Bellissimo articolo di Nicola Dotto
giovedì 30 dicembre 2021
COSA STA SUCCEDENDO IN FRIULI ?
Da alcuni mesi nei circoli e nelle librerie del Friuli sta succedendo una cosa strana e molto preoccupante. Si tratta spesso il tema della dissoluzione della Jugoslavia e questo è normale vista la terra di confine che è questa regione.
Vengono invitati solo autori di libri che stanno dalla parte dei vincitori, ma fino a qua ancora tutto normale. Il problema sorge quando per presentare la storia si usa un criminale
Ricordiamo sempre che a questi incontri per lo più vanno persone che non conoscono i Balcani e che sentendo una storia distorta si fanno una idea sbagliata
Vogliamo parlare di tutti i criminali dei Balcani? Perfetto, c'è di meglio da fare, ma lo si puo' fare, ma presentare un popolo tramite un criminale è mala fede e mala informazione e chi semina vento raccoglie tempesta.
Infatti a Udine sono stati aggrediti con un coltello i bambini serbi
Al grido di "Il Kosovo è Albania" minaccia col coltello i giocatori della Serbia
Provate a pensare se foste serbi e nella scuola di vostro figlio viene uno scrittore che dice che siete un popolo di criminali. Come pensate che verrà trattato vostro figlio?
Non scrivete "Verità su Giulio Regeni" se siete i primi ad essere falsi e non dite di voler aiutare gli immigrati se siete i primi a diffondere odio
Quindi circoli ARCI, ANPI, librerie e chiunque approccia alla storia: fatelo con coscienza. I vostri errori li pagano i deboli, non voi
Massacrato di botte a 13 anni perchè serbo
Il razzismo anti serbo di tutti i media italiani
La disinformazione italiana sui Balcani
I libri di odio li abbiamo fatti cancellare da diverse pagine. Lo raccontiamo anche QUI
Dedicato a Maria Luisa, Roberta e Michele:
Ceca - Djurdjevdan - (Live) - Guca - (Tv Pink 2012)
Siniša Mihajlović | Best Serie A Goals | Throwback | Serie A
Intervista a Siniša Mihajlović
45000 Delije fans singing "Pukni zoro"
Già in passato avevamo notato come le celebrazioni della strage di Marzabotto fossero talvolta segnate da riferimenti fuorvianti ai fatti di Srebrenica (1). Stavolta, per il 25 Aprile, a Marzabotto (Monte Sole) tra gli invitati d'onore figura Jovan Divjak, descritto come "il generale che difese la città di Sarajevo durante l'assedio". Addirittura, si annuncia un suo "tour partigiano" in diverse località italiane nei giorni tra il 23 e il 30 aprile 2019.
domenica 26 dicembre 2021
IL MIGLIORI SPORTISTI AL MONDO HANNO SANGUE SERBO
La Serbia nonostante un anno difficile, nuovamente riscrive la storia a modo suo anche nel 2021..., si porta a casa 3 riconoscimenti mondiali importanti. D avere miglior tennista, miglior giocatore di basket e miglior pallanuotista al mondo.
sabato 25 dicembre 2021
Tesori d'arte della Serbia medievale
Contro false guide turistiche che cambiano la storia per guadagnare pochi euro, ecco un libro degno di onore
mercoledì 22 dicembre 2021
LA GRANDE ILLIRIA
Bisogna ricordare che Tito ha favorito l'albanesizazzione del Kosovo; primo non facendo tornare i serbi cacciati dai ballisti durante l'occupazione italiana, secondo favorendo l'immigrazione di albanesi in Kosovo, con lo scopo di imbonirsi Hoxha (aveva l'obiettivo di includere l'Albania nella Jugoslavia, annettendole il Kosovo come 'incentivo'). Poi per finire concesse lo status di semi repubblica, favorendo un'ulteriore esodo della popolazione serba dal Kosovo verso la Serbia centrale.
martedì 21 dicembre 2021
Samo da rata ne bude
Contro tutti i nazionalismi partiti da nord
Đorđe Balašević / Ђорђе Балашевић
JA MOGU SVE RTS - Pahuljice - Samo da rata ne bude
Djordje Balasevic - Samo da rata ne bude (Live)
Da rata ne bude Katarina Radulovic
Koncert Sarajevo 1998 Balasevic Da rata ne bude
Katarina Radulović-Samo da rata ne bude,Kumrovec 2019.
