giovedì 3 marzo 2022

Il collaborazionista nazista Stepan Bandera è l'eroe nazionale



Giusto per capire chi sono quelli che oggi gridano allo scandalo per il bombardamento che ha colpito anche il Memoriale di Babyn Yar che ricorda lo sterminio dei 33.000 ebrei di Kiev. Sia chiaro, noi siamo contrari alla guerra e alle bombe, ma non siamo ipocriti




Il collaborazionista nazista Stepan Bandera è l'eroe nazionale ...

Il presidente dell'Ucraina Viktor Yushchenko, nel febbraio 2010, qualche giorno prima di lasciare la Bankova al suo successore Viktor Yanukovych, aveva nominato con decreto Stepan Bandera eroe nazionale, suscitando ovviamente non poche polemiche dato che il leader dell’OUN (Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini) ha collaborato con i nazisti e si è reso responsabile di persecuzioni di massa contro sovietici, polacchi ed ebrei.
Nella foto:
Francobollo ucraino con effige di Bandera
In occasione della consegna dell’onorificenza di “eroe nazionale”, il nipote del leader nazionalista, chiamato anche lui Stepan, propose al Partito delle Regioni di Yanukovych di condurre una campagna di informazione sulla figura di suo nonno per giungere a una memoria condivisa.
Il Partito delle Regioni non solo rifiutò, ma di lì a poco Yanukovych cancellò l’onorificenza revocando quel decreto e per quel che riguarda la grande carestia Sovietica dell'inizio degli anni Trenta, chiamata Holodomor dagli ultranazionalisti e banderisti ucraini, la definì la “grande tragedia che accomunò ucraini, russi ed altre popolazioni dell’ex-Unione Sovietica”.
Nel 1944, quando la Germania, ormai sull’orlo della sconfitta, venne incaricato dai nazisti di organizzare una resistenza ucraina all’avanzata sovietica. Gli venne dato un ufficio a Berlino e ricevette finanziamenti dai nazisti con i quali creò l’Esercito di insurrezione ucraino (noto con la sigla UPA).
L’UPA si rese responsabile di massacri, anche efferati, nei confronti di civili polacchi ed ebrei.
Gli uomini di Bandera, in nome del nazionalismo ucraino, hanno portato avanti una pianificata pulizia etnica in Galizia e Volinia uccidendo, secondo le stime più prudenti, 60mila polacchi. Durante l’alleanza con i nazisti hanno certamente contribuito, almeno indirettamente, allo sterminio della popolazione ebraica di quelle regioni.
Una gigantografia di Bandera ha accompagnato tutti i giorni di Euromaidan, osservando dal palco di piazza Indipendenza gli scontri che hanno infiammato la città. La bandiera rossonera dell’Upa sventolava sulle barricate stagliandosi contro il fumo nero degli pneumatici. E il saluto che era stato dei partigiani – Gloria all’Ucraina, gloria agli eroi – è diventato il motto patriottico di quegli ucraini che raggruppiamo sotto l’etichetta semplicistica di “filoeuropei”, dal Pravy Sektor agli studenti di Leopoli, ai militari impegnati nell’operazione di riconquista dell’est.
Leopoli è la città in cui più è celebrata la sua immagine. Nel punto in cui la via che porta il suo nome incrocia il viale Eroi dell’Upa, una sua statua di bronzo sta in piedi, fiera, sotto il tridente ucraino. E la sua casa natale, nel vicino villaggio di Stryi, è diventata un museo.



Chi porterà mai la NATO alla corte di giustizia ?

Tutto accade la notte del 23 aprile 1999, quando la Nato bombarda gli studi della RTS, la televisione nazionale serba a Belgrado, stroncando la vita di sedici persone: Tomislav Mitrovic, 61 anni, regista; Ivan Stukalo, 34 anni, programmista; Slavisa Stevanovic, 32 anni, programmista; Ksenija Bankovic, 28 anni, mixer video; Jelica Munitlak, 28 anni, truccatrice; Milovan Jankovic, 59 anni, meccanico; Dragan Tasic, 31 anni, tecnico; Aleksandar Deletic, 31 anni, cameraman; Darko Stoimenovski, 26 anni, tecnico; Nebojsa Stojanovic, 27 anni, tecnico; Slobodan Jontic, 54 anni, montatore; Slavina Stevanovic, 32 anni, programmista; Dejan Markovic, 40 anni, guardia; Milan Joksimovic, 47 anni, guardia; Branislav Jovanovic, 50 anni, programmista; Sinisa Medic, 33 anni, tecnico; Dragorad Dragojevic, 27 anni, guardia.



Allora proviamo a fare chiarezza e poi valutiamo, nel 2014 ci fu un colpo di stato in Ucraina finanziato dagli usa con 5 miliardi di dollari così come affermato dalla signora Victoria Nuland sottosegretario di stato del governo Obama. Storicamente durante la guerra del 40, in Ucraina si erano formate delle bande di stampo nazista, era un certo Bandera, un efferato omicida che massacrò ucraini, polacchi, rumeni, li faceva a pezzi vivi, perfino le SS di Hitler erano stupite. Finita la guerra i nazisti più importanti furono presi e processati a Norimberga, ma i nazisti ucraini no, scapparono e accolti dagli usa si stanziarono in paese che si chiama Parma, non ricordo lo stato, molti, in tempi recenti tornarono in Ucraina, i figli di quella gente, diventarono dei terroristi al servizio degli usa, una parte di essi si addestrarono nei paesi baltici, ma una parte di essi si sono stanziati ad Odessa dove avvenne la strage del 2 maggio. Quindi il governo Zelensky è formato anche da quella gente che da 8 anni bombarda i civili del Donbass i quali combattono contro l'esercito ucraino per difendersi .

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