In Inghilterra erano terribilmente invidiosi di Giannini e del suo giornaletto "La Stampa" e così il Daily mirror prova a ripetere le gesta eroiche del quotidiano italiano quando pubblicò il famoso titolo la carneficina con foto di Donetsk, facendo credere fosse Kiev.
Ma il giornalino britannico riesce forse a fare di peggio.
Il quotidiano Daily Mirror oggi fornisce una foto di mezza pagina dell'incendio di Donetsk e riporta: "Pennacchi di fumo aleggiano su Donetsk, nell'Ucraina orientale, ieri dopo il brutale bombardamento russo"!!! Non sono nemmeno imbarazzati dal fatto che al centro di questa foto ci sia un grande poster "Siamo il Donbass russo". Quanto devi abbassarti, quanto devi strisciare, quanto devi essere falso, per stampare una cosa del genere!
Dal canale Donbass Italia.
Non trovo le parole adatte per ringraziare Comefosbury e Ghianda21 per l'omaggio che hanno reso al mio lavoro e al mio impegno nel contrastare il peggior governo della storia Repubblicana.
L'unico modo per combatterli, è combatterli.
“La notizia è quella cosa che qualcuno, da qualche parte, non vuole sia pubblicata. Tutto il resto è pubblicità.”
Lord Northcliffe
“In tempi di menzogna universale, dire la verità è un atto rivoluzionario.”
George Orwell
“Il nostro ruolo non è quello di essere per o contro; è di girare la penna nella piaga.”
Albert Londres
“Non troverai mai la verità, se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspettavi di trovare.”
Eraclito
“Un giornale che è fedele al suo scopo si occupa non solo di come stanno le cose, ma di come dovrebbero essere.”
Joseph Pulitzer
“Chiunque voglia sinceramente la verità è sempre spaventosamente forte.”
Fëdor Michajlovič Dostoevskij
Questo è un omaggio a Giorgio Bianchi, e a tutti quelli che non abbassano la testa
Vi rendete conto che quelli di OPEN dovrebbero essere gli esperti di fakenews. Vi rendete conto che Mentana ed i suoi stanno facendo una operazione di disinformazione e propaganda senza precedenti. Creando danni enormi. A marzo ci raccontavano che Putin era sul punto di rimanere senza armi. Quattro mesi dopo si scopre che è vero esattamente il contrario. Putin avanza incontrastato con scorte di ogni tipo. Gli ucraini continuano ad essere ingannati ed usati come carne da cannone con la complicità della propaganda occidentale che in Italia trova la sua massima diffusione ed i suoi più meschini adepti. Che vergogna.
Dal canale Giubbe Rosse.
Christopher Miller, giornalista della testata americana Politico, riferisce la sua conversazione con un militare ucraino:
"Ho parlato oggi con un militare ucraino esperto e un mio conoscente di lunga data, che è stato nel Donbass dal 2014; ora ricopre una posizione di comando. Pochi giorni fa è stato ferito da colpi di un mortaio da 82 mm e ora è in ospedale. Due frammenti rimangono ancora nel suo corpo.
Ha confermato le enormi perdite dell'esercito ucraino. Tre settimane fa, la sua unità a nord di Popasnaya aveva 60 combattenti. Oggi ne restano 20; 40 morti e feriti, tre dei quali uccisi la scorsa settimana.
I russi li hanno quasi spinti in una sacca durante la presa di Severodonetsk e Lysichansk, respingendoli indietro di oltre 30 miglia dalle loro posizioni originali.
Non hanno ricevuto nuove armi e munizioni dall'Occidente e sono costretti a fare affidamento sulle loro scorte di fabbricazione sovietica, che stanno già iniziando a esaurirsi.
Ci sono stati anche dei successi: 2 settimane fa hanno abbattuto un Ka-52 russo con un Igla. Ma il giorno successivo, un nuovo elicottero ha bombardato le loro posizioni.
Il problema principale sono i carri armati e l'artiglieria russi. Il fuoco di sbarramento dei carri armati e dell'artiglieria dei russi è semplicemente pazzesco, l'aiuto dell'Occidente non è sufficiente per invertire la tendenza a loro favore. "Abbiamo bisogno di più, di più, di più e di più!"
Il morale delle truppe è in calo, la perdita dell'intera regione di Lugansk ha avuto un effetto demoralizzante. La sua compagnia è arrivata nel Donbass molto prima del 24 febbraio e da allora non ha più avuto permessi. Solo i feriti possono lasciare le posizioni".
(La Mia Russia)
Le immagini che i Tg italiani non mostrano
Il mercato di Donetsk dopo i bombardamenti a tappeto di ieri del regime ucraino.
Con le armi Nato? Con le armi italiane?
Per la ricostruzione dell'Ucraina deve pagare la Russia, il popolo italiano, i popoli dell’UE e anche gli oligarchi russi. Zelenskij comanda: “Servono al momento 750 miliardi di dollari, la maggior parte di questi fondi vengano dagli asset russi congelati!” In pratica: derubare i russi per dare i loro soldi all’Ucraina. Il Canada ha appena adottato una legge che confisca gli attivi congelati ai russi e la Gran Bretagna si prepara a fare altrettanto, come dichiarato dall’assetata di sangue russo Liz Truss, il ministro sul carro armato.