Samo da rata ne bude - ĐORĐE BALAŠEVIĆ
Bombardamenti NATO sulla Republika Srpska
30 agosto 1995: alle 2:12 del mattino, iniziarono i bombardamenti NATO sulla Republika Srpska, che durò fino al 14 settembre, e in cui furono uccisi 153 civili Serbi innocenti.
lunedì 20 dicembre 2021
giovedì 16 dicembre 2021
I croati vogliono togliere dalla costituzione croata il principio dell'antifascismo.
Gravissima situazione davvero
Ricorda i tempi più neri del nazi fascismo
In quei territori, come ha scritto Scotti nel suo libro Croazia, operazione Tempesta, (pubblicato a Roma nel 1996 dalla Gamberetti Editrice con prefazione di chi scrive), «fu cacciata quasi interamente la popolazione serba che vi abitava da secoli, fu attuata una radicale e sanguinosa pulizia etnica in Croazia». A sedici anni di distanza i seguaci di estrema destra della lista croata chiedono vendetta ovvero l’«eliminazione» di Giacomo Scotti. Come se non bastassero le minacce, quelli del Hrvatski List sono intervenuti anche sulle pagine croate di Wikipedia inserendo una nuova pagina di calunnie e di vergognose accuse contro lo scrittore italiano per il quale l’espressione meno oltraggiosa usata è quella di «omiciattolo». Ne è stata pertanto modificata e falsificata la biografia e presentato con questi attributi: fascista, comunista, fascista rosso, esponente dell’irredentismo italiano, traditore della Croazia. Con una interpellanza al comune di Fiume-Rjeka, che nel 2008 assegnò a Scotti il premio Città di Fiume per l’opera omnia in letteratura e per avere conseguito all’amicizia tra i popoli delle due sponde dell’Adriatico, l’esponente dei «difensori della patria» Cedo Butkovic ha chiesto l’annullamento di quel riconoscimento dato «al peggiore nemico della Croazia».
I fascisti croati minacciano di morte lo scrittore Giacomo Scotti
Giornalista, scrittore, poeta, l'intellettuale di frontiera con doppia cittadinanza italo-croata, Giacomo Scotti vive sotto minaccia di morte. Il giornale on-line dell'estrema destra neoustascia croata, Hrvatski List, ha pubblicato a fine dicembre un articolo del periodico zagabrese Hrvatsko Slavo in cui si accusa Giacomo Scotti, insieme ad altri – tra cui l'ex capo di Stato Stipe Mesic e l'attuale presidente Ivo Josipovic – di essere filo comunista e nemico dei croati. «Finalmente - scrive l'autore del testo di minacce, Josko Celan - gli ultimi generali croati accusati di crimini nella Krajina sono stati liberati e sono tornati a casa. Ora devono pagare coloro i quali li hanno accusati, è giunta l'ora di punire i nemici della Croazia».
Il giornalista e scrittore Giacomo Scotti minacciato di morte
Giacomo Scotti è uno scrittore italiano che dal 1947 vive tra Trieste, l’Istria e Fiume. Eppure adesso ha paura ad uscire di casa, perché c’è chi in Croazia lo vuole morto. «Già a Zagabria o a Spalato non posso mettere piede – ci racconta – perché, se mi riconoscono, mi fanno fuori». Infatti, tra i nemici dei neo-ustascia, estrema destra croata, prima di Stipe Mesić, l’ex capo dello Stato, e di Ivo Josipoić, attuale presidente, tutti definiti “filocomunisti”, viene Giacomo Scotti, che adesso ha 85 anni e alle spalle più di cento pubblicazioni, tra narrativa, saggistica e poesia.
