domenica 26 febbraio 2023

ELIZA A MODENA

 Indimenticabile giornata balcanica a Modena con Rino Operoso e Stefano Vernole e Balkan crew 

Cominciamo dalla partenza festosa per vedere gli amici. Nessun luogo è lontano se trovi affetto e comprensione




Siamo arrivati a Modena nel primo pomeriggio e abbiamo fatto un po' di turismo in quella che si è rivelata davvero una bella cittadina 

Il mercato di Piazza grande è splendido e il duomo è spettacolare




Ci raggiunge il nostro caro Fabrizio che chiamiamo l'immortale perchè la sua vita è supersonica e più forte di ogni problema umano. Il suo collega albanese Erik ci ha aiutato tantissimo per tanti post

Poi arriva Rino con il figlio e la nuora, simpaticissimi e bellissimi 

La presentazione del libro di Rino si svolge in un bellissimo posto con tante luci e tante persone simpatiche




Stefano Vernole ha fatto un quadro preciso della situazione geo politica in cui concordo pienamente tranne quello che ha detto sulla Slovenia

Rino ha presentato il suo libro sempre facendo attenzione a non anticipare il finale che è il motivo principale per cui ha chiesto a Umberto di scriverlo 

Tutti d'accordo che Dayton e la NATO non hanno risolto nulla ma messo tutto sotto la brace. Tutti d'accordo sui tre paesi canaglia che hanno distrutto la Jugo oltre agli ultranazionalisti croati che hanno iniziato la guerra. Giusti parallelismi col Donbass 

E' stato un bell'incontro finito con una buonissima cena 





Modena è davvero una cittadina simpatica e sono tutti cordiali 

Grazie .. ci siete rimasti nel cuore 




Eliza una storia macedone



martedì 21 febbraio 2023

LA NATO NEI CONFLITTI EUROPEI






 Per chiunque possa essere interessato, informo che è stato pubblicato il mio ultimo libro: "La Nato nei conflitti europei, ex Jugoslavia ieri, Ucraina oggi" ; si tratta di un saggio di carattere geopolitico e storico militare , nel quale documento, sulla base delle mie esperienze dirette, come la Jugoslavia negli anni ‘90 sia stata vittima del “Nuovo Ordine Mondiale”, quale si diede corso dopo la fine della Guerra Fredda, ed espone il quadro strategico militare entro cui collocare e comprendere le ragioni che condussero al bombardamento della Serbia da parte della Nato.

L’indagine prosegue con la valutazione dell’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina e dei ruoli assunti a margine dello scontro dai vari attori interessati, Stati Uniti, Nato, Unione Europea, da cui si rilevano analogie operative e di sistema tra il conflitto attuale e quello che nel 1999 portò alla definitiva cancellazione della Federazione Jugoslava dallo scenario mondiale.

Biagio Di Grazia

sabato 18 febbraio 2023

Il meme bugiardo di “Sarajevo assediata”.



Questo articolo si trova QUI

IL SILOS DI TARCIN

 




A seguito del referendum del 1° marzo 1992, che ha stabilito l’autodeterminazione della Bosnia ed Erzegovina dalla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, il 5 aprile i bosniaci si dichiarano indipendenti. I serbi sono fortemente contrari per la loro grande presenza nel nascente Stato, poiché minoranza. L’evento trascina così anche la Bosnia nella guerra di dissoluzione della Federazione degli Stati jugoslavi.

Il conflitto in Bosnia ed Erzegovina è stato la tragedia più immane di tutto lo scontro bellico: una guerra civile in cui i tre principali gruppi nazionali del Paese (bosgnacchi, serbi e croati) si sono combattuti senza sconti, coinvolgendo la popolazione civile. Una guerra dipinta come scontro primitivo fra le diverse etnie del Paese, ma che tuttavia ha nascosto ben altro: interessi politici ed economici, ambizioni personali dei leader politici, convenienze di entità esterne.

Nel cuore dell’Europa ricompaiono i campi di concentramento, allestiti da tutte le parti coinvolte nel conflitto, senza eccezioni. I serbi istituiscono campi a Ke¬ra¬term, Manjača, Omarska, Vilina Vlas, Vojno e altrove. Croati e bosniaci creano campi a Sarajevo, Čelebić, Tarčin, Livno, Bradina, Odzak, Bihac (nel Je¬dinstvo Football Stadium) e in molti altri luoghi. Sono tutti campi per lo più improvvisati e di breve durata, predisposti in campi sportivi, scuole, vecchie fattorie, fabbriche dismesse, ex miniere, edifici abbandonati, magazzini e terreni incolti.

