domenica 13 giugno 2021

Musica Rom balcanica

 



Musica Rom balcanica

Nei Balcani la musica dei Rom gioca un ruolo determinante nel costituirsi delle tradizioni musicali e sociali di ogni paese. I nostri bravi artisti hanno rivisto e rimodellato nel tempo e nei modi la musica del mosaico culturale e etnico che si estende dalla Turchia alla Slovenia , dall’ Albania alla Bulgaria ovvero nella polveriera Balcanica. I Balcani e il Medio Oriente sono stati sotto il dominio turco. Gli ottomani misero a ferro e fuoco mezza Europa e le parti occidentali dell’Asia, dal 1299 al 1922: per 623 anni di fila dettarono regole, mode e paradigmi culturali. È per questo motivo che, ancora oggi, molti paesi che hanno subito la loro influenza, in un certo senso continuano a “parlare” turco con il ritmo ASKAK detto “zoppo” rivisitato e riadattato dai nostri musicisti nel proprio paese, come succede con la lingua e la cultura Rom in generale.
Il ritmo complesso e asimmetrico chiamato Gypsy 9 poggia su una successione di tempi etero ctoni; le divisioni dei tempi sono irregolari, poiché il riferimento e’ un nove tempi (9/8) suddiviso in 2-2-2-3 o in 2-2-3-2, si puo’ intervenire nelle varianti, che trasformano questo ritmo in 4/4 o in 7/8, come accade in Srbija o in Bosna. Questo elaborato ritmo aksak accompagna le melodie e le danze,oyun havasi, di tutti i Balcani.
Nei Balcani , la peculiarità delle orchestre Rom sono le fanfare. Dalla grande Serbia alla bella Macedonia i nostri musicisti deviano con grande fantasia che li contraddistingue in tutto il mondo le melodie delle fanfare militari una volta compito strettamente dei Rom.
Le prime fanfare vennero create durante il XIX secolo , a imitazione delle grandi orchestre Turche che dal 1828 sostituirono le formazioni mehterhane’ dei Giannizzeri ovvero le guardie del sultano.
Le formazioni costituite alle origoni da zurna o zurla (oboe) e duval (tamburo a membrana doppia) si sono evolute verso organici che mescolavano strumenti occidentali, come la tromba boru , a strumenti tradizionali come i piatti zil o la doppia percussione con i timpani nakkare. Esercitano un grande influsso sulle fanfare europee, e vennero anche adottate in Austria nel XVIII secolo.
Già nel XVI secolo, le orchestre militari turche che percorrevano l’ Europa dell’ Est erano composte da musicisti Rom, i nostri musicisti hanno largamente propiziato l’ emergere delle fanfare contadine che esistono da un centinaio d’ anni . È molto bello e interessante notare come repertori e organici sono nate sotto molteplici influenze, rurale, urbana, colta e popolare. Interessante il caso delle fanfare Rumene e Moldave che assorbono più elementi sia ottomani che occidentali.
Il vastissimo repertorio delle fanfare sono a servizio della danza , questione molto importante nella cultura Romaniì , questione che tratteremo bene più avanti .

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