martedì 23 aprile 2024

Novak Djokovic e' il miglior atleta dell'anno

 


Novak Djokovic è stato premiato ai Laureus world sport awards come il miglior sportivo della passata stagione 

E' la quinta volta che riceve questo premio 

Nole miglior atleta!



giovedì 18 aprile 2024

La NATO contro la Serbia, la menzogna che innescò l'intervento

 



La NATO contro la Serbia, la menzogna che innescò l'intervento

La strage di Račak, il casus belli fabbricato ad hoc.
Il 9 aprile il Ron Paul Institute ha pubblicato l’intervento di James George Jatras tenuto al Bundestag il 20 marzo, ricorrenza dell’intervento Nato contro la Serbia. Jatras è stato testimone per la difesa al processo contro Slobodan Milošević e racconta una sua versione dei fatti.
L’intervento Nato si innestò nel contesto di un conflitto inter-jugoslavo, con la Serbia impegnata a contrastare la guerriglia dell’Uck (che aveva rapporti con al Qaeda, come ricorda Jatras), che mirava all’indipendenza della regione kosovara. Un conflitto a bassa intensità, che mieteva vittime civili.
Fabbricare il casus belli



Uno smemorato Nato
di Marco Travaglio
Dopo giorni di tregenda e notti insonni per la dipartita di Amadeus dalla Rai, stavamo quasi per perderci le clamorose rivelazioni di Sergio Mattarella nel 75° compleanno della Nato. Che “non ha mai tradito l’impegno di garanzia per i 32 Paesi che ne fanno parte: uniti nella difesa della libertà e della democrazia”. Possono ben testimoniarlo i giornalisti e gli oppositori arrestati, i manifestanti repressi e i curdi bombardati nella Turchia dell’alleato Erdogan. Il Presidente, in vena di scoop, ha aggiunto che la Nato “non è mai venuta meno” alla “funzione deterrente di garanzia della pace in Europa” e a “regole e principi che trovano ancoraggio nella Carta dell’Onu” per “il diritto di tutti gli Stati all’autodifesa”, “a dispetto della retorica bellicista russa tesa ad attribuirle inesistenti logiche aggressive ed espansionistiche”. Certo, come no: la Nato è un’alleanza difensiva che attacca solo chi aggredisce un suo membro. Infatti nel 1999, senz’alcun mandato Onu, attaccò la Serbia di Milosevic che non aveva attaccato nessun membro Nato: oltre 2 mila morti, quasi tutti civili. Nel 2001, senza mandati specifici dell’Onu, invase l’Afghanistan dei talebani, che non avevano attaccato nessun membro Nato: oltre 200 mila morti, più 80 mila in Pakistan. Nel 2003, sempre senza avallo preventivo dell’Onu, Usa, Uk, Italia e Spagna invasero l’Iraq di Saddam Hussein, che non aveva attaccato nessun membro Nato: dagli 800 mila al milione di morti. Nel 2011, aggirando ancora l’Onu, la Nato bombardò la Libia di Gheddafi, che non aveva attaccato nessun membro Nato, ma fu messo in fuga dalle bombe e brutalmente trucidato.
Milosevic, Saddam e Gheddafi erano i migliori alleati della Russia in Europa, Golfo Persico e Nord Africa: infatti quei bellicisti dei russi si fecero l’idea che la Nato fosse un’alleanza offensiva contro di loro, che avevano sciolto il Patto di Varsavia nel 1991. Nel 1990 la Nato aveva pure promesso a Gorbaciov di non allargarsi di un palmo oltre il confine tedesco dopo la riunificazione delle Germanie. Poi purtroppo passò da 16 a 32 membri e nel 2008 annunciò l’ingresso di altri due vicini di casa della Russia: Ucraina e Georgia. Forse, mentre tutto ciò accadeva, Mattarella risiedeva su un altro pianeta o si occupava di giardinaggio? Macché: dal 1983 al 2008 fu deputato, poi giudice costituzionale e infine, dal 2015, capo dello Stato. Nel 1999, quando l’Italia partecipò ai 78 giorni di bombardamenti su Belgrado e il Kosovo, con 1.200-2.500 morti (quasi tutti civili) e fiumane di profughi, e chiamò la prima guerra in Europa dal 1945 “ingerenza umanitaria”, un certo Sergio Mattarella era vicepremier e subito dopo divenne ministro della Difesa. Ma magari era un omonimo.



martedì 2 aprile 2024

Svelato il piano segreto di Blair per "rovesciare Milosevic"




 I documenti declassificati del Ministero della Difesa britannico (MOD) esaminati da The Grayzone rivelano che funzionari a Londra complottarono per coinvolgere le truppe statunitensi in un piano segreto per occupare la Jugoslavia e "rovesciare" il presidente Slobodan Milosevic durante la guerra della NATO del 1999 contro il paese. Sebbene il folle piano non sia mai stato attuato, i dettagli del complotto rivelano esattamente come i funzionari britannici siano riusciti a trasformare Washington in uno strumento di forza contundente del loro impero sconfitto negli anni a venire...

