La legge sui beni culturali approvata dal parlamento serbo ha suscitato violente polemiche nella società croata
La parte più controversa è la parte della legge in cui si afferma che alcuni testi appartengono sia alla letteratura serba che croata
I croati sono insorti con i soliti bla bla bla.. grande Serbia e varie ipocrisie loro
Marin Drzic' e Ivan Gundulic' sono a pieno titolo inseriti nella letteratura serba
Nel panico croato si è fatto un errore ovvero è stata esplicitamente citata la "Repbblica di Ragusa" che distanziava 400 km dalla Croazia e non centrava nulla
Non sapendo più che dire i croati si son inventati che a Ragusa c'erano gli slavi, quindi ne serbi ne croati. Poracci.. son proprio disperati
Mostra Marino Darsa non piaciuta
Monumento a Ruggero Giuseppe Boscovich a Milano
GIACOMO SCOTTI – LINEAMENTI DI UN GENOCIDIO CULTURALE
A Ragusa, attuale Dubrovnik si parlava serbo, non croato, perchè era l'idioma stokavo che Vuk Karadzic ha dimostrato essere parlato solo dai serbi. Si parlava anche latino, ma non tra il popolo, solo nelle istituzioni
Tudman odiava così tanto i serbi che ha fatto cambiare lingua ai croati, anche se la mossa gli è riuscita solo sui libri, perchè i croati tendono ancora a parlare la vecchia lingua
Marin Drzic è nato a Ragusa, ma discende da una famiglia serba di Cattaro, attuale Kotor, Montenegro
Le origini serbe di Marin Drzic si leggono ovunque, ma in particolare sul sito della casa di Marin Drzic a Dubrovnik. Per presentare la mostra di Marino Darsa a Milano, si è copiata la pagina omettendo solo quel particolare. Un caso?
- Nel corso del 2012 e del 2013, forze revisioniste illegittime in Norvegia, guidate da alcuni croati, hanno cercato di realizzare una mostra sui prigionieri internati in Norvegia dai Balcani durante la seconda guerra mondiale. È stato un tentativo di presentare come vittime i reclusi croati e bosniaci, anche se in numero ridotto, e i serbi croati come croati ortodossi. Mi sono reso conto che non era vero e siamo riusciti a fermare quella mostra. Ho ottenuto elenchi di prigionieri dagli archivi nazionali norvegesi e dal servizio statale delle tombe di guerra.
Gli ustascia croati mandarono i serbi come schiavi in Norvegia
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