GIACOMO SCOTTI, LA MORTE VIEN DALLA CROAZIA
Ci risiamo. Lo scrittore e intellettuale di frontiera Giacomo Scotti è di nuovo minacciato di morte. Drammatica la sua mail al nostro giornale: «La mia vita è in pericolo - scrive - il sito internet dell'estrema destra neoustascia croata-il hkv hr/hrvatski ha diffuso il 24 dicembre un articolo del periodico zagabrese Hrvatsko Slovo (Verbum Croaticum) nel quale vengo seppellito sotto una valanga di odio e mi si minaccia di "eliminazione"». La "colpa" di Scotti risale addirittura al 1996 quando pubblicò a Roma il libro-diario "Croazia-Operazione tempesta" in cui denunciò i crimini compiuti nella Krajina dall'esercito croato di Tudjman quali uccisioni di persone anziane e incendi di case abitate dai serbi, il tutto all'indomani della cosiddetta liberazione di quella regione abitata dai serbi. «Finalmente - scrive l'autore del testo di minacce, Josko Celan - gli ultimi generali croati accusati di crimini nella Krajina sono stati liberati e sono tornati a casa (i generali Ante Gotovina e Mladen Marka› ndr.). Ora devono pagare coloro i quali li hanno accusati, è giunta l'ora di punire i nemici della Croazia». Segue un elenco di nomi tra cui quello di Giacomo Scotti definito come «un traditore dei croati» e «un bastardo italo-serbo». Scotti è comunque in "buona" compagnia visto che nell'elenco dei punibili ci sono anche l'ex capo dello Stato croato Stipe Mesi„ e l'attuale presidente Ivo Josipovi„, entrambi definiti «filocomunisti»
Denunciò i crimini croati, teme per la vita
La campagna neofascista contro di lui, cominciata alla fine dell’anno appena trascorso, fatta «scoppiare» alla vigilia di Natale con il coinvolgimento dei vertici della città di Fiume-Rjeka, continua e si intensifica in queste prime settimane dell’anno nella forma di una vera e propria battuta di caccia intrapresa dagli estremisti del nazionalismo croato. Sul portale on-line del Hrvatski List, settimanale di estrema destra, si va allungando l’elenco di coloro, per lo più celati sotto pseudonimi o cosiddetti nomi di battaglia, che additano in Scotti «il più grande nemico della Croazia al di qua e al di là del fiume Drjina», chiedendo la sua lustracija, sostantivo che vuole dire, letteralmente, epurazione, eliminazione, liquidazione, annullamento.
I fascisti croati minacciano di morte lo scrittore Giacomo Scotti
Secondo quanto riportato da il Piccolo di Trieste, infatti, il gruppo dell’estrema destra croata Hkv hr/hrvatski ha pubblicato sul suo sito internet un articolo in cui si accusa, tra gli altri, lo scrittore italo-istriano Giacomo Scotti di essere filo-comunista e nemico dei croati. L’articolo, apparso sul periodico zagabrese Hrvatsko Slovo il 27 dicembre scorso, elencava una lista di nemici della Croazia colpevoli di aver parlato di pulizia etnica dei serbi da parte dell’esercito croato durante l’invasione della Krajina, regione che da quasi quattro secoli era abitata da una popolazione di circa 300.000 serbi. Il reato di Scotti consisterebbe nell’aver fornito nel suo libro Croazia. Operazione Tempesta, pubblicato nel 1996, una dettagliata descrizione dei crimini compiuti dall’esercito croato di Tudjman guidato dai generali Ante Gotovina e Mladen Markac, recentemente assolti dopo la condanna per crimini di guerra dal Tribunale Penale Internazionale per l’ex Jugoslavia. Scotti racconta come durante l’operazione Tempesta i civili serbi vennero costretti alla fuga, le loro auto e il loro bestiame vennero rubati, le case saccheggiate e occupate da ufficiali dell’esercito croato. Una ricostruzione storica non accettata dai neo-ustascia, che vedono in Gotovina e Markac non solo degli eroi nazionali, ma dei veri e propri salvatori della patria.
Tensioni mai sopite tra Croazia e Italia. Giacomo Scotti minacciato dai neo-ustascia
martedì 14 dicembre 2021
DUBRAVKA UGRESIC PER SLAVIKA
All'interno del programma del festival Slavika giunto alla seconda edizione, Dubravka Ugresic' ha presentato il suo libro "Europa in seppia" presso il Circolo dei lettori di Torino.
E' stato un incontro magnifico e una grande lezione di vita. Il pubblico era numeroso poichè Dubravka non è una scrittrice qualunque. Dall'esilio in Olanda sprizza energia e positività senza fine nonostante le numerose prove che la vita le ha dato.
Non ha detto una parola cattiva, nemmeno per chi le ha fatto del male.
Nata in Jugoslavia ha visto la guerra e ha visto i suoi più cari amici che di colpo facevano capire se erano croati, serbi o bosniaci. Questo l'ha scioccata enormemente e alla fine della guerra ha visto i suoi amici serbi allontanati dal posto di lavoro e ha capito che anche lei si sarebbe dovuta trasferire per avere un futuro.
Il futuro nella sua terra che ormai era diventata Croazia era solo un treno che andava all'indietro.
Incredibile con che forza d'animo e con che spirito combattivo Dubravka affronta la vita.
Quello che è successo nella ex Jugoslavia è una lezione che tutto il mondo dovrebbe studiare.
La platea era estasiata davanti alla figura che Dubravka ha fatto della politica. In pratica la politica è come uno scarico fognario e sopra tutto galleggia una schiuma leggera che non affonda mai.. ecco.. quelli sono i criminali al potere.