25 anni dopo la guerra del Kosovo: svelato il piano segreto di Blair per "rovesciare Milosevic"



giovedì 28 marzo 2024

PRATICA CONSOLIDATA DI INTERVENTO DELLA NATO E LE CAMPAGNE TERRORISTICHE

 




PRATICA CONSOLIDATA DI INTERVENTO DELLA NATO E LE CAMPAGNE TERRORISTICHE

ANNUNCIO
In occasione del 25° anniversario dell'aggressione della NATO contro la RS Jugoslavia
L’aggressione della NATO contro la RSJ, iniziata oggi 25 anni fa, ha lasciato scene terribili, vittime, migrazioni, distruzione dell’economia, del patrimonio culturale, sequestro di territori, saccheggi e sofferenze indescrivibili di persone espulse dalle loro case. Restavano le conseguenze dell’odio brutale e delle menzogne che giustificavano l’aggressione. Solo la mano di un mostro poteva scrivere "auguri" pasquali ai serbi sopra le bombe e i razzi all'uranio!
È stata imposta una guerra a uno stato europeo indipendente e sovrano senza consenso e contrariamente al mandato del Consiglio di sicurezza dell’ONU, assassinando così le fondamenta dell’ONU stessa e negando il suo ruolo. L'aggressione aveva le caratteristiche di una campagna terroristica diretta contro il popolo serbo e la sua leadership politica. Si è trattato di un crimine contro la pace e l’umanità, che ha dato origine a una serie di altri crimini. Questo precedente ha stabilito la pratica dell’interventismo per impadronirsi del territorio statale, stabilire basi militari per un’ulteriore espansione e conquista, per controllare e utilizzare direzioni strategiche, risorse naturali e principali flussi energetici. Prendendo il Kosovo e Metohija dalla Serbia, sono state create le condizioni per l’espansione accelerata di USA/NATO/UE verso est e per la militarizzazione dell’Europa. Ciò ha reso priva di significato ogni spiegazione dell'aggressione e il riferimento alle "ragioni umanitarie" dell'"Occidente collettivo" guidato dagli USA.
Le nostre vittime non si limitano ai cittadini morti e feriti e ai danni alla proprietà per oltre cento miliardi di dollari. Le conseguenze dei crimini e delle distruzioni della NATO sono a lungo termine e l’avvelenamento dovuto ai prodotti della distruzione degli impianti energetici, dell’industria chimica e dell’uranio impoverito è limitato nel tempo, motivo per cui la Serbia è già prima in Europa per numero di bambini. soffre o muore di malattie maligne. Fu una guerra atomica silenziosa. Il Kosovo e Metohija, insieme a parti della Serbia e del Montenegro, rimarranno un deposito permanente degli insensati crimini all’uranio dell’alleanza NATO.
La responsabilità storica di tutti questi crimini ricade sugli Stati Uniti. Inoltre, con la loro politica, hanno profondamente turbato i rapporti tra i popoli serbo e albanese in Kosovo e Metohija. Il progetto fallito di creazione violenta dello Stato, il cosiddetto Kosovo, che fa parte del territorio dello Stato sovrano europeo e membro dell'ONU, la Repubblica di Serbia, secondo l'attuale decisione degli Stati Uniti, ha bisogno di una soluzione giusta e giuridica per la regione meridionale della Serbia. La forza senza giustizia è un crimine! A difesa della sua integrità, la Serbia difende anche il diritto internazionale, il funzionamento dell'ONU e i diritti umani fondamentali, ai quali 25 anni fa spararono i 19 membri della NATO, guidata dagli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti e le altre grandi potenze della NATO riacquisteranno reputazione e rispetto se lasceranno in pace i serbi e gli albanesi e ci consentiranno di risolvere i problemi nelle nostre relazioni attraverso la cooperazione reciproca. Invece di manipolare e aspirare a “rimuovere l’influenza russa” nei Balcani, possono rafforzare la loro influenza e fiducia in se stessi decidendo di porre rimedio alle conseguenze dell’avvelenamento radioattivo dell’ambiente e fornendo aiuto nel trattamento delle persone colpite dall’uso delle bombe all'uranio.
La sezione serba della Rete per la difesa dell'umanità si aspetta il sostegno delle altre sezioni nazionali di questa organizzazione internazionale di cui facciamo parte, di tutte le associazioni e movimenti sociali indipendenti e amanti della libertà in tutto il mondo, per la valutazione espressa in questo annuncio, in risposta a tutte le forme di violenza internazionale e di violazione dei diritti internazionali e nazionali.
Infine, ci aspettiamo che gli Stati Uniti d’America, in quanto potenza trainante dell’alleanza NATO, riconsiderino la propria posizione sul riconoscimento del Kosovo indipendente e agiscano in conformità con la Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite riconosciuta a livello internazionale, che garantisce che il Kosovo e Metohija è una parte inalienabile della Repubblica di Serbia.
A Belgrado, il 24 marzo 2024
PRESIDENTE
Ratko Krsmanović



sabato 23 marzo 2024

24 marzo 1999, la vergogna della NATO

 








