LA PRIMA CREPA TRA I GUERRAFONDAI E' STATA MESSA. BRAVI ITALIANI!
DRAGHI E MASSA LUBRENSE
Primo: Draghi è caduto perché l'Italia e l’Europa non possono autodistruggersi. I partiti italiani e i media governativi non hanno il coraggio di dirlo, ma la causa principale di questa caduta è nella politica internazionale. Draghi era e rimane l’uomo di Biden in Europa. Fu lo stesso Biden a indicarlo come tale nel loro incontro alla Casa Bianca quando lo ringraziò di essere riuscito nell’impresa impossibile di saldare la Nato e l’Unione Europea in un corpo solo. Biden disse a Draghi: “Soltanto tu potevi riuscirci!”. Ma Biden è un “super-falco” - come ho documentato nel mio libro sull’Ucraina - e le sue politiche verso la Russia, a lungo andare, saranno la tomba dell’Europa.
Perché?
Perché la strategia di Biden si chiama “dissanguamento” e consiste nel prolungare la guerra in Ucraina il più possibile per dissanguare la Russia. Nessuna umanità da parte di Biden: gli ucraini sono il mezzo (dissanguamento della Russia) per raggiungere il fine (il crollo della Russia). A Biden interessa molto più abbattere la Russia che salvare la vita degli ucraini. L’Europa non può pensare di costruire un futuro stabile di contrapposizione frontale con la Russia. Non è nel suo interesse. Gli Stati Uniti non hanno voluto la guerra con la Corea del Nord e l’Europa non deve volerla con la Russia. I professori americani che non volevano la guerra con Kim Jong-Un erano forse filo-kimjonghiani? No, erano professori giunti alla conclusione che una guerra con la Corea del Nord non fosse nell'interesse americano.
Secondo: la caduta di Draghi rende più difficile il processo di sirianizzazione della guerra in Ucraina, di cui Draghi è stato un grande promotore. Non intendo dire che, senza Draghi, l’Unione Europea porrà fine alle politiche suicide della Nato ai confini con la Russia. Dico soltanto che qualcosa potrebbe migliorare. Gli Stati Uniti non hanno voluto la guerra con la Corea del Nord e l’Europa non deve volerla con la Russia.
Terzo: non lasciatevi ingannare dall’uso strategico delle parole. Quando i media governativi dicono che l’Italia deve essere “affidabile” sul piano internazionale, intendono dire che l’Italia deve fare in Ucraina ciò che Biden comanda. Questo è il significato di “affidabilità” per uno Stato satellite: cosa che l’Italia è diventata più che mai sotto il governo Draghi. I media governativi utilizzano "affidabile" al posto di “asservito”: il primo aggettivo è bello e il secondo è brutto quindi meglio il primo. Non potendo dire: “Dobbiamo inginocchiarci a Biden”, i media governativi nobilitano un’azione ignobile dicendo: “Dobbiamo essere affidabili!”.
Quarto: Draghi è stato ed è un perfetto uomo di guerra. Non ha mai fatto niente per la pace, a parte un finto piano respinto e disprezzato non soltanto dai russi, ma anche dagli ucraini, per distogliere l’attenzione degli italiani dall’invio di armi pesanti.
Quinto: la strategia di Draghi in Ucraina è completamente fallita. Draghi aveva assicurato che le armi italiane avrebbero aiutato gli ucraini a uccidere un sacco di russi spingendo Putin alla pace. Ridicolo: gli ucraini hanno ucciso tanti russi, ma la Russia non ha fatto altro che scatenarsi sempre più riducendo l’Ucraina a un cumulo di macerie.
Sesto: quanto a Massa Lubrense, attenti ai pregiudizi. Gli studenti napoletani hanno cuore e umanità. Certi supplenti non sono graditi in quegli universi morali.
P.S. I commenti a questo post sono possibili soltanto sulla pagina pubblica e non su quella privata, dove non consento i commenti per proteggere gli studenti dagli animali-incivili che, invece, per una mia scelta, sono liberi di imperversare sulla mia pagina pubblica.
