarico e arrestato.
(La Mia Russia)




Il porto di Mariupol è stato ufficialmente aperto. Oggi è entrata la prima nave. Una MR-3 Slavutich con a bordo 2,7 mila tonnellate di metallo con direzione finale Rostov-sul-Don. (Video Rudenko)





L'ex presidente ucraino Pyotr Poroshenko ha cercato di lasciare l'Ucraina ma gli è stato impedito. Lo ha riferito la deputata del suo partito Irina Geraschenko.
Geraschenko su Facebook ha spiegato che l'ex presidente si stava recando a Vilnius (Lituania) come parte di una delegazione all'Assemblea parlamentare della NATO e che portava con sé il relativo documento firmato dal presidente del parlamento ucraino.
Le guardie di frontiera hanno negato a Poroshenko l'uscita perché consideravano il documento "falso o annullato". Secondo notizie non confermate, il suo tentativo di fuga sarebbe avvenuto vicino a Lvov, al confine con la Polonia. L'ex presidente ucraino si troverebbe ancora in stato di fermo





L'UCRAINIZZAZIONE DELL'EUROPA
Immagini impressionanti da Vienna.
Mercoledì davanti al Bristol Hotel della capitale austriaca, 2 auto targate ucraine (i media austriaci riportano che sono di Dnepropetrovsk) con 2 gruppi di ucraini sono usciti improvvisamente dalle vetture e hanno picchiato a sangue 2 uomini. Una delle vittime ha perso i sensi sulla strada. I banditi sono poi fuggiti. (Intel Slava)
Non sarà l'Ucraina ad entrare in Europa, ma l'Europa ad essere naziucrainizzata.





La Serbia non partecipa all'isteria anti-russa, ha affermato il ministro dell'Interno Alexander Vulin.
Secondo lui, ciò è stato dimostrato dalla conversazione odierna tra Putin e Vučić, durante la quale le parti hanno concordato un prezzo del gas russo per Belgrado inferiore alla media di mercato.
“Vučić sa quanto gli costa personalmente la politica di neutralità, ma la Serbia deve anche sapere che se non fosse per una tale politica di Vučić non ci sarebbe un accordo sul gas che paesi molto più grandi e più forti di noi possono solo sognare. ", - ha aggiunto Vulin.
Il Cremlino aveva precedentemente riferito che Putin e Vučić avevano concordato forniture ininterrotte di gas russo alla Serbia.
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MEMENTO❗
Il 15 febbraio, l'OSCE ha registrato 41 violazioni del cessate il fuoco, mentre il regime di Kiev ha iniziato a bombardare attivamente il Donbas.
16 febbraio: 76 violazioni
17 febbraio: 316
18 febbraio: 654
19 febbraio: 1.413
20-21 febbraio: 2.026
22 febbraio: 1484
È ormai chiaro che è in atto un'escalation....
24 febbraio: l'esercito russo interviene...




La più nota attivista ucraina per i diritti umani e sociali, Elena Berezhnaya, è stata arrestata e sequestrata a Kiev.
Enrico Vigna 28 maggio 2022
Elena Berezhnaya, fondatrice e direttrice dell'Istituto di politica giuridica e protezione sociale ucraino, la più nota attivista ucraina per i diritti umani, dal 16 marzo è stata sequestrata, dopo essere stata arrestata dalla polizia nel suo appartamento, e portata al dipartimento di polizia del distretto di Goloseevsky, dopo un giorno l'hanno poi portata alla SBU, i Servizi di Sicurezza ucraini, e da allora nessuno sa più niente di lei.
Elena Berezhnaya è una forte e coraggiosa donna che in tutti questi anni è stata una spina nel fianco della giunta golpista, nonostante innumerevoli tentativi di assassinarla, minacce continue di morte da parte dei neonazisti e più volte picchiata e maltrattata, non ha mai smesso di battersi per la verità, per la giustizia, contro la guerra nel Donbass e per la pace. E nonostante il clima terroristico, non ha mai lasciato l’Ucraina. Ora sta pagando la sua coerenza ed il suo coraggio, insieme a decine di migliaia di attivisti, antifascisti, semplici cittadini pacifisti, la sua lotta senza compromessi per i diritti umani, sociali e civili del popolo ucraino, vessato in questi otto anni di aggressione golpista.


