“Alfio, vorrei iniziare a studiare per investire nel mercato immobiliare ma non ho tempo, non ho soldi, nessuno mi appoggia..”
Nato tra le piste da sci e cresciuto in un periodo di conflitti, Novak Djokovic ha dovuto affrontare sfide inimmaginabili fin dalla sua giovinezza.
Dall'emigrazione in Germania senza nemmeno una giacca calda da indossare, alle notti passate a nascondersi durante i bombardamenti nella Serbia devastata dalla guerra, la sua vita è stata un viaggio attraverso le avversità.
Ma Djokovic aveva un sogno: il tennis.
Guardando Pete Sampras vincere il torneo di Wimbledon, ha scoperto la passione che lo avrebbe portato alla gloria.
Anche in mezzo alle difficoltà, Djokovic ha coltivato la sua passione.
Nemmeno la guerra lo fermò!
I bombardamenti non lo hanno fermato per un giorno, non hanno mai fermato il suo desiderio di allenarsi e migliorarsi.
“Ascoltavamo la radio al mattino per sapere dove erano previsti i bombardamenti – racconta la sua mentore – e andavamo a giocare da un’altra parte. Se però sentivamo arrivare gli aerei ci nascondevamo dentro il club”.
Perchè vi racconto questa storia?
Perché Djokovic ieri sera ha trionfato in due set, contro il nostro Jannik Sinner, conquistando il settimo titolo alle Atp Finals… nessuno come lui!
La lezione da trarre dalla storia di Novak Djokovic è che la determinazione, la perseveranza e la fede nei propri sogni possono superare qualsiasi ostacolo.
La sua straordinaria carriera nel tennis è un testamento alla capacità di trasformare le sfide in opportunità.
Quindi, quando state per mollare il vostro obiettivo per il primo ostacolo, pensate a Novak che nemmeno le bombe lo hanno fermato!
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