Questo è un elenco di fatti significativi databili, come tale non deve essere considerato completo (nota che Italia e Serbia hanno lo stesso fuso orario).
Le cifre dei morti e feriti sono basate su rapporti delle autorità serbe dell'epoca. Va notato che in diversi casi sono state confermate nella sostanza tramite testimonianze della stampa, anche internazionale, e fda rapporti della Croce Rossa.

  • 24 marzo 1999 iniziano le operazioni aeree contro la Serbia:
    • dalla mattina si riduce l'attività di volo di routine sui cieli dell'Adriatico;
    • ore 16:00 circa, iniziano i primi decolli di aerei di supporto (tanker, AWACS, postazioni di comando volanti, ecc);
    • ore 17:50 circa, iniziano i decolli serrati degli aerei d'attacco, alle 20:00 l'operazione sarà completamente avviata;
  • 25 marzo, ore 02:00 iniziano le incursioni all'interno della Serbia, gli attacchi della prima notte si concentrano su postazioni SAM e aeroporti in Kosovo e nei dintorni di Belgrado, vengono impiegati anche i missili da crociera;
  • 26 marzo, inizia l'afflusso dei primi profughi kosovari presso le frontiere albanese e macedone, la NATO individua alcune aree all'interno delle quali viene effettuata una "pulizia etnica";
  • 27 marzo, ore 20:45, un F-117 statunitense viene abbattuto a circa 28 miglia da Belgrado, il pilota è recuperato incolume tre ore dopo;
  • 31 marzo, tre soldati statunitensi della Joint Guarantor in Macedonia vengono catturati e portati prigionieri a Belgrado;
  • 5 aprile, una bomba da 250 kg cade in un'area abitata, diciassette morti;
  • 12 aprile, un ponte viene bombardato mentre vi transita un treno, cinquantacinque morti;
  • 13 aprile, intensificazione delle operazioni sul Kosovo:
    • l'esercito serbo colpisce con artiglieria un villaggio di frontiera albanese;
  • 14 aprile, circa settantacinque civili kosovari vengono uccisi per errore da aerei NATO;
  • 21 aprile e seguenti, le operazioni aeree s'intensificano nella capitale serba, viene bombardato con bombe incendiarie il quartier generale del Partito Socialista Jugoslavo;
  • 23 aprile, alcuni missili colpiscono la torre della televisione pubblica serba, causando sedici morti;
    • lo stesso giorno viene respinta una prima offerta di tregua da parte di Milošević;
  • 30 aprile, il bombardamento del ponte della piccola città di Murino, in Montenegro, causa la morte di sei persone, di cui tre bambini, e otto feriti;
  • 1º maggio, quarantasette civili vengono uccisi nel loro bus centrato mentre attraversava un ponte sotto bombardamento, questo è il secondo incidente di questo tipo;
    • il giorno successivo i tre soldati statunitensi vengono rilasciati come segno di buona volontà al reverendo Jesse Jackson;
  • 7 maggio, un errore durante un bombardamento nelle vicinanze di Nis (nel sud) causa la morte di quindici uomini e circa settanta feriti;
  • 8 maggio, l'ambasciata cinese a Belgrado viene colpita per un probabile errore di intelligence causando tre morti e un forte incidente internazionale;
  • 13 maggio, dopo un apparente ritiro serbo dal Kosovo, e il ricorso della Serbia contro la NATO per genocidio presso il Tribunale Internazionale dell'Aia (rigettato il 2 giugno):
    • circa sessanta morti e ottanta feriti causati dalla NATO contro un villaggio kosovaro, Korisa; la NATO accusa i serbi di aver usato i civili come scudi umani;
  • 21 maggio, circa cento carcerati muoiono durante il bombardamento di un carcere a Pristina;
  • 22 maggio, sette guerriglieri dell'UCK rimangono uccisi per un errore della NATO, altri quindici feriti;
  • 27 maggio, Milošević e alti ufficiali vengono indagati per crimini di guerra presso il Tribunale Internazionale dell'Aia;
  • 30 maggio, durante un bombardamento di un ponte autostradale, rimangono uccise undici persone che lo stavano attraversando;
  • 31 maggio, due stragi di civili:
    • venti persone rimangono uccise in un ospedale a Surdulica, nel sud; la NATO nega ogni responsabilità;
    • una bomba Nato colpisce il villaggio di Novi Pazar, causando ventitré morti;
  • 1º giugno, Milošević accetta le decisioni del G8, si inizia a pianificare una missione di pace in Kosovo;
  • 9 giugno, lo Stato Maggiore serbo firma con la NATO l'accordo di Kumanovo sul ritiro dal Kosovo;
  • 10 giugno, dopo 78 giorni di bombardamenti, le missioni di attacco sono sospese.


