Marin Držić nacque a Dubrovnik (allora Ragusa) probabilmente nel 1508. nella casa paterna vicino al Palazzo del rettore come il figlio minore nella famiglia di commercianti plebei originaria di Cattaro che nel XIV. secolo aveva perso il titolo nobiliare avendo prolungato l`albero di famiglia da parte di un figlio illegittimo. La madre Anukla discende dalla distinta famiglia borghese di Kotruljević.
A Dubrovinik ancora oggi si sentono dalmati e non croati e c'è una scritta contro Zagabria ad ogni angolo di strada. La Dubrovacka republika non è mai esistita se non sulla bocca di qualche persona poco istruita che non sapeva dire Repubblica di Ragusa. I croati giocano sull'ignoranza delle persone, ma fortunatamente internet ci funziona ancora
Insomma, dire che Marino Darsa è lo Shakespeare croato è una grande falsità e la cosa gravissima è che chi lo dice sa di mentire
Ora.. il gentilissimo sig.Niksa Matic, che ha scritto a chiare lettere nel suo sito che Marin Drzic è originario di Cattaro, quindi Kotor, Montenegro, quindi serbo al 300%, che sa che la Repubblica di Ragusa non centrava una cippa lippa con la Croazia che stava da tutt’altra parte, si permette di scrivere questo.
La casa di Marin Držić considera inaccettabile e infondata la legge sul patrimonio culturale della Repubblica di Serbia e il suo articolo 23 che evidenzia la doppia affiliazione della letteratura di Dubrovnik. La ripetuta acquisizione del patrimonio culturale croato è una continuazione della pratica scandalosa, la cui questione è l’inclusione del dramma di Marin Držić nell’edizione di “Dieci secoli di letteratura serba” pubblicato da Matica Srpska da Novi Sad.
La conquista degli scrittori croati nel tentativo di riempire i buchi della letteratura serba che non ha opere scritte nella loro lingua nazionale fino all’apparizione di Dositej Obradovic nella seconda metà del 18. del secolo, ci fa domandare con quanta attenzione hanno letto e compreso i messaggi di Marin Držić in Serbia. Bugie e furti sono una caratteristica delle persone “beccate” che Drzic ha smascherato tempo fa come coloro che non portano il cuore vicino agli occhi ma fingono di essere ingannati. La legge che stanno cercando di dichiarare la letteratura di Dubrovnik e serbo è proprio questa – un travestimento di verità. E la verità che può guardare chiunque negli occhi è che Marin Drzic è il più grande comico croato e uno dei più importanti scrittori croati in generale. La casa di Marin Držić, come centro nazionale di riferimento per fornire tutte le informazioni sulla sua vita e sul suo lavoro, lavora sistematicamente sul marchio del personaggio e del lavoro di Marin Držić
Croazia: la distruzione dei libri negli anni '90
Il ricordo della "dismissione": la distruzione dei libri negli anni '90
Igor Lasić
30.06.2015.
Chiediamoci: perché Jasenko Mesić, ambasciatore della Repubblica di Croazia a Roma, e Stjepan Ribić, console generale della Repubblica di Croazia a Milano, non hanno reagito all’episodio a cui si è assistito a Milano? Cosa ha fatto Gordan Grlić Radman, ministro degli Affari Esteri ed Europei della Repubblica di Croazia? Non si sono fatti sentire né il capo del governo croato né il presidente del parlamento croato. Ci sembra superfluo sottolineare che l’incidente in questione, pur essendo accaduto a Milano, è un attacco diretto alla Costituzione della Repubblica di Croazia.
Marino Darsa con la Croazia non c'è mai centrato una cippa lippa
Ugualmente i croati e gli pseudo croati di Milano vogliono far passare Boscovich per croato, ma anche lui non centra una cippa lippa
Marino Darsa in Balkani mon amour
Marin Držić lo Shakespeare di Ragusa
La città di Dubrovnik, nell'odierna Croazia, con insediamenti vicini, contava 11.177 abitanti secondo il censimento del 1890. La quota più grand
e era composta da cattolici - 10.327, 546
ortodossi, 221 cristiani evangelici, 79 ebrei, due maomettani, un Uniato e un
residente senza affiliazione religiosa.
Alla domanda che lingua parlano in casa,
9.713 persone hanno dichiarato che era serbo, 716 italiano, 384 ungherese, 285
tedesco, 52 ceco, 19 sloveno, 6 polacco e 2 russo.
La rivista "Dubrovnik" è stata
stampata in latino, in serbo e trattava di letteratura, storia, cultura e politica
ed è stata curata da Antun Fabris (1864-1904), un serbo cattolico di Dubrovnik.
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