sabato 25 giugno 2022

La fine del dollaro





La fine del dollaro

Pare che i BRICS (acronimo di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) siano intenzionati a costruire una moneta transnazionale che quindi possa essere utilizzata nel commercio internazionale.
Si andrebbe a sostituire al dollaro che oggi monopolizza questo mercato.
Qualora dovesse davvero nascere questa moneta ricordiamo che avrebbe il sostegno di economie in grande espansione e che questi cinque Paesi rappresentano il 40% della popolazione mondiale.

venerdì 24 giugno 2022

lunedì 20 giugno 2022

La Corte suprema serba processerà la NATO per le bombe “umanitarie” del 1999

 



La Corte suprema di Belgrado ha deciso di portare a processo la Nato per le bombe “umanitarie” all’uranio impoverito lanciate contro la ex Jugoslavia nel 1999, nell’ambito dell’operazione Allied Force. La causa è stata formalmente presentata nel 2021 da un ex militare dell’esercito jugoslavo, affetto da gravi patologie tumorali simili a quelle di molti altri suoi ex colleghi serbi e italiani ed imputabili, secondo lui e il suo legale, alle conseguenze delle bombe all’uranio impoverito. Alla sua denuncia si sono aggiunte quelle di oltre 3 mila civili serbi, che chiedono giustizia non solo per i danni materiali causati da quell’operazione ma anche per le conseguenze sulla propria salute. L’Alleanza ha cercato di appellarsi all’immunità giurisdizionale, ma venerdì 3 giugno sono state depositate a Belgrado le istanze per annientare il tentativo della Nato di sottrarsi al processo.

NATO a processo

Danzare tra Puglia e Albania




 Puglia – Albania, Joint for Future

Progetto “3C - Cross-border exchange for the development of Cultural and Creative Industries”, finanziato dal Programma Interreg Italia-Albania-Montenegro
Progetto per la realizzazione di un laboratorio di danza, movimento creativo ed espressione corporea per amatori, professionisti, studenti di danza a Tirana (Albania)
È stato un onore per me conoscere questi ragazzi ed insegnare loro ciò che fino ad ora mi ha influenzato artisticamente.
Gli alunni dell’Università della Arti di Tirana @_uart_ sono dei veri talenti !!
Ringrazio @resextensadancecompany per avermi dato quest’opportunità, @teatropubblicopugliese e la Regione Puglia, tutti i miei compagni di viaggio, i professori e gli allievi dell’Università!
Cassandra Bianco

I CROATI DISPERATI CON L'EURO




Potrebbe essere la mazzata finale in una economia già al collasso 

Per ora niente area Schengen




La Croazia nell'Euro

La stazione dei bus più triste della Croazia

La Croazia ama la Russia

Tesla sugli euro croati? Vučić: «Era serbo, non lo nascose mai»




domenica 19 giugno 2022

Ucraina: Parlamento Kiev vieta libri e musica russi





 LE VERE DEMOCRAZIE: i giornalisti alla Parenzo (abituato alla democrazia israeliana che bombarda e occupa territori non suoi e spara alle giornaliste senza che nessuno protesti troppo) ci hanno sfraganato gli zebedei da quando è iniziata l’operazione speciale russa (lo scrivo apposta così qualcuno si incaxxa perché non la chiamo guerra) proclamando che in Ucraina c’è un regime democratico come quelli occidentali mentre la Russia di Putin è come la Germania di Hitler. Ora però si legge che la democratica Kiev dopo aver già da anni proibito di parlare russo e di festeggiare il primo maggio ai sui cittadini russofoni, oggi vieta, in stile talebano, la diffusione e la lettura della musica e dei libri russi. Aggiungo a questa iniziativa democratica la notizia certificata Copasir che in Ucraina i giornalisti dissidenti scomparsi sotto i governi democratici (anche quello di Zelensky) sono circa una quarantina (contestavano la cifra di 80 segnalata da un “putiniano “della liberale lista di proscrizione del Corriere). Questa è la democrazia kantiana che la NATO difende? Questi i famosi valori occidentali? Se ve piace così…

Ucraina: Parlamento Kiev vieta libri e musica russi

Ci ricorda qualcosa... 