Alessandro Orsini
Il banchiere Draghi si dimette. Adesso sono tutti variamente confusi e spaventati. Così come TUTTI sono RESPONSABILI delle scelte di questo governo. Per intenderci sanzioni ed invio armi, che sono quelle che provocheranno il disastro economico e sociale dell’Italia. Adesso cercheranno di fare in fretta, elezioni subito, per governare sempre LORO. Noi, e per noi intendo il progetto di far contare una Italia sovrana di chi vive del proprio lavoro, siamo pronti. Nelle istituzioni e nelle piazze. Con l’autunno che arriverà…
Marco Rizzo
"Al presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, è stata negata la possibilità di intervenire durante il 60° vertice dei presidenti del Mercosur che si tiene questa settimana. Zelensky aveva parlato con il presidente paraguaiano Mario Abdo per chiedere di poter intervenire al blocco commerciale sudamericano, composto dai governi di Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay."
Il capo della LPR Pasechnik ha accusato Google di promuovere il terrorismo e l'estremismo
Il capo della Repubblica popolare di Lugansk (LPR), Leonid Pasechnik, ha accusato la società statunitense Google di promuovere il terrorismo e l'estremismo a causa del numero crescente di "falsi e materiali estremisti".
Secondo Pasechnik, è in corso una guerra dell'informazione contro la repubblica e le risorse Internet dell'azienda nordamericana stanno diventando una delle piattaforme principali per tali azioni.
"Purtroppo Google sta diventando l'arma principale",
ha scritto Pasechnik sul suo canale Telegram
Corriere della Sera condannato alla rettifica
Il Tribunale di Milano, in accoglimento del ricorso d’urgenza presentato da Michele Santoro, assistito dagli avv.ti Lorenzo Borrè e Andrea Fiore, ha condannato Luciano Fontana, nella sua qualità di direttore del Corriere della Sera, a pubblicare, in riferimento all'articolo di Paolo Gramellini intitolato “La tv che russa”, apparso il 4 maggio 2022 in prima pagina del Corriere della Sera nella rubrica “Il Caffè”, la seguente rettifica:
“Leggo nell’articolo del Corriere della Sera pubblicato sulla prima pagina dell'edizione del 4 maggio 2022, a firma Massimo Gramellini, la seguente frase: «Dopo che Michele Santoro e il ministro Lavrov (uno dei due è russo, ma non ricordo quale) avevano descritto i media italiani come megafoni della propaganda Nato, mi sono accostato alle tv di Putin con tanta voglia di imparare». Forse una simile affermazione è considerata dal suo autore una battuta, che a me pare gratuita e priva di umorismo. Sull'invasione dell'Ucraina non solo ho assunto posizioni ben distinte e distanti da quelle del ministro Lavrov, ma le ho ben esposte in occasione dell’evento “Pace proibita”, che ha coinvolto più di 400.000 persone. In questa occasione nessuno ha giustificato l’intervento di Putin e si è parlato delle ragioni della Pace. Ma, a proposito di informazione libera e non schierata, il suo giornale ha ritenuto di non fare alcun accenno a quanto avvenuto al Teatro Ghione e in tutta Italia.
Cordialità Michele Santoro”
Ieri mi è capitato di ascoltare buona parte del dibattito parlamentare con le dichiarazioni prima del voto di fiducia.
Quello che colpiva nel succedersi degli interventi - incluso quello di "opposizione" di FdI - era il constante appello alla "RESPONSABILITA'".
La parola magica, la soluzione ricorrente, il fulcro nella retorica stantia di questi interventi era "responsabilità".
Ho sentito reiterati riferimenti alla "responsabilità" nei confronti della pandemia (su cui tutti si sono scambiati grandi medaglie reciproche).
Si sono sprecati riferimenti alla "responsabilità" rispetto alla guerra in Ucraina.
E naturalmente ritornava continuamente il refrain dell'appello alla "responsabilità" nei confronti del governo Draghi.
Già, la responsabilità.
Credo che oramai si possa trarre una conclusione sulla funzione assunta nel tempo da questa parola nella politica italiana.
"Responsabilità" è quella cosa cui si fa appello quando si vogliono tradire le promesse fatte agli elettori, cestinare i valori proclamati, fare un falò delle dichiarazioni solenni, mandare al macero i principi inflessibili.
La "responsabilità" è qui diventata un modo per poter dire, "So che avevo detto di fare X, ma capite, per "responsabilità" devo fare il suo opposto."
La "responsabilità" è diventata la scorciatoia a buon prezzo per ogni tradimento dell'onestà e della coerenza.
