Mario Draghi ha un problema.
Vuole andarsene ad ogni costo per schivare la slavina di fango che ha accuratamente preparato per il paese, ma deve trovare qualcuno disposto a prendersi il cerino e al tempo stesso che non lo faccia sfigurare.
Dunque l'identikit del successore di Draghi è esigente.
Deve trattarsi di un soggetto vittima di un'ambizione irrefrenabile, che pur di trovarsi sul ponte del comando per uno scampolo di legislatura è disposto a prendersi tutte le palate di letame necessarie (deve essere uno abituato a prenderle).
E deve trattarsi di qualcuno con un profilo di sadismo, se possibile confinante con la psicopatia, che faccia rilucere per contrasto il killeraggio freddo e professionale di Draghi come uno scampolo di umanità cui guardare con simpatia.
Sembrava una missione impossibile, ma poi, d'un tratto, quando tutti cominciavano a disperare, tra i banchi di Montecitorio, come lo Stregatto, è iniziato ad apparire il ghigno di Brunetta.
Et voilà.
Già Draghi mi manca.
Per un paese che, quando si tratta di scegliere la classe dirigente, è un'autorità mondiale nella trivellazione del fondo del barile, nessuna impresa è davvero impossibile pur di continuare nella sua caduta infinita senza mai incontrare il fondo.
Andrea Zhok.
Le notizie principali dalla dichiarazione del Ministero della Difesa russo:
- a Slavyansk (DNR), per infondere sentimenti anti-russi, i militari ucraini hanno bombardato le zone residenziali della città;
- Il 14 luglio, l'artiglieria delle Forze armate ucraine, situata presso la stazione ferroviaria di Slavyansk, ha attaccato il mercato centrale;
- a Kramatorsk (DPR), le unità delle forze armate ucraine sono schierate in un asilo nido, vengono schierati veicoli corazzati e artiglieria a lungo raggio, gli approcci vengono minati;
- a Nikolaev, i nazionalisti hanno attrezzato roccaforti nei condomini, ma l'evacuazione dei residenti non è stata effettuata;
- a Toretsk (DPR) nella scuola sono ubicati reparti delle Forze armate ucraine, depositi di munizioni e mezzi blindati, mentre nella palestra sono tenuti i residenti delle case vicine;
- nella regione di Odessa, i dipendenti delle istituzioni statali, sotto minaccia di licenziamento, sono costretti a compilare questionari sui loro parenti nella Federazione Russa, nonché sulla presenza di conoscenti insoddisfatti della leadership dell'Ucraina;
- tutti i sospettati di sentimenti filo-russi vengono arrestati e portati via in una direzione sconosciuta. Decine di persone non sono mai tornate, non si sa nulla del loro destino.
Apprezzabile.
Lui è l'unico elemento visibile e consistente di intralcio al governo (antipopolare con venature antiparlamentari e autoritarie) di Mario Draghi
IL SONDAGGIO CHE FOTOGRAFIA IL SUICIDIO DELL'EUROPA
"Quasi la metà dei tedeschi crede che le sanzioni anti-russe facciano più danni al proprio paese che alla Russia, secondo un sondaggio d'opinione condotto dall'istituto INSA per Bild DE. Solo il 12% crede il contrario."
Se Draghi lavora per voi, tenetevelo voi!
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