Croazia: la distruzione dei libri negli anni '90

Mile Novakovic ha vinto la sua causa.. anche se troppo tardi




 Il prof. Novakovic' ha vinto la sua causa a Strasburgo contro il governo croato, poichè la Corte dei diritti dell'uomo ha ritenuto ingiusto il suo licenziamento. La sua unica colpa era quella di pronunciare con un accento serbo alcune parole croate.

Ecco perchè fanno ridere i croati appartenenti alla comunità di Milano che insistono a considerare i serbi del passato croati, poichè adesso alcuni territori sono sotto la nazione croata.

Buffoni ! 




Milano. Monumento al dalmata serbo Boskovic'

Ucraina: Parlamento Kiev vieta libri e musica russi

Croazia: la distruzione dei libri negli anni '90





Condannato Matvejevic per una opinione

Dubravka Ugrešić: una Croazia sul modello fascista

Minacce a Giacomo Scotti

Il giornalista e scrittore Giacomo Scotti minacciato di morte

I fascisti croati minacciano di morte lo scrittore Giacomo Scotti

Ustascia state lontano da Giacomo Scotti!

Minacce di morte allo storico che denuncia i crimini croati

Denunciò i crimini croati, teme per la vita

Spaventosa antidemocrazia in Croazia

A Dubrovnik vivevano i serbi, non i croati

Letteratura croata. Una storia falsificata

Croati pigliatutto

Lineamenti di un genocidio culturale

La Croazia scippa personaggi storici italiani

Nikola Tesla era serbo

Minacce di morte a Drago Hedl



Ancora un articolo che riferisce di cose importanti e gravi, ma partendo da una premessa fondamentale del tutto sbagliata.

Il fatto che "la Croazia sorta dopo la dissoluzione della Jugoslavia ha introdotto l’antifascismo nella sua Costituzione come uno dei principi fondanti dello stato" è irrilevante e depistante. La Croazia contemporanea come Stato indipendente nasce dalla secessione su base etnica dandosi una Costituzione (1990) che rompe con la tradizione jugoslavista, antifascista e multinazionale, proclamandosi "Stato nazionale dei croati" e negando all'ampia componente serba lo status di popolo costitutivo. Da ciò la reazione armata dei serbi di Krajine e Slavonia. Negli anni successivi le sue forze armate, con l'appoggio logistico e diplomatico dei paesi NATO, procedono alla pulizia etnica del proprio territorio.
Contemporaneamente, la Croazia introduce tutto un apparato simbolico di derivazione ustascia, a partire dalla reintroduzione della moneta dell'epoca nazifascista (kuna), e pratica le demolizioni e cancellazioni di cui parla l'articolo.
Proprio in virtù, e non a dispetto, di tale repulisti neofascista e antiserbo, la Croazia viene accolta subito a braccia aperte nella UE.
"Il Domani", ultimo arrivato nell'allineatissimo sistema dei media nostrani, è in ritardo di circa 30 anni nella denuncia di certi fatti, e non ne chiarisce le radici profonde.
In Croazia si abbattono le statue per rimuovere il passato antifascista (Azra Nuhefendic, 2 gennaio 2022)


Riassumendo i punti che tratta il seguente video. L’idea di una Jugoslavia è nata a Zagabria e prima della riforma di Vuk Karadžić i croati non avevano una propria lingua letteraria; se non era per l’esercito serbo sia la Slovenia che la Croazia non esisterebbero. I Serbi per creare lo stato jugoslavo hanno perso più di un milione di vite e la Serbia è entrata nella Jugoslavia comprendendo Macedonia, Vojvodina, Kosovo e Montenegro, invece sloveni e croati sono entrati con lo stato di sloveni croati e serbi che nessuno al mondo riconosceva. Poi va a spiegare tutti i punti sopra, entrando nel dettaglio.


Onore e gloria a queste persone: ...Ci opponemmo alle violazioni dei diritti umani commesse dalle istituzioni statali, ma anche alle violazioni dei diritti dei cittadini di nazionalità serba che avevano deciso di rimanere a Osijek, cercando di scongiurare i tentativi di cacciare queste persone dalle loro case.

