Dato che in questi giorni stiamo assistendo alla santificazione dei battaglioni e dei militari ucraini che resistono all’invasione russa, credo sia necessario, anzi doveroso pubblicare il report dell’OCSE su ciò che realmente fanno le forze armate ucraine dal 2014. Riporto qualche estratto della prima pagina e pubblico il pdf intero di 74 pagine nei commenti.
“L'hanno semplicemente picchiato a morte. Le mani erano blu, i piedi erano blu [a causa dei lividi]. Ha delle tracce di forature sulla mano. Lo foravano o gli conficcavano gli aghi sotto le unghie. C'erano dei buchi sulle sue mani. Ogni osso ha un buco. Neppure in una vera guerra si sono mai viste torture simili”.
“I prigionieri sono stati elettrizzati, picchiati crudelmente e per multipli giorni di seguito con oggetti diversi (sbarre di ferro, mazze da baseball, bastoni, fucili, mozziconi di sigaretta, coltelli a baionetta, manganelli). Le tecniche ampiamente utilizzate dalle forze armate ucraine includono il waterboarding, lo strangolamento con una "garrotta banderista" e altri tipi di strangolamento. In alcuni casi sono stati inviati prigionieri, ai campi minati dove dovevano correre fino alla morte. Altri metodi di tortura utilizzati dalle forze armate ucraine e le forze di sicurezza includono spaccare ossa, accoltellare e tagliare con un coltello, ustionare con oggetti roventi”.
“I prigionieri delle forze armate ucraine sono stati mantenuti per giorni a temperature gelide, senza accesso al cibo o all'assistenza medica e sono spesso costretti ad assumere sostanze psicotrope che provocano agonia. La maggioranza assoluta dei prigionieri subisce minacce di morte e stupro alle loro famiglie”.
“Molti di coloro che sono stati torturati non sono membri delle forze di autodifesa di delle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk [sono quindi dei civili]”.
Senza giustificare in alcun modo la guerra dobbiamo tenere a mente che questo è il contesto in cui avviene l’invasione russa e questi sono i soggetti che stiamo armando.
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