venerdì 28 maggio 2021

L' IPOCRISIA DEL 31 MAGGIO

 



Il 31 maggio 1999, due gravi errori della NATO causarono il decesso di 20 persone in un ospedale a Surdulica e nel bombardamento di Novi Prazar morirono 23 morti civili.

Vi sono pagine balcaniche in italiano che non fanno menzione dei bombardamenti NATO e quando ne parlano nei loro convegni è per appoggiarlo, ma si schierano il 31 maggio in difesa dei diritti civili calpestati a Prijedor.

Quale credibilità possono avere? Quale politica c'è dietro far vedere sempre solo metà guerra, quella che fa comodo? Non è propaganda questa? A chi giova far passare per vittime i carnefici?

Il 30 maggio 1992 ci furono i primi scontri a fuoco tra le forze serbo-bosniache e bosgnacche e ci furono le prime vittime serbe 

Fikret Abdic' combattè con le sue forze musulmane nella Zapadna Bosna al fianco dell'Armata Jugoslava contro le forze secessioniste di Izetbegovic

La situazione in Bosnia

Noi non dimentichiamo

La tesi di Rubino


Oggi ricorrono 29 anni dalla morte di 12 bambini nel Centro Clinico #BanjaLuka. Dal 22 maggio al 19 giugno 1992, 12 bambini sono morti nell'ospedale di Banja Luka a causa della mancanza di ossigeno. L'ossigeno non poteva essere consegnato via terra a causa del blocco del corridoio tra Banja Luka e Serbia da parte delle forze croate e musulmane, e nemmeno via aerea a causa della decisione del Consiglio di sicurezza dell'ONU di imporre sanzioni e vietare tutti i voli dalla Serbia .. La scultura ′′ Vita ′′ nel centro di Banja Luka è stata posta in memoria dei 12 piccoli, ma anche come ricordo e memoriale a tutti i bambini morti durante la guerra.






martedì 25 maggio 2021

STRAGE A TUZLA




BELGRADO - Il tribunale per i crimini di guerra di Belgrado ha condannato oggi a 12 anni di reclusione Ilija Jurisic (66 anni), un bosniaco responsabile di un attacco a una colonna di soldati jugoslavi nel 1992 a Tuzla (nordest della Bosnia), durante la guerra di Bosnia, che provocò la morte di cinquanta militari e il ferimento di altre decine di soldati.

I giudici hanno stabilito che Jurisic diede l'ordine il 15 maggio 1992 di attaccare a Tuzla una colonna di veicoli dell'Esercito popolare jugoslavo (Jna), che si stava ritirando dalla Bosnia in seguito a un accordo di cessate il fuoco con le autorità bosniache. Jurisic all'epoca era un alto responsabile del ministero dell'interno bosniaco e membro del gabinetto di crisi della città di Tuzla.

Jurisic era stato arrestato nel maggio 2007 all'aeroporto di Belgrado mentre si accingeva a partire la Germania. Il processo a suo carico si era aperto il 22 febbraio 2008. Il portavoce della procura serba per i crimini di guerra, Bruno Vekaric, ha espresso soddisfazione per la sentenza di condanna, che ha definito un giusto riconoscimento alle vittime e ai loro familiari.

12 anni ad un bosniaco per la strage di Tuzla

Tuzla - 15.5.92 - Brcanska malta (Tuzlanska kolona, 2 sata snimka)

Strage della Via Dobrovoljacka


martedì 18 maggio 2021

Il presidente ceco Zeman si scusa per raid Nato del 1999

 




(ANSA) - BELGRADO, 18 MAG - Il presidente ceco Milos Zeman si è scusato e ha chiesto perdono per la partecipazione del suo Paese ai bombardamenti Nato contro la Serbia nella primavera 1999 durante la guerra del Kosovo. "I bombardamenti Nato furono un errore e chiedo per questo perdono al popolo serbo", ha detto Zeman al termine di un colloquio oggi a Praga con il presidente serbo Aleksandar Vucic citato dai media a Belgrado. Parole queste molto apprezzare da Vucic. La Serbia, ha affermato, non dimenticherà mai le parole del presidente Zeman, e il popolo serbo gli sarà eternamente grato poiché quanto da lui detto sui bombardamenti Nato non lo ha detto finora nessun altro. Per questo, ha aggiunto, per le sue parole il presidente Zeman è entrato nella storia della Serbia. E' stato il primo presidente a scusarsi per i bombardamenti, anche se - ha osservato Vucic - non sarà l'ultimo. Prima del colloquio, i due presidenti si erano scambiati reciproche onorificenze. Vucic è in visita oggi e domani a Praga con l'obiettivo di rafforzare la collaborazione e l'interscambio bilaterale e favorire ulteriori investimenti della Repubblica ceca in Serbia.

Chiedo perdono alla Serbia

In serbo per la NATO tanti processi

Massimo D'Alema: fu un errore bombardare Belgrado

mercoledì 12 maggio 2021

BIKING WITH THE WOLF





Amici.. una favola così bella non si era mai vista prima! 

Ringraziamo tutte le persone che hanno donato e collaborato e in particolare: Olgica Andric che si è occupata di tutti i collegamenti e le traduzioni, Nicolò Williger e Nicola che hanno supportato Wolf passo passo. Ce ne fossero tante persone come voi!!!! 

Wolfango Poggi sei tutti noi ! 


