lunedì 11 aprile 2022

ASSURDA RUSSOFOBIA


Il Corriere manda "pizzini" alla Lucky Luciano - Dietro il sipario - Talk Show



 Sparito Marc Innaro dalla tv 

Ucraina: combattere la disinformazione con la censura è un errore

La federazione internazionale dei felini ha vietato le gare ai gatti russi

Quercia russa squalificata dal concorso di “albero europeo dell’anno”

L'inaccettabile propaganda di guerra a teatro





Gli ucraini hanno abbattuto le statue dj Alexander Puškin, il più grande poeta russo. L'occidente sostiene e arma questo regime canaglia.




La Russofobia viscerale sta toccando nuove vette di maccartismo e di demenza.
La Santa Inquisizione Liberal fa della Cancel Culture la propria arma prediletta per manipolare la memoria e soggiogare il passato piegandolo a un eterno presente riveduto e corretto.
Yuri Gagarin, il primo uomo ad andare nello spazio viene censurato in quanto Russo o meglio sovietico.
Perché spesso e volentieri questa ossessiva canea antirussa che colpisce le icone storiche e culturali evidenza il nervo scoperto della classe dirigente occidentale, il tentativo di esorcizzare ciò che li ha terrorizzati per decenni.
Il fantasma del socialismo non si aggira più per l’Europa ma continua a turbare i loro sogni.
Roberto Vallepiano




🚩DUE SORELLE CAMPIONESSE DI SCACCHI UCRAINE SOSPESE DALLE GARE PER AVER RIFIUTATO DI FIRMARE UNA RICHIESTA DI MESSA AL BANDO DEI GIOCATORI RUSSI E BIELORUSSI
🚫Le due sorelle ucraine campionesse di scacchi, Maria e Anna Muzychuk, saranno sospese e escluse dalle gare indette dalla Federazione di scacchi di Leopoli per aver rifiutato di firmare una lettera aperta chiedendo alla Federazione internazionale di scacchi (Fide) di bandire russi e bielorussi.
Sapevano a cosa sarebbero andate incontro ma sono convinte che occorra evitare che gli effetti collaterali della guerra arrivino anche nello sport.
☮️ Da sempre sensibili ai diritti umani, come dimostra un episodio avvenuto nel 2017, quando Anna aveva rinunciato a partecipare al mondiale di scacchi in Arabia Saudita per non sentirsi «una creatura di seconda categoria». Una decisione che la portò a rinunciare a due medaglie d’oro praticamente sicure.





Alessandro Orsini non è filo-Putin, come non lo sono io e come non lo è quasi la metà degli Italiani che non vede chiaro nella guerra in Ucraina. La gente fa fatica ad accettare una narrazione artefatta, densa di retorica e pregna di propaganda.
Ma stavolta sono i moderati a soffrire. Non i complottisti, non i no-qualcosa.
Sono quelli abituati a ragionare con la propria testa, che non accettano verità preconfezionate, quelli che hanno un naturale impulso alla pace.
Li fanno passare per terrapiattisti, perché li neutralizzano.
C'è una violenza assurda contro chi non è allineato. Orsini è oggetto di un autentico linciaggio giornalistico, eppure non dice nulla di scandaloso, ha posizioni moderatissime. Cosa che non si può dire dei pacifisti col kalashnikov, quelli che intanto la guerra la fanno a chi non la pensa come loro.
La guerra è già in casa nostra.
Liberamente tratta da Luca Craia





Se non bastassero i morti, i feriti, gli orfani, le vedove. Se non bastassero gli affamati, gli sfollati, i profughi, i disperati.
Ecco: se non bastassero queste vittime (e bastano e avanzano e sono, anzi, in sovrannumero), la guerra ne fa un’altra, di vittima: la cultura.
Perché, in ogni caso, la guerra è figlia e madre dell’ignoranza. Quella più incoercibile.





.... Comincio con il mettere i puntini sulle ‘i’, perché, come vedrete, ormai se uno dice una parola che sia una fuori dal coro, non solo rischia di essere censurato, ma finisce irriso sul ‘caffè‘ di Massimo Gramellini, e questo mi spiace assai. Gramellini è quasi un buon erede del grande Fortebraccio, ma irridere uno che ha espresso la sua opinione di ‘esperto’ direbbe Gramellini, di studioso, direi io, e l’ha espressa in maniera diversa da quella corrente o voluta, francamente mi sembra un insulto alla sua -di Gramellini- intelligenza ed un atto maramaldesco, visto che irride uno che, per avere espresso la propria opinione, è stato ‘censurato’ dalla sua stessa Università....
Giancarlo Guarino




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