martedì 13 luglio 2021

1981-1999: 60.000 serbi vittime della pulizia etnica albanese

 Marzo 1981. Attacco armato di 2000 studenti dell’Università di Pristina cui si aggiungono comuni cittadini e operai. Vengono distrutti negozi, auto, case dei cittadini slavi. I morti sono oltre 1000, la maggior parte per armi da fuoco (fonti: Min. Interno)

Aprile 1981. Treni deragliati, scuole date alle fiamme, attentati alla centrale elettrica di Kosovo Polje e alla fabbrica di Urosevac. 680 incendi dolosi causano danni per 70 milioni di dinari tra il 1980 e il 1981 (dati Ministero degli Interni).
13 Maggio 1981. Franjo Herlevic, segretario federale agli interni, denuncia l’attacco allo Stato da parte del gruppo terrorista-criminale “fronte rosso”, legato ai servizi segreti albanesi e al governo albanese (il Fronte Rosso era un gruppo terroristico nazionalista clandestino, che diffondeva la paura con omicidi ed esecuzioni, nato dopo la rottura tra Tito e Stalin e l’uccisione di Koci Xoxe, probabilmente finanziato inizialmente da Stalin contro la Jugoslavia ribelle. In Kosovo e Metohija è stato particolarmente attivo dal 1981. Per maggiori info leggere Political Terrorism).
Aprile-Ottobre 1981. Oltre 10.000 slavi lasciano il Kosovo per sfuggire alle violenze etniche albanesi. Il Censimento di quell’anno mostra un’impennata negli squilibri demografici (popolazione serba nei censimenti: 1953 28%, 1971 21%, 1981 15%).
Ottobre -Novembre 1982. 3 bombe esplodono a Pristina. Attentati verso funzionari , esecuzioni, assassini di cittadini non-albanesi e violenze etniche aumenteranno esponenzialmente di anno in anno.
1981-1987. Sgominati oltre 200 gruppi mafioso-terroristici, 5.200 arresti, ma molti restano in clandestinità, altri all’estero (Albania, Germania, Italia, USA). Fonte: Ministero Intero.
Giugno 1987. I profughi slavi in fuga dal Kosovo salgono a 22.000. Popolazione serba in KosMet: 10% (censimento 1987)
1988. Escalation della violenza verso la minoranza slava: attentati, esecuzioni di funzionari, omicidi, intimidazioni, sfratti si moltiplicano. I profughi aumentano a oltre 30.000.
Fine 1989. I gruppi terroristico-criminali si uniscono nel Movimento popolare del Kosovo (LPK), formazione terrorista, criminale e nazionalista che si finanzia col traffico di droga, armi, esseri umani e contrabbando di organi. Tra gli affiliati Adem Jashari, Iljaz Kodra Jakup Nura, Sahit Jashari, Hashim Thaci, Sami Lushtaku, Fadil Kodra, Rexhep Selimi e altri. (molti ricoprono tuttora le più alte cariche nel governo di Pristina)
1990-1991. In Albania si addestrano terroristi e criminali vari per la formazione di un “esercito del Kosovo”. In questo gruppo sono Adem Jashari, Sahit Jashari e Murat Jashari, Iljaz Kodra Fadil Kodra. Il movimento terroristico è sempre clandestino ma sui singoli terroristi (noti anche al Dip. Stato USA) pendono già mandati di cattura internazionali; Nel solo anno 1991 vengono compiuti 119 attentati verso polizia e civili serbi (dati ministeriali). La stampa kosovara scrive apertamente che l’esecutore di molti attentati è Adem Jashari.
1992. In Albania fioriscono numerosi gruppi terroristci e criminali come NPK, NPOK cui fanno parte anche Thaci e Haradinaj (lo stesso Haradinaj dichiarerà che i gruppi stragisti che seminarono il terrore negli anni 80 e primi 90 furono la base per la creazione dell’UCK. Gli affiliati erano gli stessi). Sono uno scandalo diplomatico le foto che scatta la CNN in Albania, a Elbasan, che mostrano terroristi kosovari ricercati mentre vengono addestrati da ufficiali albanesi in divisa. La polizia serba scopre interi arsenali che i gruppi terroristici hanno spostato dall’Albania al Kosovo.
5 Aprile 1993. In casa Jashari gruppi armati e politici kosovari e albanesi pianificano escalation dell’attività terrorista contro polizia e civili serbi, e riuniscono la miriade di clan armati in un vero e proprio esercito clandestino con struttura militare e 40.000 uomini: l’UCK. Uno dei leader è Rexhep Selimi, in seguito uno dei comandanti dell'UCK e poi il Kosovo Protection Corps (in violazione degli accordi internazionali e della risoluzione 1244 che ordinava il disarmo dell’UCK e di tutti i suoi affiliati). In quel gruppo Azem Syla, Hashim Thaci, Sokol Bashota ecc…
La storia degli ultimi anni dell’UCK (inserito nel 97 dagli USA tra i gruppi terroristici internazionali) è cosa nota. Nonostante il disarmo dell’UCK previsto dagli accordi internazionali, i terroristi sono passati in massa nel Kosovo Protection Corps, ed il partito dell’UCK, il PDK fondato nel 99 dai terroristi, è il primo partito, il partito del capo di governo (condannato a 10 anni per terrorismo e genocidio)

Osservatorio Balcani e Caucaso 12/11/2010

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