Lavrov: Borrel è famoso oltre che per le sue idee sulla confisca di beni altrui, anche per l' uscita sulla crisi Ucraina che va risolta sul campo di battaglia. Dovremmo ricordargli che è un diplomatico, non un militare, ma la diplomazia europea non esiste, la fanno gli USA
(La mia Russia)
“Per la prima volta nella mia vita vedo questo. Hanno persino paura dei nostri nonni morti".
Sergey Mulivanov, residente a Riga, nel nostro stream ha raccontato come sia stato vietato celebrare il Giorno della Vittoria in Lettonia:
"All'inizio, hanno inventato la loro festa per commemorare coloro che sono morti in Ucraina durante l'invasione russa. E l'hanno inventato il 9 maggio.
Inoltre, hanno limitato il nostro passaggio [al monumento ai soldati-liberatori sovietici.
In mia presenza, hanno cercato di arrestare una ragazza perché aveva la scritta Russia sulla maglietta.
Il nastro di San Giorgio è stato bandito per molto tempo, poi hanno controllato delle nonne che venivano con una sciarpa rossa, con una camicetta rossa o con una sciarpa rossa.
(Donbass Italia)
Dunque, gli ucraini intendono bloccare le forniture di gas russo in transito sul loro territorio e diretto verso Italia, Ungheria e altri paesi.
Questi qui hanno perso il senso della misura. Danno del salame a Scholz, non ricevono Il presidente della repubblica tedesca, quella fanatica della vicepresidente si permette di dire al papa che cosa deve fare, si permettono di dirci quanti punti di Pil dobbiamo perdere.
Ora si permettono anche di ricattarci.
Mi pare che siamo oltre ogni limite di arroganza. Questi credono di essere i padroni dell’Europa ormai
Del resto, quando non ha un governo che lo rappresenti è inevitabile che un paese diventi lo zerbino del mondo.
Vincenzo Costa.
Il massimo italianista russo, Evgenij Solonovich, è stato escluso dal premio Strega per decisione della Farnesina.
L'intellettuale, 88 anni, ha tradotto da Dante a Petrarca fino ad Ariosto e Montale, è appassionato di sonetti del Belli e conosce a memoria i libretti di Verdi e Rossini.
Eppure non farà parte della platea dei lettori nominati dagli istituti italiani di cultura dopo la sospensione delle attività di quello di Mosca per decisione del ministero degli Esteri.
A dare la notizia della sua esclusione è stata la slavista Olga Strada, ex direttrice dell’Iic di Mosca dal 2015 al 2019: “Di fronte a queste decisioni insensate non posso che indignarmi! Cosa c’entrano Solonovich e Anna Jampol’skaja (anche lei celebre italianista e pure lei esclusa dal comitato Premio Strega per gli stessi motivi) con la questione bellica in atto? Tutto questo non ha senso!”.
Strada sottolinea: “Chi per decenni, come l’esimio italianista, ha diffuso la conoscenza della letteratura italiana, traducendo in russo non solo i massimi autori ma anche quelli per così dire ‘di nicchia’, non può essere messo in un angolo solo perché di nazionalità russa”.
IO SONO UN FAKE
Ecco come tutto il mondo chiude gli occhi sull'aggressione da parte dell'Ucraina.
In base ai dati OON, durante questi anni di conflitto nel Donbass, hanno perso la vita come minimo 13.000 persone, di cui più di 100 bambini.
Né queste vittime né la sofferenza delle persone che abitano nel Donbass, causate dai bombardamenti da parte dell'esercito Ucraino, hanno mai meritato l'attenzione del mondo intero.
Essere in pena per l'Ucraina va molto più di moda, tutto il resto (come amano dire) è un "FAKE". Ed è così che si viene a sapere che un'intera regione con i suoi 4 milioni di abitanti è solo un "FAKE"
Questa tragedia è totalmente ignorata perché per tutto il mondo "L'AGGRESSIONE UCRAINA NON ESISTE". Tutto il Donbass è solo un "FAKE" per il mondo.
Adrian Bocquet, volontario francese in Ucraina a Radio Sur:
“Mi assumo totalmente la responsabilità di ciò che dico. In Ucraina, ho assistito a crimini di guerra: Tutti questi crimini sono stati commessi dall'esercito ucraino. Ma in Francia non ne parliamo!”
"Bucha è una messa in scena. Ho visto personalmente cameramen americani inscenare riprese distorte”
(via il canale Telegram di Vittorio Rangeloni)
"CANCEL CULTURE" ALL'ITALIANA
Nel mondo anglosassone, con il termine cancel culture si intende quel meccanismo che tende ad escludere un individuo da qualunque circolo sociale o professionale, sia nella realtà che nel mondo virtuale.
Ma da noi, in Italia, questo termine sembra stare assumendo un significato molto più letterale: quello di cancellare – fisicamente – qualunque articolo o informazione dalla rete che possa risultare in qualche modo scomodo al pensiero dominante.
Lo abbiamo visto con le pagine di Wikipedia, dalle quali sono scomparse importanti informazioni storiche, come ad esempio la strage di Odessa, che da “massacro operato da bande naziste” si è trasformata in un semplice “incendio in cui morirono delle persone”. Oppure la pagina relativa ai missili Tochka, dalla quale è scomparsa la data di fine dotazione da parte dei russi, per poter continuare ad incolparli del massacro di Kramatorsk, nascondendo il fatto che fossero invece stati gli Ucraini a compierlo.
Un altro esempio clamoroso è stato rivelato ieri dal canale twitter @ilmondoalcontrario: lo scorso sabato La Stampa ha pubblicato un video intitolato: “Le mani degli Stati Uniti sull’Ucraina, così Washington dal 2014 ad oggi ha programmato il conflitto.” Nel sottotitolo si leggeva : “Dalle proteste di piazza Maidan nel 2014 agli attuali aiuti militari contro la Russia, gli Stati Uniti hanno sempre puntato su Kiev come obiettivo strategico per contrastare la Russia. Prima di Biden ci fu il senatore McCain a investire denaro per formare i militari ucraini. Ecco quali sono le tre fasi studiate dagli Usa nell’attuale conflitto per sconfiggere Mosca.”
Ma evidentemente per qualcuno titolo e sottotitolo erano troppo espliciti, e nel giro di poche ore il titolo è diventato: “Così Washington ha preparato la strategia di difesa dell’Ucraina in tre fasi”.
Quello che nel titolo era “programmare un conflitto” è diventato un semplice “preparare la strategia di difesa”.
Dopodiché, dal sottotitolo è interamente scomparso il paragrafo iniziale, con i riferimenti alla “rincorsa” degli americani partita nel 2014 e agli interventi economici tramite McCain.
Semplicemente, quello che era una guerra voluta, finanziata e programmata da oltre otto anni, è diventata un semplice “evento casuale”, inaspettato, dal quale bisogna improvvisamente difendersi.
Abbiamo una verità storica grossa come una casa sotto gli occhi, ma fingiamo di non vederla. E ogni volta che questa verità cerca di palesarsi, invece di confrontarci con essa una volta per tutte, noi interveniamo per cancellarla.
Per quanto ancora potrà andare avanti questa pagliacciata?
"Gli Americani non si stancheranno mai di fomentare l’odio, scatenare le guerre e sterminare gli innocenti.
Essi vogliono il predominio sul mondo.
Creeranno nuovi poveri e nuovi schiavi pur di conservare i loro privilegi.
Mentiranno e faranno ricadere le colpe su altri, mentre commetteranno le peggiori nefandezze di questo mondo, pur di raggiungere il proprio profitto."
Ernesto Che Guevara
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