Bè.. se lo dice lui!


QUINDI ATTENZIONE ALLA PROPAGANDA NATO NEI PAESI NATO .. SPIRITO CRITICO CONTRO IL PENSIERO UNICO

sabato 28 maggio 2022

SQUALLIDA MILANO

 Quando la sinistra è più serva NATO della destra 




E diciamo "Allibiti", perché altrimenti Fb cancellerebbe il commento per turpiloquio.

Ho passato la mia vita pensando di non poter vivere lontana da Milano, ma ora questa città mi fa sempre più paura con le sue periferie abbandonate e la "pittata" di radical "chicchismo" a nascondere una totale mancanza di valori.
Neanche la Moratti e Formentini mi hanno suscitato altrettanto disgusto di questa giunta che grazie ad un paio di calzini colorati ha fatto credere a tanti di essere diversa dalla destra peggiore. E, invece, no...
Da Milano in Comune: "I Verdi milanesi propongono in Consiglio Comunale, una meritoria mozione per la cittadinanza onoraria a Julian Assange. Risposta del PD: NO alla cittadinanza onoraria e nessuna contrarietà all’estradizione di Julian Assange. "Sono allibito“, ha detto a il FattoQuotidiano.it Monguzzi, "abbiamo presentato un documento per salvaguardare la libertà di stampa e opinione. Assange rappresenta il simbolo della libertà, è incredibile che la maggioranza abbia votato contro”.
Pure noi siamo allibiti e continuiamo a chiederci, come mai i Verdi nonostante tutte le evidenze stiano in questa maggioranza."

Il PD di Milano si oppone alla cittadinanza onoraria per Assange e alla contrarietà verso la sua estradizione negli Usa.
Il dem Daniele Nahum in una sua "smentita" rispetto alle dichiarazioni a lui attribuite dal Fatto Quotidiano ribadisce l'opinione che "uno stato abbia il diritto di secretare i documenti sensibili" e comunque che Assange "non meriti di finire in carcere". Non lo merita ma non si deve fare nulla. Perché? Nahum a quanto pare avrebbe detto che "Gli Stati Uniti [...] sono nostri alleati, opporsi alla estradizione può creare problemi". E questo il dem non l'ha smentito. Doppiopesismo e ipocrisia per interesse e leccaculismo dunque. Poi, il giorno della libertà di stampa tutti con la retorica dei poveri giornalisti oppressi, naturalmente.
Dal Canale de La Fionda.

Solidarietà a Giorgio Bianchi, solidarietà a tutti gli antifascisti


Il Corriere manda "pizzini" alla Lucky Luciano - Dietro il sipario - Talk Show





PROVE GENERALI DI FASCISMO.