Da Firenze a Belgrado in bicicletta per i bambini della Serbia

Wolfango Poggi, da Firenze a Belgrado in bici

La pagina Face book

Srce Italijana Volfanga kuca za decu iz Srbije!

Ambasciata d'Italia a Belgrado

Biking with the Wolf

Il post di Ivan Jokanovic






 







giovedì 6 maggio 2021

SAN GIORGIO




Oggi è la festa più felice e più antica del popolo Rom della ex Jugoslavia Ederlezi / Đurđevdan.

Auguriamo a tutte le donne, agli uomini e ai bambini una felice e gioiosa Ederlezi
Sarcine Romnjaće em Romese mangaja bahtalo em sastipno prazniko Erdelezi / Đurđevdan! Il giorno di San Giorgio è il più antico e felice giorno di festa per Il nostro popolo.
È una festa celebrata dai Rom indipendentemente dal fatto che siano cristiani ortodossi o cattolici o membri di fede islamica. È una festa che celebra l’arrivo della primavera. Per i Rom in quanto eravamo un popolo viaggiatore, la fine della neve e dell’inverno, l’inizio della primavera e il clima più mite, il tempo del fiorire della natura, la crescita dell’erba per i loro cavalli è stato il periodo più importante e più felice dell’anno. E questa antica e più importante vacanza Rom Erdelezi, con l’arrivo dei Rom nei Balcani tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, trovò il suo posto e sopravvisse in simbiosi con la celebrazione della grande festa cristiana del giorno di San Giorgio. Poiché questa festa, secondo il calendario giuliano ortodosso, viene celebrata il 6 maggio, che è il momento in cui la primavera arriva nei Balcani e il periodo di neve e freddo finisce,
Nella malattia e nella salute, nella pace e nella guerra, nella ricchezza e nella povertà, il popolo Rom non ha mai abbandonato la sua antica tradizione di commemorare la famiglia, il loro santo. Insieme all’icona, la torta della festa, il vino, la koljiva e la candela, quasi ogni famiglia celebra il suo santo, ricordando i propri antenati. Passato di generazione in generazione, oggi ederlezi è il fondamento dell’origine e dell’identità, che da anni conserva la tradizione e la cultura Rom.
Le case sono decorate con fiori e ramoscelli arruffati per dare il benvenuto alla primavera. I riti includono il nuoto nell'acqua con i fiori. Viene solitamente mangiato l ‘ agnello per venerare il sacro e si balla sempre accompagnati da musica tradizionale che nella nostra cultura non deve mai mai mancare.
Molte delle tradizioni di ederlezi derivano dalla tradizione comune di altri popoli del Hidirellez indica la rinascita della natura e il ritorno della primavercon il nome Hidirellez significa la rinascita della natura e il ritorno della primavera
Il giorno prima, il 5 maggio, si dipingono le uova e si preparano le torte: baklava, tulumbe e altri dolci, e la mattina del 6 maggio si fa il bagno nell'acqua in cui vengono poste uova dipinte, salice e fiori, e l'uovo dovrebbe essere “rosso come i bambini sarebbero sani e prosperosi”

domenica 2 maggio 2021

Più grande di me




Ottima mostra al Museo nazionale delle arti del XXI secolo 

A cura di Zdenka Badovinac e Giulia Ferracci: Voci eroiche dalla Ex Jugoslavia 


Voci eroiche dalla ex Jugoslavia

sabato 1 maggio 2021

I vincitori del concorso "G. Torre" edizione 2020




In data 1° marzo 2021 si è riunita per via telefonica la giuria dell’edizione 2020 del premio "Giuseppe Torre" per saggi di analisi critica del Tribunale penale internazionale sull’ex Jugoslavia.

I tre membri della giuria, Jeannie Toschi Marazzani Visconti, Ugo Villani e Ugo Giannangeli, dopo attenta disamina dei sei saggi pervenuti e un approfondito confronto di opinioni, sono giunti a una conclusione unanime. I saggi sono stati ritenuti generalmente di ottimo livello, ma tre su cinque sono stati giudicati più conformi ai criteri di valutazione indicati nel bando.

La giuria ha pertanto deciso di conferire il primo premio al saggio di George Szamuely "Securing Desired Outcomes: The Political Mission of the ICTY" e il secondo premio, ex aequo, ai saggi di George Andrew Wilcoxson "A Critical Look at the ICTY – The Tribunal’s Origin and Behavioure di Jonathan Rooper, in rappresentanza del collettivo BCRT (The Balkan Conflicts Research Team), "Truth and Justice – the American Way. How the ICTY distorted History and Perverted Justice".

Il saggio di Szamuely è quello che più ha approfondito le distorsioni giuridiche, sino a vere e proprie aberrazioni, nell’operato del Tribunale. Solo a titolo esemplificativo: la protezione di testi palesemente mendaci, l’uso di testimonianze anonime o “de relato”, l’estrema dilatazione del concorso nel reato, la sostanziale inversione dell’onere della prova, il cambio delle norme in corso d’opera, l’azzeramento del diritto di difesa.

Netta e ben motivata la critica anche nei confronti dell’origine del Tribunale e della sua funzione politica e non giuridica: nasce su iniziativa, peraltro priva di basi giuridiche adeguate, del Consiglio di Sicurezza dell’Onu ma da subito si rivela strumento della Nato, degli USA e degli interessi occidentali nell’area.


I vincitori del concorso "G. Torre" edizione 2020

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