sabato 19 giugno 2021

PROPAGANDA. A




In questi giorni leggo solo di fango buttato gratuitamente addosso ai serbi con la scusa della condanna a Mladic'. Fior fiore di giornalisti, che sono di discendenza serba anche se vivono in Italia dicono: Ma smettetela di pensare che si da addosso a un popolo, stiamo solo parlando di un criminale. Bè oggi è successa una cosa strana, ma nemmeno poi tanto strana, perchè io l'odio di certe pagine serbofibiche lo leggo tutti i giorni. Ero al supermercato e sentivo parlare due signori di calcio. Credo si tratti degli europei anche se non ne capisco molto. Ho chiesto: scusate, sapete se la Croazia che ha perso la prima partita e pareggiato la seconda è fuori dal torneo? E loro gentilissimi: No signora, si decide tutto la prossima partita che devono vincere assolutamente, lei è croata? - No serba - Hanno cambiato faccia. Uno fa all'altro: è serba! E l'altro: se ne vada, siete un popolo di criminali. Pensate che io non sono manco serba. Però se ti fai le tue ragioni non va bene: vittimismo. Se dici: ma come.. Oric lo hanno assolto - benaltrismo . Insomma i serbi in qualche modo devono crepare. O sotto le bombe NATO o per l'odio seminato dai media. Grazie comunque. Per morire si muore tutti.. bisogna vedere poi come ti ricordano.. se perchè hai fatto del bene o perchè hai fatto del male


Massacrato di botte a tredici anni perchè serbo

Massacrato di botte a tredici anni, di fronte alla sua cuginetta di 17 terrorizzata, perché “stranieri”. E’ quanto è accaduto a due cuginetti di origine serba aggrediti sabato scorso nei pressi del Palazzetto dello sport di Cassano Magnago (Varese) da cinque minorenni italiani al grido di “Serbi di merda, tornate nel vostro Paese”. Secondo gli investigatori del commissariato di Gallarate, il 13enne residente a Busto Arsizio e la cugina diciasettenne residente a Cassano Magnago sono stati avvicinati, inseguiti e raggiunti dal gruppo di giovanissimi balordi che dopo averli pesantemente insultati con epiteti razzisti, hanno spintonato il ragazzino facendolo cadere per terra e qui lo hanno preso ripetutamente a calci. Portato in ospedale a Gallarate da alcuni parenti, la 17enne è stata dimessa con un giorno di prognosi per “ansia reattiva” (di fatti lo stato di choc), mentre il tredicenne è stato ricoverato nel reparto di pediatria con una prognosi di un mese per la frattura scomposta della tibia e del perone destri, oltre a diverse escoriazioni al capo. Ieri, grazie alle testimonianze dei due giovani che conoscevano di vista alcuni degli aggressori, la polizia ha denunciato per lesioni e ingiurie aggravate dai motivi di discriminazione razziale alla Procura presso il Tribunale dei minorenni di Milano cinque ragazzini di Cassano Magnago, uno dei quali non imputabile perché di età inferiore ai 14 anni.

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