Di Giacomo Scotti
Questo libro è un intreccio di reportage, cronaca e diario che copre fatti e avvenimenti succedutisi nell'ex Jugoslavia dal 1995 ai tempi presenti. E' uno scritto in presa diretta da un giornalista e scrittore italiano che ha vissuto per circa cinquant'anni nell'ex Jugoslavia. Durante la guerra in Croazia e Bosnia del 1991-1995 e successivamente, grazie alla perfetta conoscenza della lingua, dei costumi, della storia del paese e delle culture dei suoi popoli, ma soprattutto grazie a centinaia di vecchie amicizie personali, ha potuto spostarsi da un teatro all'altro del sanguisnoso conflitto, mettendo più volte a repentaglio la propria vita. L'autore racconta la tragedia e l'orrore della guerra con sofferta partecipazione: perché le vittime di quella carneficina sono stati anche i suoi amici e conoscenti; perché di quella guerra è stato, oltre che testimone, un protagonista dalla parte dei più deboli, dei "diversi", degli umiliati. Quella di Scotti è perciò una prosa ben lontanta dalla inutile retorica che spesso ha caratterizzato quanto ci è stato detto della tragedia jugoslava.
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