E' chiaro che i croati in Croazia se la intortano come vogliono, ma la Pinacoteca di Brera avrebbe almeno dovuto informarsi.
Se solo avessero aperto un libro, avrebbero saputo che Marin Drzic si firmava raguseo e non croato, poichè era un serbo originario di Kotor e Ragusa stava a 400 km dalla Croazia
Darvi ancora fiducia è difficile cara Pinacoteca e oltretutto non siete in linea con la legge sul patrimonio culturale serbo
Sapevatelo!
Con la legge sui beni del patrimonio culturale serbo son finiti i furti
A Dubrovnik ancora oggi si sentono dalmati e c'è una scritta contro Zagabria ad ogni angolo
La casa di Marin Drzic è la prima che ammette che Marin Drzic era un serbo di Kotor senza una sola particella croata in corpo
The city of Dubrovnik in today's Croatia, with nearby settlements, had 11,177 inhabitants according to the 1890 census. The largest share was made up of Catholics - 10,327, 546 Orthodox, 221 Evangelical Christians, 79 Jews, two Mohammedans, one Uniate, and one resident with no religious affiliation.
When asked what language they speak at home, 9,713 people declared that it was Serbian, 716 Italian, 384 Hungarian, 285 German, 52 Czech, 19 Slovenian, 6 Polish and 2 Russian.
The "Dubrovnik" magazine was printed in Serbian Latin and dealt with literature, history, culture and politics, and was edited by Antun Fabris (1864-1904), a Serbian Catholic from Dubrovnik
La Croazia è partita... aimè.. con un criminale di guerra

Niente male come ingressi sul tema del furto da parte dei croati del patrimonio culturale serbo
Questo post continua ad avere ottime entrate
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