martedì 7 giugno 2022

Alla faccia dell'Occidente libero e democratico!

 



STESSA REGIA [segue tour del Copasir per ricevere ulteriori istruzioni, a quanto pare è saltata la cinghia di distribuzione col Corriere].

Liste di proscrizione in Italia, Romania, Bulgaria, Germania...e ora giunge questa notizia dalla Norvegia. Il capo dell'organizzazione politica People's Diplomats of Norway, Hendrik Weber, è stato espulso e sua moglie è stata licenziata per il suo sostegno all'indipendenza della DPR e della LPR, ha detto lo stesso politico ai giornalisti il 6 giugno.
Weber ha dichiarato: “Sono stato espulso dal mio partito per aver sostenuto la decisione di Putin di riconoscere le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Mia moglie ha perso il lavoro a causa delle mie azioni. Come si puo' chiamarlo un Occidente libero e democratico?”
Laura Ruggeri.








Lungo botta e risposta stasera a Otto e mezzo con Marco Travaglio che travolge Beppe Severgnini sull'articolo del Corriere sui "putiniani": "Questa roba qua ricorda le schedature di Pio Pompa nel Sismi. Oggi si schedano quelli contrari al governo. Non esiste il reato di putinismo! [...] Se mi gira posso essere filo Kim Jong-un!"
Da Canale de La Fionda.






Per mancanza di tempo mi dispiace non poter rispondere a tutti coloro che mi inviano domande via email e messenger. Credo sia sufficiente leggere i miei articoli per rendersi conto dei temi che tratto. Se il Corriere, il Copasir o qualche societa' di analisi legata alla NATO riesce a ravvisare fake news o disinformazione nei miei articoli, li ringrazio preventivamente e sono pronta a pubblicare delle rettifiche, a differenza di quanto fanno i media mainstream. I miei articoli sono il prodotto di indagini open source, vale a dire le fonti sono accessibili online, anche se ora alcune di esse non lo sono piu' per chi vive in Italia a causa della censura dei media russi. Se l'accusa che mi si muove e' di scrivere per Strategic Culture, faccio notare che questa testata ha ripubblicato due articoli con la mia autorizzazione, gli altri sono stati pubblicati o ripubblicati da testate cinesi, canadesi, australiane, americane, italiane, a volte senza che io lo sapessi o avessi dato l'autorizzazione. Ma va bene cosi', significa che sono stati letti da un pubblico piu' esteso dei 263 followers che ad oggi ho sulla piattaforma Medium. Quanti followers bisogna avere per essere definiti "influencers di Putin"?
Laura Ruggeri






Dalla guerra in Ucraina al ruolo dell’Italia  e della NATO fino alle liste di proscrizione dei presunti “putiniani d’Italia” pubblicate sui quotidiani. Francesco Borgonovo torna con “1984”, l’esclusivo talk di Byoblu.

Tanti gli argomenti di questa seconda puntata speciale dal titolo “la guerra è pace” che tratteremo insieme ai giornalisti Fulvio Scaglione e Daniele Dell’Orco, il generale Marco Bertolini, lo scrittore Luca Ciarrocca, la corrispondente dal Libano Chiara Clausi e la psicologa e scrittrice Sara Reginella.

Vi hanno detto che la guerra è pace. Vi hanno raccontato che la propaganda è solo da una parte. Vi hanno imposto un pensiero unico. Anche questa volta noi vi faremo sentire tutte le voci. Senza censure e senza imposizioni.

Questa è anche la guerra di chi vi spiega come salvare il Paese mentre lo fa andare a rotoli e vi dice come proteggere la democrazia mentre la sta affossando. Un viaggio tra le bugie di chi ha la verità sempre in tasca insieme al giornalista Mario Giordano che ci racconta chi sono davvero i “Tromboni”. Guarda la seconda puntata di “1984”, solo su Byoblu




GUERRA PER PROCURA. "Zelensky è ostaggio dei neonazisti in Ucraina ed è eterodiretto da Usa e GB. Gli oltranzisti interni non sono disposti a cedere perché altrimenti dovrebbero pagare per otto anni di malefatte. Washington e Londra, invece, vogliono chiaramente la guerra e spingono gli ucraini al massacro, nonostante l'esito del conflitto sia segnato".




Ogni giorno dell'operazione militare speciale porta nuove prove di crimini di guerra da parte delle formazioni armate ucraine.

Negli ultimi giorni, i bombardamenti delle forze armate ucraine nel Donbas hanno ucciso più di dieci civili e ne hanno feriti diverse decine.
A Donetsk sono stati danneggiati un asilo e una palestra, mentre a Horlivka sono stati danneggiati una scuola sportiva, un asilo e una chiesa. Gli scioperi sono stati effettuati a Makiivka e Yasynuvata.
Durante la ritirata, i militari dell'AFU hanno dato fuoco a un eremo di legno di Tutti i Santi. Il bombardamento dell'area è stato effettuato proprio per impedire ai monaci di spegnerlo.
I nazionalisti ucraini continuano a piazzare postazioni di tiro in edifici residenziali, scuole, scuole di musica e asili nelle città e in altri insediamenti, utilizzando la popolazione come scudi umani.
Tutti questi crimini di guerra sono stati registrati. Saranno indagati a fondo. I responsabili riceveranno la punizione che meritano.





“Entri, hai la maglietta in testa, non vedi niente. Un colpo sotto il ginocchio: cadi, senti un getto d'acqua su di te. Una molletta è fissata alla gamba e il secondo filo viene spinto nei genitali.
La nostra corrispondente Margarita Zvereva ha parlato con uno di quelli che si trovavano nella prigione di tortura dell'aeroporto di Mariupol, conosciuta come la "Biblioteca" e creata dai nazionalisti di "Azov".
L'uomo ha anche detto che coloro che sono stati torturati nella "Biblioteca" sono stati chiamati "libri". Tra loro c'erano non solo personale militare, ma anche civili, comprese le donne.
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L'EURODEPUTATO CROATO MISLAV KOLAKUŠIĆ LA TOCCA PIANO:
"La politica estera, di difesa e di sicurezza dell'UE oggi può essere descritta in una sola frase. L'Unione europea è diventata il 51° stato federale degli Stati Uniti ma senza diritto di voto".

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Dal nostro inviato in Macedonia: Rodolfo