Persecuzione dei serbi durante la seconda guerra mondiale








 Le persecuzione dei serbi durante la seconda guerra mondiale o Genocidio dei serbi furono una serie di abusi e violenze compiuti nei confronti dei serbi soprattutto di confessione ortodossa, in particolar modo da parte delle milizie locali collaborazioniste delle forze di occupazione nazifasciste. Durante la seconda guerra mondiale, con lo Stato Indipendente di Croazia - il regime degli Ustascia - furono uccise tra 330 000 e 700 000 persone, mentre 250 mila furono espulse e altre 200.000 furono COSTRETTE A CONVERSTIRSI AL CATTOLICESIMO. Le vittime erano tutte di etnia serba e tra esse vanno inclusi anche 37 000 ebrei.[1]

La stima della United States Holocaust Memorial Museum dice che le autorità croate uccisero tra 330 000 e 390 000 abitanti di etnia serba di Croazia e Bosnia durante il periodo del governo Ustascia, di cui tra 60 000 e 70 000 sono stati uccisi nel campo di concentramento di Jasenovac.[2]
Il memoriale di Jasenovac elenca i nomi di 75.159 uccisi in questo campo di concentramento.[3]



venerdì 17 febbraio 2023

Occupazione in 26 immagini

 



Ne i fascisti italiani, ne i nazisti tedeschi sono riusciti a fare tante atrocità quanto gli ustascia croati 

Okupacija u 26 slika



giovedì 16 febbraio 2023

Prezzi alle stelle con l'arrivo dell'euro, la rabbia dei croati

 




Ai croati son rimaste da mangiare solo più le radici dell'orto 

Rincari dell'80%

Prezzi alle stelle con l'arrivo dell'euro, la rabbia dei croati

Croazia: impennata dei prezzi con l'Euro. Interviene il governo

Croazia, raffica di aumenti dopo l’ingresso nella zona euro. Ultimatum del governo

Croazia, l'Euro porta in dote prezzi pazzi e spesa impossibile per molti

Croazia non più low-cost per le vacanze: ecco come cambiano i prezzi con l'euro

Effetto euro in Croazia: prezzi impazziti a 10 giorni dall’avvio

Croazia. Il fascino discreto dell’Euro cede il passo alla rabbia

Croazia nell'euro, l'entusiasmo è già svanito: prezzi alle stelle e liste nere per chi specula

MAI PIU' IN CROAZIA !!!



Alojzije Stepinac era tutt'altro che beato!

 





Ogni 12 febbraio la Chiesa festeggia il beato card. Alojzije Stepinac (1898 - 1960), criminale di guerra filo nazista croato, arcivescovo di Zagabria. Ebbe un ruolo di primo piano nella creazione e nel consolidamento della dittatura ustascia. Fu anche membro del parlamento e capo dei cappellani militari, responsabili di orrendi omicidi con amputazioni dei prigionieri. Decorato al merito con la massima onorificenza ustascia. Un antisemita che arrivò a dichiarare: «ho fatto notare in Vaticano che le leggi ustascia varate contro il crimine dell’aborto giustificano le leggi contro gli ebrei, i quali sono in Croazia i più grandi difensori, i più frequenti esecutori di questo crimine». Tanto coraggioso prima dell’arrivo di Tito quanto pusillanime dopo, una volta finito sotto processo per tradimento (in quanto formalmente cittadino jugoslavo che aveva cospirato contro la propria nazione): interrogato perché avesse accettato l’onorificenza, non si vergognò di rispondere che «…se avessi rifiutato la massima onorificenza militare ustascia, sarebbero successe delle cose ancora più terribili… Noi abbiamo stabilito in modo chiaro i principi delle conversioni, gli ortodossi erano liberi e nello stato spirituale di convertirsi o meno», senza rendersi conto della plateale contraddizione: infatti, il pubblico ministero gli contestò che non era pensabile che un uomo del suo rango non potesse rifiutare un’onorificenza per timore di cose terribili, laddove, a dire dello stesso Stepinac, perfino i serbi potevano liberamente scegliere senza conseguenze se diventare ortodossi o meno. Arrestato dalla polizia jugoslava nel 1946, fu fatto cardinale dal papa collaborazionista Pio XII nel 1953. Morì in carcere nel 1960. Beatificato da Giovanni Paolo II nel 1998, che andò a pregare sulla sua tomba



mercoledì 15 febbraio 2023

MEDAK POCKET, CROAZIA 1993, UN MASSACRO IMPUNITO

 





Onore e gloria a Enrico Vigna.. merita un premio Nobel 


MEDAK POCKET, CROAZIA 1993, UN MASSACRO IMPUNITO


Nulla verrà dimenticato, nulla verrà perdonato finchè non ci sarà giustizia 


martedì 14 febbraio 2023

IL CORAGGIO E' SERBO




 Non ci credevate quando dicevamo che i croati hanno lo slogan facile: uccidi il serbo?

