domenica 23 luglio 2023

Risposte alle questioni poste dal sig. Cristiano Pambianchi. L

 

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LA PINACOTECA DI BRERA E' STATA MAL CONSIGLIATA

NOI INNAMORATI DI CRISTIANO PAMBIANCHI

Più di 800 commenti contro la mostra alla Pinacoteca di Brera


Ecco a voi alcuni degli scrittori perseguitati senza motivo dal regime croato. Che il sig. Cristiano Pambianchi ne prenda atto e studi un po' di storia

Scrittori perseguitati dal "democratico" stato croato


LA CROAZIA E' PARTITA COSI'


Per niente gentile sig. Cristiano Pambianchi, è un po' anomalo da parte di un avvocato non riconoscere un criminale di guerra

Franjo Tudman è stato riconosciuto post mortem dal Tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia membro chiave di un gruppo criminale che intendeva conquistare con la violenza una parte del paese confinante della Bosnia ed Erzegovina, in particolare eliminandone la popolazione musulmana attraverso la commissione di crimini di guerra e contro l'umanità. Inoltre, lo stesso propugnava l'eliminazione di ogni presenza serba nella regione della Krajina[1][2] così commettendo atti considerati crimini di guerra.[2][3]






10 dicembre 1999: muore a Zagabria Franjo Tuđman. Figura controversa nello scacchiere balcanico di lui possiamo sicuramente dire che è stato:
- un criminale di guerra come sentenziato dall'ICTY;
- un pericoloso filo-nazista alla ricerca della costituzione di uno stato croato puramente etnico;
- un nostalgico del NDH, lo stato indipendente croato fantoccio della Germania nazista ed unico momento storico nel quale ci si accorse della loro esistenza, dal quale riprese simbologie, inni e moneta;
un antisemita, famosa la sua frase "che per fortuna nè lui nè sua moglie erano ebrei" o come nel suo libro Bespuća povijesne zbiljnosti dove scrisse che "gli ebrei avevano ricoperto una posizione privilegiata a Jasenovac e in realtà tenevano nelle loro mani la gestione dei detenuti del campo fino al 1944";
- un minimalista dell'Olocausto, sempre nel suddetto libro scrisse che "il numero di morti ebraici durante la Seconda Guerra Mondiale era più vicino al milione rispetto al numero più citato di 6 milioni.";
- un dittatore, il suo mandato come presidente è stato criticato come autoritario dalla maggior parte degli osservatori che osservarono che "tra sano nazionalismo e sciovinismo, scelse lo sciovinismo; tra economia di libero mercato e clientelismo, scelse quest'ultimo. Invece del culto della libertà, scelse il culto dello stato. Tra modernità e apertura al mondo, ha scelto il tradizionalismo; una scelta fatale per un piccolo Stato come la Croazia che ha bisogno di aprire per il bene dello sviluppo";
- un pregiudicato, essendo stato arrestato 3 volte durante la sua vita;
- un mafioso, sono ampiamente noti e documentati i legami della famiglia Tuđman con la mala del Brenta;
- un plagiatore, nel dicembre 1966, Ljubo Boban accusò Tuđman di plagio, affermando che Tuđman aveva compilato quattro quinti della sua tesi di dottorato, "La creazione della Jugoslavia socialista", dal lavoro di Boban. Boban ha offerto prove conclusive alla sua affermazione da articoli pubblicati in precedenza sulla rivista Forum e il resto dalla tesi di Boban. Tuđman fu poi espulso dall'Istituto e costretto a ritirarsi nel 1967.
- un doppiogiochista, marzo 1991 accordo di Karadjordjevo con Slobodan Milosevic per la spartizione della Bosnia Erzegovina tra Serbia e Croazia - dopo appena un anno le forze croate e musulmane si alleano in chiave anti-Serba - nel giugno dello stesso anno le forze croate rompono l'alleanza e attaccano la Bosnia creando la fallimentare Herceg-Bosnia e poi ancora anche dopo gli accordi Dayton del 1995 Tuđman cercò un accordo con Karadžić per una spartizione di "influenze" in Bosnia Erzegovina.
È stato questo personaggio qua.