sabato 16 marzo 2024

FATMIR IL RE DELLA PIZZA . B




 Quella che sto per raccontarvi è una storia meravigliosa.

A lungo ho pensato se dirvi tutto esattamente od omettere alcune cose. Poi mi è venuta in mente quella bambina antipatica che ad ogni incontro di catechismo mi ripeteva sempre la stessa frase: "albanesi tutti ladri".
Così ho deciso di raccontarvi tutto nei dettagli per spiegarvi cosa deve fare un albanese per non essere un ladro.

Sì, perché il protagonista della storia è proprio un ragazzo albanese. Si chiama Fatmir ed è nato a Scutari il 23 Marzo 1968.
Fatmir studia all’Accademia militare e lavora in polizia.
Gli stipendi sono molto bassi e un giorno riesce ad avere un visto turistico per venire in Italia.
Il giorno dopo il suo arrivo Fatmir già lavora in una azienda agricola come contadino.
Scaduti i 15 giorni di permesso, Fatmir non sa che fare.
Tornare al suo paese e continuare a lavorare in polizia o diventare illegale e quindi “criminale” ?
Fatmir decide di rimanere in Italia.
Fa tanti lavori in nero e malpagati. Rimpiange il suo posto di poliziotto a Scutari, ma ormai è tardi per tornare.
Così fa quello che fanno tutte le persone disperate: si compra una falsa identità.
Ironia della sorte il passaporto falso era di un serbo e da quel momento Fatmir non è più Fatmir, ma Milan.
Con una falsa identità Milan trova lavoro facilmente e per 5 anni lavora in una pizzeria al taglio.
Lavora talmente tanto che inizia a mettere su una pizzeria per conto suo, poi una seconda e poi una terza. Tutte attività che vanno a gonfie vele !
Nel giro di 5 anni apre 10 pizzerie, poi un ristorante e poi un bar sulla piazza principale di Udine.
Tutte le attività vanno alla grande, ma Milan tratta i suoi 100 dipendenti come collaboratori e non come era stato trattato lui. Nessuno lavora in nero, sono tutti regolari.
Ad un certo punto Milan rivuole la sua identità. In una sanatoria si presenta in questura come Fatmir.
Al processo Fatmir chiede al giudice : - Ma è possibile condannare una persona che si è autodenunciata?
La giudice gli dice di avvicinarsi e gli sussurra : - Non ti immagini nemmeno quanto mi dispiaccia condannarti.
Fatmir è dinuovo Fatmir, condannato dalla giustizia italiana, ma re di un grosso impero: "Mondo pizza" che in Friuli è una piccola Mc.Donald.
I giornali friulani riportano tutto a caratteri cubitali : “Il re della pizza arriva dall’Albania!” (il Messaggero) e “Stacanovista da record” (il Friuli).
La notizia rimbalza anche sui giornali albanesi.
Fatmir riceve attestati di benemerenza dal comune di Udine, dalla provincia di Udine e dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Partecipa a dei dibattiti sull’integrazione (che il nostro governo non conosce!) in piazza del Duomo ad Udine.
C’è da ridere perché per fare questo post ho messo il nome di Fatmir in un motore di ricerca e mi è apparso il nostro blog, grazie alla partecipazione di Fatmir ai “gusti di frontiera” e c’è anche da ridere perché il convegno in piazza del Duomo, Fatmir, l’ha fatto con un signore che di nome si chiama Enel. Forse qualche discendente dello scopritore della lampadina !!!
Adesso Fatmir è sereno con la sua famiglia
La storia non finisce qui.. anzi direi che parte da qui: da una persona che dovrebbe essere un criminale e che invece ci ha dato una lezione di vita meravigliosa.
Io spero un giorno di sedermi ad un tavolo del tuo ristorante con te Fatmir e prendermi, per la prima volta nella mia vita, una grande sbronza, cantando con te questa canzone.

Se non ti vergogni delle tue origini, rispetti anche quelle dei paesi lontani





Novak Djokovic e' il miglior atleta dell'anno

  Novak Djokovic è stato premiato ai Laureus world sport awards come il miglior sportivo della passata stagione  E' la quinta volta che ...