Dopo il patetico siparietto tra Copasir e Corriere della sera su forza Russia e lobby putiniana, meno male che a spiegarci come funziona davvero il mondo c’ha pensato Stefano Feltri
“chi difende i “putiniani” non ha capito come funziona la propaganda nell’era social”, dice
lui invece ovviamente si
“È tutta colpa dei bot”
Feltri è riuscito addirittura a individuare uno dei questi finti profili. È un profilo coreano, che ha condiviso un articolo di Manlio Dinucci
zero like, zero retweet. Niente di niente. La morte assoluta
ciò nonostante secondo Feltri il successo della lobby dei putiniani, da Dinucci a Orsini, sarebbe tutto da attribuire a queste condivisioni fittizie
fossi in lui, ne parlerei con lo psicologo
quello che proprio a Feltri non gli va giù è che dopo essersi preso una laurea alla Bocconi, un master a Chicago, aver frequentato il gruppo Bildelberg, ed aver ricevuto 10 milioni sull’unghia da De Benedetti sulla fiducia per fondare un giornale tutto suo, sui social non se lo inxula nessuno
come dicono sempre i liberal quando prendono il due di picche, non può che essere tutta colpa di Putin
la colpa dei putiniani, dice, non è essere legati a Mosca, che non ci sono prove
ma semplicemente di dire alcune cose che piacciono a Mosca
come sostiene pure Rula Jebreal: “Putin a cosa mira, soprattutto a fare perdere la fiducia degli Italia nella democrazia, infatti: siamo schiavi della nato, siamo schiavi dell’Europa. Sta creando delegittimazione del governo italiano”, ha dichiarato durante la sua intervista fiume a La7
quindi, riassumendo, per essere della lobby putiniana basta:
1) pensare che siamo servi della NATO
2) pensare che siamo servi dell’Europa
3) delegittimare il governo Draghi
in sostanza, è la linea editoriale di Ottolina
ora, il problema, secondo Feltri, è che questi sospetti putiniani “sfornano best seller e sono contesi dalle tv”. Altro che maccartismo
ha ragione
il maccartismo è stata la variante americana del fascismo
Non lo diciamo noi, ma l’ex first lady americana Eleanor Roosevelt: «la più violenta ondata di fascismo che questo Paese abbia mai vissuto», diceva. Che inguaribile ottimista
nell’arco di 8 anni vennero arrestate sulla base esclusivamente delle loro opinioni alcune centinaia di persone. E i licenziamenti furono nell’ordine delle decine di migliaia
fino a quando nel 1954 le udienze del comitato del senato guidato da McCarthy non vennero trasmesse in TV. Era tutto troppo surreale anche per il pubblico statunitense
da allora il maccartismo ha cambiato pelle, ma non finalità
i governi occidentali hanno adottato la strategia della riduzione del danno: puoi dire cosa ti pare, fintanto che rimani una voce fuori dal coro utile solo a far vedere quanto è open la society occidentale, e magari farmi pure incassare qualche eurino in più di introiti pubblicitari
dalla strategia del controllo, si passa alla lotta per l’egemonia, e invece di impedirmi di esprimere le mie opinioni, si lavora a monte, per fare in modo che le mie opinioni corrispondano a quelle di chi detiene il potere politico e la proprietà dei mezzi di produzione del consenso
e quel pezzo limitato di controllo di cui proprio non si può fare a meno, rimane segreto
dopo la fine del maccartismo l’FBI ha continuato a spiare per decenni circa 350 accademici esclusivamente sulla base delle loro opinioni
tra il 1962 e il 1965 in Italia il SIFAR del generale De Lorenzo ha condotto un’attività capillare di dossieraggio sfociata nella redazione di circa 120 mila fascicoli su ogni tipo di dissidente politico
idem per l’ufficio affari riservati del ministero dell’interno diretto da Federico Umberto D’Amato, accusato dalla procura di Bologna di essere uno dei mandanti della strage alla stazione di Bologna
il problema è che ora che siamo nel bel mezzo di una triplice crisi sistemica: economica, geopolitica ed ecologica, i mezzi soft degli ultimi 50 anni potrebbero non essere più sufficienti, il maccartismo da sottotraccia si fa ogni giorno più esplicito, e le libertà che abbiamo dato per scontate fino ad ora vengono nuovamente messe in discussione
e sarà sempre peggio
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