I giornali italiani scrivono “ si stima che più di 120mila case in Ucraina siano state distrutte durante l'invasione russa, creando la necessità di miliardi di entrate per risanare economicamente il paese e renderlo un'economia europea. L'entità della ricostruzione dipenderà dall'esito e dalla durata della guerra e dal fatto che l'Ucraina orientale, dove si è verificata la peggiore devastazione, verrà restituita a Kiev o rimanga in mano russa. La “peggiore devastazione”nel Donbass l’ha causata proprio Kiev con Poroshenko, Zelenskij i loro nazisti, la Nato e l’Occidente collettivo in 8 anni di guerra che continuano a nascondere. Del Donbass distrutto da Kiev in 8 anni di guerra non interessa minimamente ed è un fatto che viene tenuto nascosto!
Ieri si è aperta la Conferenza di Lugano, in Svizzera, battezzata “Ukraine Recovery Conference” per stabilire in 2 giorni di lavoro come dovrà procedere la ricostruzione dell’Ucraina. Ma che coraggio e che fretta! L’operazione speciale militare russa è solo a metà strada – e loro già hanno stabilito che ricostruiranno tutto, dando ovviamente per scontato che vinceranno. Ricordo le parole precise di Draghi: “In Ucraina ricostruiremo tutto!” Ma davvero, presidente? Dica prima di andare all’estero, se in Italia avete “ricostruito tutto”! Per esempio dopo i terremoti avete dato le case agli sfollati, i sussidi? Com’è la situazione? Però andate in Ucraina a fare beneficienza, a spese degli italiani, ai seguaci di Bandera, nazisti mascherati come Zelenskij e i suoi scagnozzi in affari, che si arricchiscono sulle armi che gli mandate! Secondo Draghi e il fedele Di Maio, dopo aver inviato, in vilipendio della Costituzione italiana, le armi pesanti a Kiev, gli italiani dovrebbero adesso continuare a pagare per ricostruire e tenere in piedi un paese fatto a pezzi proprio dai governanti italiani, europei e statunitensi, nella più mostruosa ipocrisia. Il vaso si è rotto, caro Draghi, i suoi cocci non sono più assemblabili, il vaso non si può più incollare! E della rottura siete responsabili anche voi!
Però gli italiani devono accettare in silenzio che “l'Ucraina può contare sul nostro costante sostegno, per tutto il tempo necessario” e pagare in silenzio per la “ricostruzione dell'Ucraina che non è solo un fatto locale, ma la missione di tutto il mondo democratico» Siamo arrivati a imporre con la menzogna altri sacrifici agli italiani. Ed era ovvio che i falchi “benefattori” si gettassero sulla preda con le intenzioni più limpide. La presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha dichiarato che «l'Ucraina avrà bisogno di riforme coraggiose, che dovranno andare di pari passo con gli investimenti…” Ovvero, l’Ucraina sarà plasmata come piace a noi. Chi paga, si sa, ordina la musica. Ma c’è un problema, chi vi dice che l’Ucraina esisterà ancora?
Rimbecilliti nel loro atavico razzismo, nell’odio verso i russi - che non ammetteranno mai, ma basta un banalissimo motivo e la loro puzza sotto il naso si sente lontano un miglio - gli euro burocrati danno sempre il peggio di sé. Oggi Josep Borrell ha dichiarato: “la morsa delle sanzioni si sta chiudendo. Putin dovrà scegliere tra il pane e le armi”. Riecheggia il sinistro messaggio di Draghi “volete la pace o il condizionatore acceso?” Questo è il prezzo chiesto agli italiani: per aiutare l’Ucraina devono uccidere la propria economia. Di certo Draghi passerà alla storia come capofila di una politica ottusa e anti italiana. Quello che non hanno ancora capito nell’Unione Europea è che la Russia il pane ce l’ha, non rimarrà di certo senza a causa dell’operazione militare in Ucraina. Quelli che rischiano di rimanere senza pane invece sono proprio gli europei, le armi – a furia di mandarle in Ucraina – le hanno già finite, poi sarà la volta del gas, dei fertilizzanti ecc. L’autunno è vicino e l’inverno non dista molto. Borrell mente sfacciatamente dicendo che “le misure contro la Russia sono utili e stanno già colpendo duramente il presidente e i suoi complici.” Prima cosa – “le sanzioni sono state utili” a peggiorare la situazione economica proprio dei popoli europei e non l’economia russa, la quale, al contrario, ha trovato il modo di rafforzare se stessa e il rublo è forte come non mai. Seconda cosa (da filologa non mi può sfuggire) – la Stampa italiana continua a insultare Putin e il governo russo: usando la frase “il presidente e i suoi complici”, significa che a Putin si affibbia gratuitamente l’epiteto di criminale, dato che è attorniato da “complici”. Non hanno più remore e vergogne di sorta.
L'Ucraina mette definitivamente al bando il Partito Comunista. Confiscati beni e proprietà.
In Ucraina, il Partito Comunista, che esisteva dal 1993, è stato bandito.
Il tribunale ha accolto la richiesta del Ministero della Giustizia del Paese. Ora la proprietà e i beni dei comunisti diventeranno proprietà dello Stato.
In precedenza, in Ucraina, le attività di un certo numero di forze politiche sono già state vietate, tra cui i partiti Piattaforma di opposizione - Per la vita, la giustizia e lo sviluppo e il Partito Shariy.
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