mercoledì 9 novembre 2022

MARINO DARSA ERA UN DALMATA DI ORIGINE SERBA

















Croati e pseudo croati di Milano, le bugie hanno le gambe corte.





 Marin Držić nacque a Dubrovnik (allora Ragusa) probabilmente nel 1508. nella casa paterna vicino al Palazzo del rettore come il figlio minore nella famiglia di commercianti plebei originaria di Cattaro che nel XIV. secolo aveva perso il titolo nobiliare avendo prolungato l`albero di famiglia da parte di un figlio illegittimo. La madre Anukla discende dalla distinta famiglia borghese di Kotruljević.

Marin Drzic', la biografia







Dubrovnik è sempre stata una città serba 



A Dubrovinik ancora oggi si sentono dalmati e non croati e c'è una scritta contro Zagabria ad ogni angolo di strada. La Dubrovacka republika non è mai esistita se non sulla bocca di qualche persona poco istruita che non sapeva dire Repubblica di Ragusa. I croati giocano sull'ignoranza delle persone, ma fortunatamente internet ci funziona ancora 






Naturalmente per alcuni croati e pseudo croati che pensano che siamo tutti deficienti, la "Repubblica di Ragusa" diventa improvvisamente la "Repubblica di Dubrovnik"!!!!! Poracci.. fan perfin pena 















Inoltre è da ridere per non piangere che facciate la foto col busto di Marin Drzic a Dubrovnik. E' l'ennesima riprova che è stato un raguseo e non un croato.. non si sa per quanto andiate ancora avanti su questa strada, ma è darsi la zappa sui piedi da soli 












Non c'è un ignorante più ignorante di chi dice che la Serbia non ha cultura 



Mai visto che per tutelare la cultura di una nazione si cambia nazionalità agli scrittori, ci si appropria della cultura di altre repubbliche e si mandano al macero i libri che raccontano la verità e il comune di Milano che pure li appoggia! 






Croazia: la distruzione dei libri negli anni '90


Il ricordo della "dismissione": la distruzione dei libri negli anni '90

Igor Lasić
30.06.2015.


Il cambio di regime in Croazia all'inizio degli anni Novanta ha avuto, accanto alla sua accezione politica ed economica, anche una dimensione bibliotecaria, prima di tutto attraverso la "dismissione" straordinaria dei libri, ovvero una sistematica e pedante eliminazione di tutti i libri che il nuovo regime riteneva inadatti, sia a causa della nazionalità ed altri dettagli bibliografici degli autori, che del luogo di edizione del libro, che del suo contenuto.





Speriamo che il comune di Milano tenga conto in futuro che non una parola è stata detta contro i criminali che hanno distrutto Milano 

Chiediamoci: perché Jasenko Mesić, ambasciatore della Repubblica di Croazia a Roma, e Stjepan Ribić, console generale della Repubblica di Croazia a Milano, non hanno reagito all’episodio a cui si è assistito a Milano? Cosa ha fatto Gordan Grlić Radman, ministro degli Affari Esteri ed Europei della Repubblica di Croazia? Non si sono fatti sentire né il capo del governo croato né il presidente del parlamento croato. Ci sembra superfluo sottolineare che l’incidente in questione, pur essendo accaduto a Milano, è un attacco diretto alla Costituzione della Repubblica di Croazia.







Marino Darsa con la Croazia non c'è mai centrato una cippa lippa 

Ugualmente i croati e gli pseudo croati di Milano vogliono far passare Boscovich per croato, ma anche lui non centra una cippa lippa 

Ruggero Giuseppe Boscovich

Marin Držić lo Shakespeare di Ragusa













Originariamente serbi e croati erano lo stesso popolo 





Vuk Karadzic ha dimostrato che l'idioma "stocavo" era parlato solo dai serbi 

Non è che se a Cattaro (Kotor, Montenegro) ci sono dei cattolici sono automaticamente croati! Basta aprire un libro con una cartina geografica! Forza ignoranti.. studiate! 





Tanto meno sono stati in Croazia.. ma basterebbe guardare la cartina eh!


La città di Dubrovnik, nell'odierna Croazia, con insediamenti vicini, contava 11.177 abitanti secondo il censimento del 1890. La quota più grand

e era composta da cattolici - 10.327, 546 ortodossi, 221 cristiani evangelici, 79 ebrei, due maomettani, un Uniato e un residente senza affiliazione religiosa.

Alla domanda che lingua parlano in casa, 9.713 persone hanno dichiarato che era serbo, 716 italiano, 384 ungherese, 285 tedesco, 52 ceco, 19 sloveno, 6 polacco e 2 russo.

La rivista "Dubrovnik" è stata stampata in latino, in serbo e trattava di letteratura, storia, cultura e politica ed è stata curata da Antun Fabris (1864-1904), un serbo cattolico di Dubrovnik.

La Repubblica di Ragusa

 





















Ho scritto altre volte e lo ripeto qui: la Croazia ha grandi croati, uomini e donne, di cui vantarsi, che meritano di essere celebrati in tutti i campi, compresa l’arte e la letteratura; non ha perciò bisogno di rubarli ad altri popoli. Temo però che i ciechi nazionalisti non cesseranno mai di rubacchiare per ornarsi delle penne altrui."
firmato: Giacomo Scotti
(da.linkiesta.it del /2011/05/01)






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