C'è qualcosa che non funziona nella natura umana, la storia non insegna, si è sempre con la parola alle armi. Per alcuni governare è una cosa irresistibile, in particolar modo se non hai fatto nessuna fatica per andare ai vertici.
Europa in seppia nasce perchè è la storia degli ultimi anni e un nipotino di una amica chiede alla nonna: "Cos'è la storia? Ah.. ho capito è quando ci sono le immagini in bianco e nero"
Moderatore dell'incontro è stato il fantastico Andrea Bajani . Traduttrice la mitica Olja Perisic'.Era presente la traduttrice Silvia Minetti con la simpaticissima mamma Mariella e un pubblico meraviglioso.
Grazie a tutti
Circolo dei lettori di Torino
polskikot.wordpress.com
Dubravka Ugresic
dubravkaugresic.com
Europa in seppia
Dubravka Ugrešić: una Croazia sul modello fascista
Cultura karaoke
lunedì 13 dicembre 2021
domenica 12 dicembre 2021
10 dicembre 1999: muore a Zagabria Franjo Tuđman
10 dicembre 1999: muore a Zagabria Franjo Tuđman. Figura controversa nello scacchiere balcanico di lui possiamo sicuramente dire che è stato:
I serbofobici cercano di cambiare continuamente la pagina di Wikipedia
Krajina 1995: “Sve čisto” (Tutto pulito) - non c'è più un serbo in Croazia disse il criminale Tudjman
I croati sono pentitissimi di aver distrutto la Jugo
Moriva esattamente l’11 marzo 2006, fa nel carcere dell'Aia, Slobodan Milosevic. Nel gennaio del 2006, pochi mesi prima vi era stato uno scandalo, quando nelle analisi del sangue era stato rilevato l'antibiotico Rifampicin, farmaco che neutralizzava l'effetto dei medicinali che Milosevic utilizzava per la cardiopatia di cui soffriva.
Della presenza di tale farmaco nel suo sangue Milošević si era lamentato in una lettera inviata al ministro degli esteri russo, inoltre aveva chiesto di essere ricoverato presso una clinica specializzata a Mosca.
Tutto ciò ovviamente gli è stato negato.
Inoltre Milosevic, poco prima della sua morte aveva espresso timori che lo stessero avvelenando.
Bastano queste poche righe per comprendere che la sua morte non è stata un incidente.
Era l'unico modo per "vincere" contro un uomo che non potevano piegare alla loro brama espansionistica, ma era anche un modo per tappargli la bocca, visto che aveva osato umiliare l'intero tribunale penale internazionale che ha dovuto far cadere tutte le accuse anni dopo la sua morte per mancanza di prove.
Nonostante tutto, contro tutti e contro ogni avversità, ha vinto!
sabato 11 dicembre 2021
Slobodan Praljak condannato, si suicida
Una libertà intrisa di sangue. Slobodan Praljak è stato ai vertici dell’esercito croato e fu inviato in Bosnia Erzegovina come rappresentante delle autorità di Zagabria al fine di coordinare le attività delle milizie nazionaliste croato-bosniache (HVO) che, nell’area di Mostar, si sono rese responsabili di stragi e deportazioni, oltre che di traffici illeciti di armi e stupefacenti. Il campo di concentramento di Dretelj, non lontano da Mostar e Međugorje, deteneva in condizioni disumane centinaia di musulmani. Fu proprio Praljak ad autorizzare i giornalisti europei a entrare nel campo. Quella guerra era così, non ci si vergognava della barbarie, non si nascondeva il crimine poiché si riteneva di essere nel giusto.
Praljak dunque sapeva, come sapeva delle persecuzioni ai danni dei civili di religione musulmana, della distruzione dei loro villaggi, delle stragi inutili ai fini militari ma necessarie alla pulizia etnica. Sapeva e non ha fatto nulla, anzi ha ordinato la distruzione del ponte di Mostar, simbolo dell’antica convivenza etnica degli slavi del sud. E siccome sapeva, e ha taciuto quando non promosso i crimini dell’HVO, è stato condannato a ventidue anni di reclusione. E’ questo l’eroe che i croati piangono.
CI TROVATE IN FACE BOOK
Balkan moja ljubav
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Quella che sto per raccontarvi è una storia meravigliosa. A lungo ho pensato se dirvi tutto esattamente od omettere alcune cose. Poi mi è ...
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Ringrazio la dolcissima Olga Handjal per la traduzione La famosa canzone "Đurđevdan" è stata creata sul "treno della morte...
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Diffusione delle tribù slave dal VII al IX secolo. Secondo l'ipotesi più diffusa sulla patria d'origine degli Slavi, tra Polonia, ...