giovedì 28 gennaio 2021

TRE GIORNALISTI RAI MORTI A MOSTAR




28 gennaio 1994– Nel settore musulmano di Mostar muoiono tre inviati della Rai: il giornalista Marco Luchetta, l’operatore Alessandro Ota e il tecnico Dario D’Angelo. Sono a Mostar per girare un servizio per il Tg1 sui “bambini senza nome”, nati dagli stupri etnici o figli di genitori dispersi in guerra. Hanno scoperto una cantina dove da mesi dormono decine di persone, tra cui molti bambini.

Si trovavano in un cortile per girare il servizio quando sono colpiti da una granata lanciata da Mostar ovest, la parte croata della città, che scoppia un metro dietro la troupe: muoiono tutti e tre sul colpo. Con loro c’è Zlatko, uno dei bimbi del rifugio; i corpi dei tre inviati gli fanno da scudo, Zlatko è vivo. Non è mai stato chiarito se quella granata fu lanciata intenzionalmente contro dei giornalisti
“scomodi” o se fu una fatalità. C’è stata un’inchiesta, archiviata. Di sicuro chi ha lanciato la bomba sapeva della presenza della stampa, perché per arrivare Marco, Alessandro e Dario sono passati attraverso vari check point a bordo di un bianco blindato dell’Onu.
I giornalisti e fotografi caduti durante il conflitto saranno oltre 100.

Bruno Maran. Dalla Jugoslavia alle Repubbliche indipendenti







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