951 processi contro giornalisti, richieste di risarcimento danni per 10,3 milioni di euro. Numeri che testimoniano come il mondo dei media in Croazia sia sotto pressione. Ne abbiamo parlato con Vanja Jurić, avvocatessa specializzata in libertà di espressione

La città di Mostar dal 1992 ad oggi è contesa tra i cattolici erzegovesi – i più fanatici tra i nazionalisti croati, quelli che si sono inventati le apparizioni a Medjugorije (che è a pochi chilometri) e che hanno ucciso Luchetta, Ota e D'Angelo, tanto per intenderci – ed i reazionari musulmani. Probabilmente le due fazioni si alternano negli attacchi vandalici contro il Cimitero partigiano.

Marijan Ravlić, imprenditore croato ingannato da due vescovi, ha attivato un’insolita protesta: sta girando in auto per la Croazia orientale con manifesti giganti recanti l’immagine del Papa e il messaggio: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno!”




GLI ITALIANI VOGLIONO GAZPROM




 Ma queste perle di ottimismo gliele consiglia Nathalie Tocci all'ENI? Stanotte black out fino alle 7 nel mio condominio, andra' tutto bene. Si fanno 10 piani a piedi, senza neppure un ventilatore non si dorme, il contenuto dei freezer finisce in discarica, si legge a lume di candele, e chi ha le piastre elettriche non puo' neppure farsi il caffe'. Pero' vuoi mettere questi piccoli sacrifici con la soddisfazione di poter inviare armi all'Ucraina con le quali sterminare civili nel Donbass?

Laura Ruggeri.




giovedì 16 giugno 2022

Cosa riescono a fare i nazionalisti croati !




La città di Mostar dal 1992 ad oggi è contesa tra i cattolici erzegovesi – i più fanatici tra i nazionalisti croati, quelli che si sono inventati le apparizioni a Medjugorije (che è a pochi chilometri) e che hanno ucciso Luchetta, Ota e D'Angelo, tanto per intenderci – ed i reazionari musulmani. Probabilmente le due fazioni fasciste si alternano negli attacchi vandalici contro il Cimitero partigiano.

Tutte le 650 lapidi nel cimitero commemorativo dei Partigiani a Mostar, in Bosnia ed Erzegovina, sono state distrutte dai soliti ignoti fascisti.
Si tratta dell'ennesimo episodio di vandalismo contro quel cimitero monumentale, edificato durante il periodo socialista e jugoslavo, uno dei capolavori del grande architetto Bogdan Bogdanović. Le lapidi erano state ripristinate un paio di volte, ma adesso il danno appare senza precedenti.
C'è da augurarsi che le organizzazioni dell'antifascismo europeo-occidentale, che in tutti questi anni hanno distolto lo sguardo dalla distruzione dei memoriali della Resistenza jugoslava in Bosnia come in Croazia, stavolta si facciano parte attiva nella sensibilizzazione e ricostruzione.




Non ci sono ancora indagati, ma la matrice è quella di un attacco fascista, premeditato e ben organizzato. Sbriciolare 600 lapidi richiede forza fisica, tempo e un lavoro di squadra. Non si possono ancora fare speculazioni, ma è verosimile che il riferimento ideologico di chi ha devastato il cimitero sia lo stato fantoccio che dal 1941 al 1945 occupò la Croazia e la Bosnia-Erzegovina, collaborò col nazifascismo e si macchiò di crimini contro l’umanità. Una storia, quella degli ustascia, in parte riabilitata con le guerre degli anni Novanta e che nella Mostar divisa tra croati e bosgnacchi rappresenta un elemento ideologico identificativo.
Gli atti vandalici contro il “Partiza” – come i mostarini chiamano il cimitero partigiano – non sono una novità. Eppure, nemmeno durante l’ultima guerra subì simili danneggiamenti. Quanto accaduto è il frutto di un contesto in cui la politica negli anni ha lavorato alla riabilitazione di episodi e personaggi storici del periodo fascista. “Generazioni di giovani croati sono state cresciute in un ambiente dove i collaboratori nazisti venivano onorati”, denuncia l’attivista Samir Beharic, che aggiunge: “In alcune parti di Mostar, le strade sono dedicate ai responsabili dei massacri contro gli ebrei bosniaci”.
Tratto da East journal











lunedì 13 giugno 2022

GIORGIO BIANCHI IN UMBRIA




 A Maggio in Umbria ci eravamo lasciati con la promessa di incontrarci di nuovo in estate.