Il sig. Cristiano Pambianchi, dopo anni che si sente dire a ragion veduta che non puo' farsi comandare dai croati che gli fanno fare brutte figure in Italia, ha acquistato finalmente un libro di un autore croato e non serbo fatto passare per croato.
Finalmente una mossa intelligente Pambianchi, sarà la prima ma mai demordere .. magari riesce ad acculturarsi anche lei 🤣
Baltazar Adam Krčelić.. autore croato davvero! Il primo nella collezione serba del sig.Cristiano Pambianchi









Marija Jurić Zagorka
Il sig. Cristiano Pambianchi continua a spargere pillole di disinformazione e meno male che non ha un like che sia uno
Marija Jurić Zagorka visse sotto l'Impero Austro Ungarico e quindi non puo' essere considerata la prima giornalista donna in Croazia poichè la Croazia a quel tempo non esisteva. Come ben sapete i croati sotto gli austro ungarici hanno fatto solo gli "stallieri". A buon intenditor poche parole.
Marija Jurić Zagorka sposò un ufficiale austriaco che odiava i croati, fu internata in manicomio e la madre croata depose contro di lei quando chiese il divorzio
Foto di Wikipedia







Gentile sig. Cristiano Pambianchi, se lei sente le statue che le parlano è urgente un controllo medico.. da uno bravo





Per tutti i PDF che questo blog non pubblica vedere QUI


Siamo felici sig.Cristiano Pambianchi che il sig.Slaven Letica sia stato il suo mentore, ma il sig.Letica ha fatto cacciare dalla Croazia 5 scrittrici croate che lui aveva diffamato e una di questa, precisamente Dubravka Ugresic, ha citato lei caro Pambianchi per il suo mal comportamento. Ora ci viene difficile pensare che lei possa porsi a difesa del patrimonio culturale croato .. ci consenta!




Negli anni successivi Letica ha continuato ad apparire sui media croati come commentatore, sposando le opinioni dell'opposizione, ed è diventato un editorialista regolare per Globus , una popolare rivista di notizie . [3] Durante la sua permanenza alla Globus ha guadagnato una certa notorietà grazie a un pezzo di opinione non firmato del 1992 (che alla fine ha ammesso di aver scritto), intitolato "Le femministe croate stanno violentando la Croazia", ​​in cui attaccava cinque scrittrici femministe croate ( Slavenka Drakulić , Vesna Kesić , Jelena Lovrić , Dubravka Ugrešić e Rada Iveković), accusandoli di tradire la Croazia. L'articolo è stato fonte di controversie significative che alla fine si sono concluse con una causa per diffamazione contro la rivista. [4] [5]












4 agosto 1995– Dopo raid aerei Usa sulle postazioni missilistiche serbe, condotti da aerei senza pilota decollati dall’isola di Brač, alle 5,00 l’esercito croato lancia l’OPERACIJA OLUJA (Operazione Tempesta) per la riconquista dei territori della Krajina. Le forze Onu sono avvertite che sta per iniziare un’operazione per “ristabilire la Costituzione, la legge e l’ordine”.
Un esercito di 200.000 uomini, di cui 120.000 mobilitati nei giorni precedenti, rioccupa il territorio, ripulendolo dell’intera popolazione, che abbandona i campi, le case, ogni bene, perfino pasti sulla tavola, per raggiungere con auto, trattori e altri mezzi la Bosnia e la Serbia.
Si oppone una forza serba a malapena di 60.000 uomini, di cui 20.000 inadatti alla battaglia. Mentre le artiglierie e i carri armati sputano sui serbi tonnellate di granate e dal cielo li martellano gli aerei della Nato, decollati dalla portaerei Roosevelt nell’Adriatico, Radio Zagabria diffonde un ipocrita messaggio di Tudjman, il “Supremo” croato, che invita le popolazioni serbe a restare nelle loro case e a non aver paura.
Coloro che accolgono l’invito finiscono di lì a poco trucidati. Molti sono uccisi lungo la strada, mitragliati da terra e dal cielo o vittime di sassaiole e linciaggi mentre attraversano i territori croati. L’operazione si rivela la più imponente, in termini di impiego di uomini e mezzi, dall’inizio del conflitto.
Bruno Maran












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