Sono anni che vengo invitato in scuole e atenei per parlare del mio lavoro. L'ho fatto sempre con grande piacere e a titolo assolutamente gratuito. Ogni volta ho ricevuto attestati di stima per la qualità del mio lavoro e parole di gratitudine per aver aperto una finestra su un conflitto del quale non si sapeva assolutamente nulla.
Ovviamente non per colpa mia, ma a causa di un mondo dell'informazione che per anni ha preferito non raccontare dell'aggressione ai danni delle popolazioni russofone del Donbass.
E' difficile passare per vittime comportandosi da carnefici.
Qualche settimana fa ho ricevuto un invito per andare a parlare in un liceo milanese e come sempre ho accettato di buon grado.
Dato il clima da caccia alle streghe, questa volta avevo posto una condizione, ovvero che ci fosse accordo con il collegio docenti e con i rappresentanti dei genitori e degli studenti.
A pochi giorni dall'incontro la preside del liceo mi ha informato di una lettera firmata da circa sessanta insegnanti nella quale si chiedeva di annullare l'incontro. La preside mi aveva comunque confermato la sua ferma volontà di mantenere fede all'impegno.
A questo punto ho chiesto al dirigente scolastico se non fosse il caso di incentrare la conferenza sulle motivazioni di quella lettera, ma alla fine abbiamo convenuto che forse sarebbe stato meglio soprassedere e di attenerci al programma originario, ovvero parlare ai ragazzi dei linguaggi del reportage: fotografia, videomaking e scrittura creativa.
Il risultato di tutto questo balletto è stato che ieri mattina mi sono alzato presto, mi sono messo in auto con un caldo infernale, sono arrivato al liceo e l'aula magna era praticamente deserta (se non sbaglio erano presenti soltanto due classi).
Appena mi sono seduto è andata via la corrente in tutto l'istituto e non ho potuto proiettare il materiale che avevo preparato.
Alcuni docenti bisbigliano con gli studenti in fondo alla sala criticando quanto detto, ma senza intervenire pubblicamente quando viene aperto il contraddittorio.
Oggi la questione è finita addirittura sul Corriere, ovviamente con una narrazione dei fatti completamente stravolta e senza che io fossi stato interpellato per fornire la mia versione riguardo all'accaduto. Il solito linciaggio mediatico senza contraddittorio e senza entrare nel merito delle questioni.
Pare che siano state inoltrate al giornale anche alcune mail private.
L'operazione di killeraggio mediatico nei miei confronti sta cominciando a dare i suoi frutti: il pubblico comincia a giudicarmi senza conoscere il mio lavoro nè tantomeno il contesto.
Quello che ho capito è che si può parlare nei licei e negli atenei soltanto fino a quando i grandi media non certificano quale sia la narrazione ufficiale (non basta essere testimoni oculari per fornire informazioni "adeguatamente supportate") e soltanto se non si è critici nei confronti delle istituzioni.
A saper leggere tra le righe credo che ieri i ragazzi della scuola abbiano ricevuto dai loro docenti la lezione più esauriente su quale sia lo spirito dei nostri tempi. I concetti veramente importanti emergono dai fatti e non dalle parole.
Non a caso quell'edifico scolastico inizialmente doveva essere adibito ad istituto penitenziario.
Buona fortuna ragazzi, ne avete veramente bisogno.
Giorgio Bianchi







I 60 docenti dell'istituto Curie - Sraffa si chiedano cosa stanno insegnando ai loro alunni .. sempre se hanno una coscienza o se sono antifascisti .. ripeto SE


L'altroieri l'amico Giorgio Bianchi doveva parlare presso un Istituto Tecnico milanese (che non nomino per carità di patria) dove era stato invitato.
E' accaduto che, prima dell'incontro, 50 docenti dell'istituto abbiano firmato un documento per chiedere che l'incontro stesso non avesse luogo.
Nonostante ciò l'evento programmato si è tenuto egualmente, tuttavia ad esso hanno partecipato soltanto due classi, mentre l'incontro veniva funestato da "incidenti tecnici" (blackout, impossibilità di usare l'amplificazione, - cose che - a detta di un docente - non erano mai avvenute prima).
Durante l'evento i docenti presenti (si suppone inclusi quelli che avevano espresso la propria censura) si sono limitati a criticare nelle retrovie, guardandosi bene dall'intervenire pubblicamente.
Ecco, il quadro che qui emerge è un'immagine abbastanza rappresentativa della società e cultura italiana odierna.
Essa si presenta come caratterizzata da tre fattori dominanti:
1) il più assoluto conformismo: ci si informa su cosa è permesso pensare e cosa no da canali sorvegliati e bollinati dal padrone di turno, politico o economico;
2) l'impreparazione più totale sia in termini di formazione che informazione, che non mette in grado davvero di affrontare mai discussioni nel merito (quando lo si fa ci si limita alla retorica e agli attacchi personali);
3) il desiderio di far tacere ogni voce dissenziente o eccentrica attraverso un fuoco di sbarramento a priori.
A guidare la formazione (docenti) e l'informazione (giornalisti) sono oggi con rimarchevole frequenza personaggi privi di qualunque formazione o informazione che non sia stata accuratamente fltrata e manipolata, e simultaneamente privi di ogni coraggio intellettuale, quel coraggio che anche a fronte della disinformazione consentirebbe di ampliare l'orizzonte e di accedere, magari per gradi, ad una visione critica.
Di fronte ad una potenza di fuoco come quella mediatica odierna - con la sua ulteriore capacità di innalzare a modelli culturali e intellettuali delle figurine di pongo - ogni cittadino può trovarsi in una posizione di sviamento e accecamento.
E' una disgrazia, ma non è ancora una colpa.
La colpa, la tara morale, emerge però nel debordante conformismo censorio, quell'atteggiamento che non solo cerca sempre soltanto di incistarsi - allineati e coperti - sotto l'ombrello del potere di turno, ma che soccombe al terrore, incapace di reggere alcuna verità inattesa, e che perciò si sbraccia e sforza in tutti i modi per censurare gli altri, per denigrare, per impedire ad ogni difformità non prefiltrata di venire alla luce.
L'ignoranza non è una colpa, non necessariamente; la disinformazione non è una colpa, non necessariamente; ma la vigliaccheria che si erge a censura, questa sì che è una colpa, una colpa imperdonabile per chi di mestiere forma le menti altrui.