Ci siamo.
L'incontro, organizzato dalla cellula italiana dei propagandisti del Cremlino (lo dico per la signora Sarzanini nel caso volesse fare un altro scooppone) si terrà il 9 e il 10 luglio, in Toscana. Sarà una due giorni di parole, musica, teatro, cabaret, arte e propaganda filorussa finanziata da Putin in persona con i soldi rubati dai militari russi nelle case di Mariupol,
La lista degli ospiti e il programma come sempre sono a sorpresa.
I posti sono limitati per ragioni di capienza, pertanto invito chi fosse veramente interessato a prenotarsi in anticipo, purtroppo non potremo soddisfare tutte le richieste.



martedì 7 giugno 2022

lunedì 6 giugno 2022

MITICI GIORGIO BIANCHI E MANLIO DINUCCI

 I NOSTRI PARTIGIANI IN TEMPO DI NAZISMO 



Byoblu ha organizzato un dibattito al quale hanno preso parte la vicedirettrice del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini, autrice del pezzo (insieme a Monica Guazzoni), il fotoreporter Giorgio Bianchi e il giornalista Manlio Dinucci.

Dinucci e Bianchi, tra i personaggi nel mirino dell’articolo, chiedono le prove delle accuse, specificando quali siano le presunte fake news sulla guerra pubblicate da loro. Fiorenza Sarzanini continua a rispondere di aver preso le informazioni da un rapporto del Copasir secondo il quale vi sarebbe una rete di disinformatori a favore della Russia.




MACCHINA DI PROPAGANDA PRO PUTIN O…MACCHINA DEL FANGO?




La propaganda si combatte solo attraverso un’informazione accurata, onesta, libera e indipendente. La chiusura degli organi di propaganda russaSputnik e Russia Today, è stato un errore, come lo sono le liste degli ipotetici nemici interni. La libertà di stampa e opinione è un diritto, sempre. Se davvero crediamo nella forza della nostra democrazia, allora dobbiamo combattere la propaganda attraverso un’informazione di qualità, credibile e autorevole. Ma – a vedere da quello che viene pubblicato sui nostri giornali – siamo molto lontani da questo obiettivo. Più facile quindi censurare, trincerarsi, indossare l’elmetto e sparare ad alzo zero.

Contro le liste di proscrizione dei “filoputiniani”

Sono già partite le prime querele 




La vicenda della lista di proscrizione pubblicata dal Corriere della Serva assume contorni piu' chiari. Se il Copasir nega di averla stilata, e le giornaliste affermano di averla ricevuta, allora la lista e' stata preparata altrove, probabilmente da una "società" di consulenza" legata all'intelligence della NATO, Non e' casuale che in Italia sia operativa una sua cellula dal 2018 con la missione di combattere la "disinformazione" russa.













GENTILISSIMA NATO, TUTTI GLI ESCLUSI DALLA TUA LISTA SONO DELUSI DAL TUO SQUALLIDO OPERATO. PROVVEDEREMO NOI A INVIARTI LA LISTA COMPLETA DEGLI ANTI NAZISTI ITALIANI DATA LA TUA INCOMPETENZA 

LA SERBIA E' ORGOGLIOSA DI NON ESSERE ANTI RUSSA





 "La Serbia è orgogliosa di non far parte dell'isteria anti-russa e quei paesi che vi hanno aderito se ne vergogneranno".

Il ministero dell'Interno serbo ha affermato che gli stati che hanno impedito a Lavrov di visitare Belgrado sognano la sconfitta della Russia e non vogliono la pace.
“Sono profondamente dispiaciuto per l'impossibilità della visita del grande e fidato amico della Serbia, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Un mondo in cui i diplomatici non possono combattere per la pace sta diventando un mondo senza pace", ha affermato il capo del dipartimento, Alexander Vulin.
Lo stesso Lavrov aveva precedentemente richiamato la decisione di Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro di chiudere lo spazio aereo per i suoi aerei privando uno Stato sovrano del diritto di perseguire la politica estera.
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Campo Bondsteel, la differenza tra il Kosovo e il Donbass

  en.wikipedia.org/wiki/Camp_Bondsteel