E così, è nel nome della "responsabilità" che, dopo aver sfiancato anche i buoi a colpi di proclami libertari e antidiscriminatori questi personaggi sono riusciti serenamente a mettere in piedi il più rigido e stupido sistema di discriminazione "sanitaria" al mondo (il celebre Green Pass).
E' così, nel nome della "responsabilità", che dopo aver partecipato come photo opportunity a tutte le marce pacifiste del globo questi personaggi hanno potuto, senza batter ciglio, mandare milionate di armi a un paese belligerante senza fare niente per favorire la pace, né prima né dopo lo scoppio della guerra.
(Ed è sempre nel nome della "responsabilità" che ora abbiamo tecnologia militare italiana in Ucraina, mentre mancano Canadair per spegnere gli incendi in Italia).
Ed è così, sempre nel nome della "responsabilità", che dopo essersi dichiarati in ogni sede, ogni giorno, "dalla parte dei lavoratori" e "difensori delle piccole imprese", questi personaggi hanno prima consegnato la popolazione italiana a sistemi di ricatto internazionale che l'hanno spolpata con l'"Austerity", poi l'hanno chiusa agli arresti domiciliari (con i ristori più esigui d'Europa), e infine la stanno impiccando sull'altare della "lealtà atlantica" distruggendo tutto ciò che resta della struttura lavorativa ed industriale del paese (per "aiutare l'Ucraina" stiamo distruggendo sia l'Italia che l'Ucraina).
A questo quadro mancano solo gli attestati di responsabilità degli Unni e delle cavallette.
Se questi sono i responsabili, ridateci i populisti.
La macchina propagandistica non è più in grado di tenere botta, rischiavano di essere sommersi dalle loro stesse menzogne.
MATTARELLA HA ACCETTATO LE DIMISSIONI DI DRAGHI. SI VOTERÀ AD OTTOBRE.
Il Presidente Mario Draghi ha appena rassegnato le sue dimissioni irrevocabili al Presidente Mattarella, il quale ha preso atto della decisione. Adesso deciderà il Quirinale i passi successivi verso le elezioni, che si potranno tenere già il 2 Ottobre.
Il sistema che governa l'Italia da trenta anni ha scelto alla fine la soluzione più logica nel proprio interesse: il male minore, ossia anticipare il voto il più possibile per minimizzare i danni che già hanno messo in preventivo. Quanto più tempo passa da qui alle elezioni, tanto più cresce il "rischio" (dal loro punto di vista) che nasca un nuovo soggetto politico in grado di sovvertire l'ordine esistente. In due mesi, invece, sarà difficile organizzare un blocco di opposizione realmente alternativo al panorama istituzionale attuale. E, in assenza di una vera novità, la maggioranza degli italiani finirà per turarsi il naso e votare "il meno peggio" o si asterrà massicciamente, come già è avvenuto in Francia. E alla fine verrà fuori un nuovo governo di larghe intese, affidato all'ennesimo tecnico. Per loro, tutto sommato, sarebbe una vittoria. Quando il tuo avversario non può vincere, hai già vinto.
Giubbe rosse
“Sono diventati completamente matti. 'Risparmia acqua, elettricità'.
Beh, questa è una stronzata. Hanno commesso degli errori e ora non sanno cosa fare, cercano i colpevoli”.
Il presidente della Russia ha commentato una guida fotografica per i cittadini europei, in cui sono invitati a lavare solo quattro parti del corpo per "infastidire Putin".
Tramite il Canale Donbass Italia.
Secondo le agenzie di stampa ucraine UNN e UP, Zelensky ha revocato la cittadinanza all'oligarca Igor Kolomoisky, al politico Vadim Rabinovich e all'uomo d'affari Gennady Korban.
I media ucraini fanno riferimento a fonti dell'ufficio del presidente dell'Ucraina e sottolineano che Zelensky lo ha fatto con un "decreto segreto".
La notizia è stata ripresa da RT, Ria Novosti e Izvestia, ed al momento non ci sono smentite da parte dell'ufficio presidenziale.
La notizia sarebbe clamorosa in quanto l'oligarca kolomoisky è il proprietario del canale 1+1, dove esordì il comico Zelensky, è il finanziatore dei battaglioni nazisti (in particolare Azov), nonchè il produttore della serie TV "servitore del popolo" da dove è partita la carriera politica di Zelensky.
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