sabato 23 aprile 2022

LETTERA DI PROTESTA ALL'AMBASCIATORE ITALIANO IN CROAZIA

 Perdonate la traduzione ..

Italia al tempo del colera! L’ambasciatore italiano in Croazia, in visita al campo di sterminio di Jasenovac ,dove furono sterminati decine di migliaia di serbi , ebrei , rom e antifascisti dagli Ustascia croati ha espresso solidarietà , pensate a chi? Ai croati!!! Questo rappresenta l’Italia? Se va in visita ad Auschwitz esprime solidarietà ai tedeschi? D’altronde agli Esteri c’è ................




#Notizie dal Museo delle vittime di genocidio

Il direttore del Museo delle vittime del genocidio Dejan Ristic ha inviato oggi una lettera di protesta all'Ambasciatore della Repubblica d'Italia nella Repubblica di Croazia. Pierfranceska Saku, e in relazione al contenuto inappropriato del post pubblicato il 22. Aprile 2022 anni sull'account Twitter ufficiale dell'Ambasciata della Repubblica d'Italia nella Repubblica di Croazia.
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Lettera di protesta Trasmettiamo Ristic in versione integrale:
AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA ITALIA
NELLA REPUBBLICA DI CROAZIA
all'ambasciatore della città La Saka delle Perfrances
Il nostro Mister Ambasciatore,
per conto del Museo delle vittime del genocidio, le istituzioni culturali nazionali della Repubblica di Serbia che si occupa di ricerca scientifica e commemoralizzazione delle sofferenze nel territorio della Jugoslavia occupata durante la seconda guerra mondiale, e soprattutto la cultura del ricordo delle vittime del pionieri del genocidio sui suoi membri del popolo serbo, ebreo e rom sul territorio dello Stato indipendente di Croazia nello stesso periodo, rivolgo una protesta decisiva e una condanna pubblica per l'annuncio inappropriato fatto il 22. Aprile 2022 anni sull'ordine ufficiale Twitter dell'Ambasciata della Repubblica d'Italia nella Repubblica di Croazia in cui nel contesto della commemorazione delle vittime di Jasenovac esprime solidarietà al popolo croato.
In questa occasione ricordo che i membri del popolo croato sono stati vittime dello stato repressivo, dell'equipaggiamento militare e di polizia NDH esclusivamente nella misura in cui la stessa NDH era percepita dallo stesso NDH dei loro avversari.
Allo stesso tempo, i membri del popolo serbo, ebreo e rom erano chiaramente segnati nella NDH come quelli che dovrebbero essere completamente distrutti fisicamente, identità e religiosamente.
Pertanto, non è chiaro a cosa si riferisca esattamente il segmento del popolo croato per esprimere la propria solidarietà nel contesto della cultura del ricordo delle vittime di Jasenovac.
Il nostro Mister Ambasciatore,
Il contenuto di quel post ha causato un grande sconvolgimento dei cittadini della Repubblica di Serbia, in particolare dei sopravvissuti, ossia dei discendenti delle vittime del genocidio commesso oltre centinaia di migliaia di serbi, oltre a decine di migliaia di ebrei e Rom nella regione di NDH.
È risaputo che il sistema di concentramento e campi di sterminio della NDH a Jasenovac, il cui sito è stato visitato nell'ambito della commemorazione di innocenti vittime serbi, ebrei, rom e altre vittime, secondo la bestialità dimostrata dagli Ustasha croati era il la perdita più mostruosa in tutta Europa durante la seconda guerra mondiale (1939-1945).
Pertanto, il contenuto del post, oltre a includere un insulto ai rari sopravvissuti al macello di Jasenovac e a centinaia di migliaia di loro discendenti in tutta l'area dell'ex Jugoslavia, rappresenta allo stesso tempo un grezzo e distorsione pubblica del genocidio commesso contro i serbi, Sala ocousta e Samudaripena che questo Museo rifiuta e condanna con forza.
Riferendomi a questa protesta e condanna, mi aspetto la reazione dell'Ambasciata che comporterebbe la rimozione di quell'annuncio, nonché le scuse pubbliche ai sopravvissuti del genocidio commesso contro serbi, ebrei e rom nel NDH, come ben detto Io come loro discendenti.
DIRETTORE
Dejan Ristic


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