Eccone la prova 

Partita Ungheria - Croazia 

HRVATSKA - MAĐARSKA


lunedì 13 febbraio 2023

L'HAJDUK ERA UNA SQUADRA SERBA

 




Una delle più antiche società di calcio serbe è stata fondata il 13 febbraio 1911 a Spalato. L'Hajduk è stato fondato da un gruppo di studenti serbi di Spalato che stavano studiando a Praga, Repubblica Ceca.

Più tardi, l'Hajduk cambiò il suo nome in NK Hajduk durante il periodo comunista e negli anni novanta si convertì completamente in un club croato cambiando il nome in HNK Hajduk (Croato Football Club Hajduk).
Tratto da Fb. Countries that haven't recognized Kosovo



sabato 11 febbraio 2023

LA MUSICA DI KONSTRAKTA




 Amici.. voi non ci crederete ma pure Est ovest ha toppato di brutto 

A Est ovest di RAI 3 di domenica 5 febbraio 2023, è stato detto che il miglior risultato ottenuto dalla Serbia all'Eurovision è il quinto posto di Ana Duric in arte Konstrakta, ma si sono scordati il primo posto con Molitva e il secondo posto con Zeljko Joksimovic 

Tre bellissime canzoni che vale la pena riascoltare 


Primo posto Marija Šerifović - Molitva (Serbia) 2007 Eurovision Song Contest

Secondo posto Zeljko Joksimovic - Lane Moje (Serbia & Montenegro) 2004 Eurovision Song Contest

Quinto posto Konstrakta - In Corpore Sano - Serbia 🇷🇸 - Live On Tape - Eurovision 2022


venerdì 10 febbraio 2023

MAI PIU' IN CROAZIA !!!

 




Buongiorno, vorrei condividere con voi la mia prima ed ultima esperienza in Croazia...premetto che sicuramente avrò scelto i posti sbagliati, visto che ero alle prime armi per quanto riguarda la Croazia. E faccio presente che è una mia opinione opinabile prima che mi attacchiate...sono stata 21 giorni, i primi sei a Brac precisamente a Supetar dove ho alloggiato in un hotel non lontano dal porto (cimici nel letto, sprovvisto di frigo in camera e vista mare zero nonostante mi avessero spacciato un'incredibile vista) ho pagato quasi 500 euro colazione inclusa. Ho noleggiato la barca un giorno, un altro giorno sono stata a Bol (delusione totale, chissà che mi aspettavo dopo aver letto delle magnifiche recensioni) ho preso il bus per altre spiaggie e non sono mai riuscita a trovare una sistemazione comoda tranne a Supetar che c'erano dei lettini nella pineta al costo di 40 kune. Comunque dopo Brac sono stata a Hvar per sette giorni, ho alloggiato a pochi metri del tanto acclamato hula hula, la camera non è mai stata pulita, scarafaggi e formiche che non vi dico. Ho fatto vari giri su taxi boat ho visto varie spiagge nessuna attrezzata, ho fatto un tour per 3 spiagge per 50 euro delusione totale e scomodità che non vi dico. Per ultimo sono stata a Spalato, mai più nella vita. Spiagge inesistenti una sola che sembrava un forno crematorio senza lettini, senza ombrelloni. Ho fatto una gita per vedere le cascate una rapina, 400 kune. Ed un'altra per vedere la laguna blu con pranzo incluso...60 euro e non Abbiamo visto nulla perché era pieno di barche, il pranzo ve lo raccomando una specie di sgombro con due patate. Il palazzo di Diocleziano 4 pietre messe in croce. E sul cibo in generale stendo un velo pietoso, pesce congelato a go go e pezzi di impasto che spacciano per pizze e vogliamo parlare della pasta sfoglia che riempivano di qualsiasi cosa ??? Mai più in Croazia!!

M.S.

Tratto dalla pagina Face book VIAGGIARE IN CROAZIA  26 Agosto 2022 


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