venerdì 27 maggio 2022

E DOPO LA CENSURA SU ODESSA.. ALTRA CENSURA!

 



Nuland-Pyatt Tape Removed From YouTube After 8 Years

Ecco perchè i pacifisti per la NATO non hanno capito nulla. M

 Smascherato l'ennesimo crimine di guerra da parte dei soldati russi. Beccati in un video mentre rubano e uccidono galline.

Si indaga per accertare se i volatili siano stati anche torturati prima dell'esecuzione.





Il sito dello Stato canaglia dell'Ucraina, "Myrotvorets" ("Il Pacificatore" o "Custode della pace"), gestito dai servizi segreti ucraini, ha schedato Henry Kissinger per aver fatto allusioni alla possibilità che l'Ucraina possa cedere alcuni territori alla Fed. Russa. Ricordiamo che questo sito infame ha schedato il giornalista Andrea Rocchelli (ucciso dall'esercito ucraino), che stava testimoniando come le truppe di Kiev sparassero contro i civili. Una volta ucciso, il sito ha aggiunto un timbro sulla sua foto con su scritto "Liquidato".
(Comitato per il Donbass Antinazista)




KISSINGER SCHEDATO COME PARTECIPANTE ALL'OPERAZIONE SPECIALE RUSSA DAL SITO MYROTVORETS
Il sito ucraino Myrotvorets, legato all'SBU (l'agenzia dei servizi segreti e per il mantenimento dell'ordine pubblico dell'Ucraina), che pubblica informazioni personali su coloro che sono considerati "nemici dell'Ucraina" ha schedato Henry Kissinger come "partipante all'operazione speciale della Russia" per aver detto nel suo intervento al World Economic Forum a Davos, che l'Occidente non dovrebbe cercare di infliggere una sconfitta disastrosa alla Russia e che l'Ucraina dovrebbe rinunciare a qualche territorio per la pace. Ricordiamo che il sito è lo stesso che aveva schedato il giornalista Andrea Rocchelli e che aveva aggiunto un timbro sulla sua foto con su scritto "Liquidato" dopo la sua uccisione.





La REPUBBLICA DI MOLINARI COME LA TASS DI PUTIN?
Gli ucraini stanno colpendo l’esercito russo con l’artiglieria pesante fornita dall’Italia. Si tratta degli FH70 italiani a lungo raggio con un obice lungo 12 metri puntato verso il cielo per sparare i suoi proiettili da 155 millimetri di diametro a oltre 20 km di distanza. Le forze ucraine si vantano del potente mezzo di morte italiano e scrivono - sulle loro pagine ufficiali - che stanno cannoneggiando/ammazzando tanti russi grazie all'Italia. Draghi ha secretato l’invio delle nostre armi, ma sono gli stessi ucraini a dire ai russi quali potenti mezzi di morte siano stati donati da Draghi “per amore della pace”. Oggi però il filo-draghiano Maurizio Molinari ha l’impudenza di scrivere su “Repubblica” che Draghi è continuamente impegnato a ricercare la pace. Mi è arrivata una mail di Molinari questa mattina che dice: “Draghi, nei suoi continui tentativi alla ricerca della pace per l’Ucraina, ha telefonato a Putin. Telefonata che è stata, come ha raccontato lo stesso premier, un monologo del leader russo”. Queste di Molinari verso Draghi sono le stesse frasi elogiative utilizzate dalla Tass verso Putin. È un miracolo che Putin non abbia sbattuto il telefono in faccia a Draghi quando il nostro presidente del Consiglio gli ha telefonato per parlargli di pace mentre gli FH70 italiani sventravano i corpi dei soldati russi.
In Italia abbiamo un’informazione libera, come no.
Una libera informazione filo-governativa.
Ecco che cosa si legge sulla pagina ufficiale delle Forze di terra ucraine che pubblica le foto degli FH70 italiani accompagnate dalla seguente didascalia entusiastica. "Stanno già distruggendo il nemico in prima linea. Grazie al caricatore semiautomatico, l'equipaggio addestrato può sparare fino a sei colpi al minuto, uno ogni dieci secondi".
La cosa comica è che è la stessa “Repubblica” a riportare queste informazioni sul suo sito.
"La Repubblica" è culturalmente uguale al nemico russo che disprezza tanto.
Alessandro Orsini





