Domanda: "Che cosa stava succedendo"? Il signore anziano risponde: "Beh.., dovevamo parlare solo nella loro "mova" (lingua ucraina), altrimenti non potevi neanche entrare nei negozi... le povere commesse impazzivano perché non sapevano più come rivolgersi ai clienti per soddisfarli. Ci hanno trattato malissimo".
L'altro signore dice: "A dire il vero, ragazzi, l'ho aspettato per 30 anni, questo giorno"... L'altro: "Sì". "Io già nel 1991 pensai che quei tre idioti erano da fucilare. Mentre rimovevano la bandiera sovietica, quella scendeva dal pennone ed io avevo le lacrime agli occhi... Ecco... 'Sta ucrainizzazione pompata e forzata! Io sono ucraino, sì, ma sono un ucraino russofono, sono un ucraino dell'Ucraina Sovietica e non di quella banderista! Loro hanno trasformato l'Ucraina Sovietica in quella banderista"!
Le parole di Karolina Francov, scrittrice ucraina del Donbass.
“Tanti mi chiedono perché non pubblico niente su quello che accade in Ucraina. Perché non commento e non dico quello che penso.
Allora rispondo. Questo non perché mi sento sconvolta o spaventata e sicuramente non perché non ho coraggio di parlare. E che non vedo il senso di parlare. Ho parlato tanto nel 2014, 15, 16… quando Ucraina sterminava a centinaia i civili a Donbass. Anzi, ho gridato quando la città dove vive mia madre andava bombardata, quando i pezzi di carne... gambe, braccia, teste dei bambini e dei vecchi erano letteralmente sparsi sui marciapiedi e nei parchi. Mi sembrava di vivere all’inferno quando vedevo le facce soddisfatte e sorridenti delle mie “amiche” ucraine alla vista delle foto dei cadaveri… quelli di Odessa, quelle persone bruciate vive. Ora. Ora mi sento anestetizzata emotivamente. Faccio fatica ad essere empatica. Mi sento in imbarazzo quando gli amici mi raccontano dello shock e della paura che provano, perché io non provo più niente. Per 8 lunghi anni mia madre sentiva gli spari, ululati delle bombe e le notizie dei nuovi morti. La gente di Donbass è abituata. Tutto questo è diventato una quotidianità. Qualcuno ha pregato per loro? Qualcuno di voi? O forse il presidente americano? O Europa? Sapete cosa dice la gente di Lugansk? Ve lo riferisco: Dio benedica Vladimir Putin e la Russia. Finalmente è stata avviata l’operazione di smilitarizzazione di Ucraina!
Da parte mia posso solo augurare e sperare che nessuno in Ucraina vedrà i propri bambini nelle bare o a vivere con i moncherini e con le protesi! L’unica cosa per cui prego!”
Fabio Bianchi
"QUELLO È STEPAN BANDERA
Al centro della foto è Stepan Bandera, nazista ucraino collaborazionista dei nazisti tedeschi, messo nel 1944 da Hitler a capo di un governo fantoccio e organizzatore di terrorismo in Ucraina dopo la sconfitta della Germania. Uccise e fece uccidere polacchi ed ebrei a decine di migliaia.
Nel 2015 il nuovo regime “democratico” dell’Ucraina ha abolito la festa del 9 maggio, che prima lì come in Russia celebrava la sconfitta del nazismo, e ha deciso di festeggiare il compleanno di Bandera come ricorrenza patriottica nazionale.
Quando Zelensky si rivolgerà al Parlamento italiano facendo appello alla Resistenza contro il fascismo , che a lui serve per chiedere la No Fly Zone cioé la terza guerra mondiale, gli si ricordi che i nostri Partigiani combattevano contro quelli come Bandera, che invece le milizie ucraine oggi hanno nei propri vessilli."
Giorgio Cremaschi
Bene come spunti di riflessione ma restano irrisolti alcuni punti: come riformare ONU? Come arrivare al cessate il fuoco? Il peacekeeping è ancora applicabile e da parte di chi? Come negare le ingerenze esterne tra contractors, accordi economici, corruttele masso-mafiose e basi nucleari? L'UE che ruolo politico ha sullo scacchiere geopolitico globale? Una terza via di disarmo e non violenza e disobbedienza civile è praticabile? Siamo davvero sicuri che Maidan non sia stata pilotata in parte da questa o quella parte? E come mai non si interviene mai preventivamente per la risoluzione pacifica dei conflitti? Come salvaguardare tutti i civili come parte lesa dai crimini contro l'umanità e violazioni disumane commesse ? I diritti umani universali solo un'illusione occidentale o possono avere ancora un senso più ampio? E perché ripetere sempre errori ed orrori già visti? L'Ucraina, nata nel '91, tra conservatori e filo-europeisti non è essa stessa terra di mezzo strumentale per obiettivi di controllo biopolitico/potere/espansione/sicurezza/inclusione/esclusione di governance internazionale e nel suo percorso interno non è co-protagonista di alcune logiche poco chiare e trasparenti nei cosiddetti processi di 'democratizzazione che non possono ovviamente essere esportati sempre e solo con le armi? Tutto ciò non esonera Putin dall'aver scelto di attaccare nel modo peggiore uno Stato 'fratello' ma se a monte si stringono accordi ed alleanze con i criminali poi non si rischia di essere schiacciati dalle stesse logiche di potere oligarchico dominanti?
Perfetta analisi di Alba Aceto
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