venerdì 8 marzo 2024

GLI ATTUALI CROATI SONO SLAVI





 Diffusione delle tribù slave dal VII al IX secolo.

Secondo l'ipotesi più diffusa sulla patria d'origine degli Slavi, tra Polonia, Ucraina e Bielorussia sono comparse le popolazioni protoslave verso il VI secolo d.C., dividendosi poi con le migrazioni in Slavi meridionali, Slavi occidentali e Slavi orientali.
Verso occidente gli Slavi occuparono i territori dell'Europa centrale lasciati in parte vuoti dai Germani, che si erano spostati all'interno di quello che era l'Impero romano. Evitando la pianura Pannonica, brulicante di Avari, attraverso la Polonia giunsero fino alla Pomerania a nord; a sud riuscirono invece a spingersi fino alla Carniola, dove entrarono spesso in conflitto con i Longobardi.
Verso sud, gli slavi scesero lungo la penisola balcanica: attraverso la "Porta Morava", scesero verso il Danubio, che attraversarono a Vindobona; attraversando la Serbia giunsero fino in Dobrugia e nel Pindo, sovrapponendosi alle popolazioni preesistenti quali Illiri, Daci e Traci, oppure mescolandosi a loro come con i Bulgari, ed alla fine si arrestarono davanti alle mura di Costantinopoli, sicché dovettero sedentarizzarsi. La politica bizantina del VII-VIII secolo (Costantinopoli era impegnata prima contro i Persiani, poi contro gli Arabi) non riuscì a dirottare gli slavi, come faceva di solito con le altre popolazioni migranti, verso occidente; perciò gli Slavi vennero accolti con uno statuto simile a quello dei foederati romani, per difendere le terre dai popoli delle steppe, soprattutto Avari e Peceneghi. Soprattutto serbi e bulgari verranno molto influenzati dalla civiltà bizantina (in ambito politico, con il tipico cesaropapismo bizantino, ma anche letterario ed artistico).
Verso oriente, gli slavi non trovarono ostacoli o confini: immense terre ricoperte di taiga o di steppa, grandi fiumi come il Don, la Volga o l'Okà, paludi, zone pianeggianti abitate da popoli delle steppe come i Cumani, i Peceneghi, i Khazari e i Bulgari della Volga: con questi popoli gli slavi furono sempre in guerra (tranne che con i Khazari).
Verso nord, gli slavi non incontrarono opposizioni di altri popoli: si spostarono così verso il mar Baltico, verso i laghi Ladoga e Onega, la Dvina Settentrionale e il mar Bianco. Incontrarono popolazioni baltiche come i Lituani, i Lettoni, gli Jatvjaghi e i Prussiani, e popolazioni ugriche come gli Ostiachi e i Voguli, e popolazioni finniche come i Finlandesi, gli Estoni, i Lapponi, i Mordvini, i Meri, i Vopsi, i Voti e i Careli.

Fonte Etnopedia



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