IPOCRISIE ITALIANE
Nell’ultima puntata di Carta Bianca, avevo detto che la Russia avrebbe snobbato l'Italia perché il governo italiano non può inviare armi pesanti all’Ucraina e poi pensare che Putin consideri il piano di pace di Draghi (dal minuto 05:10 del video qui sotto). Adesso arriva la dichiarazione della portavoce del ministero degli Esteri russo, Marija Zakharova, che dice: “Il piano di pace dell’Italia? Una sciocchezza. Non potete con una mano fornire armi all’Ucraina e con l’altra presentare un piano per una soluzione politica”.
Il governo Draghi non avrebbe dovuto procedere a quest’ultimo invio di armi. Ha perso l’occasione di diventare il Paese europeo della mediazione. In questo modo ha ritardato il giorno in cui l’Italia, ammesso che quel giorno arrivi, potrà assumere la guida del dialogo diplomatico. Il 30 maggio parlerò al teatro Puccini di Firenze. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla mia lezione di Livorno. È stata una serata bellissima in una bellissima Livorno. Grazie.
Alessandro Orsini




Oggi, se si vuole essere davvero trasgressivi e fuori dalle righe, basta affermare che si è per la pace e per la linea diplomatica.
Niente, più di questo, scatena l'ira dei guerrafondai del potere.
Cercare di far passare per idioti o estremisti, coloro che si oppongono all'escalation bellica, non fermerà il sentimento di ribellione sempre più diffuso tra la gente.
Restiamo uniti.
Anche di questo parlerò nel pomeriggio a Roma con Militant e La città futura, e domani sera a San Benedetto del Tronto (Marche), con Partito Comunista, Anti-Imperialist Front e CARC.
Sara Reginella




Le informazioni e testimonianze fornite da chi invoca la pace tramite la diplomazia sono, di norma, screditate e banalizzate, esattamente come nel film "Don't look up".
La differenza è che in questo caso, anziché il meteorite, avremo, con tutta probabilità, l'atomica.
Questo l'epilogo, se non cesserà l'escalation bellica.
Ora, possiamo cominciare a pensare con chi trascorrere la nostra ultima cena, esattamente come nel film.
Oppure, possiamo lottare per costituire movimenti pacifisti basati sull'emersione delle cause, che hanno scatenato questo conflitto.
Perché non è possibile alcuna mediazione, a partire dalle menzogne.
Sara Reginella





La NATO, nei fatti, si comporta come un'organizzazione offensiva, la politica è scollata dal popolo, questo governo che nessuno ha votato conduce battaglie che fanno gli interessi delle élite.
Lungi da ogni tentativo di soluzione diplomatica, l'escalation militare ci sta portando alla morte, mentre intellettuali e artisti vendono la guerra, demonizzando il nemico, al di là di ogni comprensione della complessità.
Anche questo è marketing.
Sara Reginella




Immagini impressionanti da Vienna.
Mercoledì davanti al Bristol Hotel della capitale austriaca, 2 auto targate ucraine (i media austriaci riportano che sono di Dnepropetrovsk) con 2 gruppi di ucraini sono usciti improvvisamente dalle vetture e hanno picchiato a sangue 2 uomini. Una delle vittime ha perso i sensi sulla strada. I banditi sono poi fuggiti. (Intel Slava)
Non sarà l'Ucraina ad entrare in Europa, ma l'Europa ad essere naziucrainizzata.
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