mercoledì 31 maggio 2023

PARTE LA MACCHINA DEL FANGO SERBIA-KOSOVO

 




PARTE LA MACCHINA DEL FANGO SERBIA-KOSOVO ▷ BORGONOVO: "FOSSI SERBO MI RISENTIREI DI QUESTO TITOLO"


Per la prima volta non siamo d'accordo col signore serbo 


Sarajevo 1993, pace e morte: la drammatica storia di Moreno Locatelli

 




Nel 1983 Alija Izetbegović fu processato con l’accusa di fondamentalismo per la Dichiarazione islamica, un testo scritto dieci anni prima in cui si leggevano frasi come queste: “Non ci può essere pace o coesistenza fra la fede dell’Islam e la fede e le istituzioni non islamiche”. Finì in prigione insieme a Celo due. Durante l’assedio, per i media occidentali Izetbegovic, presidente della Bosnia, rappresentò il leader moderato, fautore di una Repubblica di “cittadini” al di là delle distinzioni etnico-culturali. “Un pessimo politico – commenta Bocchi - senza alcuna legittimazione popolare, alle elezioni era arrivato secondo, e soltanto perché il vincitore non aveva accettato la carica si ritrovò presidente”. Il suo potere militare poggiava anche sulle brigate criminali di uomini come Caco, controllate dal figlio Bakir Izetbegovic, ministro ombra dell’Interno.

Sarajevo 1993, pace e morte: la drammatica storia di Moreno Locatelli -


martedì 30 maggio 2023

ALIJA IZETBEGOVIC ANNULLA L'ACCORDO CON MILOSEVIC





 Era la mano destra di Alija Izetbegovic, intellettuale Musulmano Bosniaco. Però spiega in modo dettagliato come Milosevic non voleva la guerra e che aveva proposto un accordo pacifico con i Musulmani Bosniaci. Alija Izetbegovic prima accettò, poi prima di firmare l'accordo cambiò idea senza mai dire a nessuno il perchè. Da li iniziò la tragedia bosniaca....

MUHAMED FILIPOVIĆ ALIJA IZETBEGOVIĆ JE OTKAZAO SPORAZUM SA MILOŠEVIĆEM


Nel 1983 Alija Izetbegović fu processato con l’accusa di fondamentalismo per la Dichiarazione islamica, un testo scritto dieci anni prima in cui si leggevano frasi come queste: “Non ci può essere pace o coesistenza fra la fede dell’Islam e la fede e le istituzioni non islamiche”. Finì in prigione insieme a Celo due. Durante l’assedio, per i media occidentali Izetbegovic, presidente della Bosnia, rappresentò il leader moderato, fautore di una Repubblica di “cittadini” al di là delle distinzioni etnico-culturali. “Un pessimo politico – commenta Bocchi - senza alcuna legittimazione popolare, alle elezioni era arrivato secondo,  e soltanto perché il vincitore non aveva accettato la carica si ritrovò presidente”. Il suo potere militare poggiava anche sulle brigate criminali di uomini come Caco, controllate dal figlio Bakir Izetbegovic, ministro ombra dell’Interno. 

Sarajevo 1993, pace e morte: la drammatica storia di Moreno Locatelli



Questa notizia è stata bannata da Davide di Ripensare i Balcani che è un grande ipocrita 

LA KOKTA KOSOVARA

lunedì 29 maggio 2023

NATO GO HOME!!!!




 L'elezione dei sindaci albanesi che ha causato la crisi

Al centro della crisi culminata questa sera negli scontri fra manifestanti e forze di pace della KFOR c’è l'elezione di sindaci di etnia albanese in località a maggioranza serba del Kosovo settentrionale. Il voto si è tenuto il 23 aprile ed è stato boicottato dai serbi, risultando in una misera affluenza del 3,4%. Epicentro della crisi sono i comuni di Zvecan, Leposavic e Zubin, dove negli ultimi giorni ci sono stati violenti scontri fra agenti della polizia del Kosovo e militanti serbi che cercavano di impedire ai nuovi sindaci l'accesso agli uffici comunali.
Le elezioni erano state convocate dalle autorità kosovare dopo le dimissioni in massa dei funzionari pubblici nelle zone serbe del Kosovo. Dimissioni avvenute a novembre in seguito alla decisione di Pristina di imporre targhe automobilistiche emesse dal Kosovo anche nelle aree a maggioranza serba. La scelta di tenere le elezioni era stata fortemente criticata dal presidente serbo Alexandar Vucic che aveva parlato di «giorno terribile per la democrazia» e di «momento di vergogna per l'Europa». Dal 26 maggio Vucic ha messo in stato d'allerta l'esercito, che ora è stato dispiegato al confine con il Kosovo. Venerdì scorso, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Francia e Italia hanno diramato un comunicato congiunto: «Condanniamo la decisione del Kosovo di forzare l'accesso agli edifici municipali nel nord del Kosovo, nonostante il nostro appello alla moderazione». In una dichiarazione congiunta dei ministeri degli Esteri, i cinque paesi esprimevano inoltre preoccupazione per la decisione di Belgrado di mettere in stato di massima allerta le sue forze ed esortavano tutte le parti a dar prova di moderazione.
Vucic conferma l'invio truppe alla frontiera
Il presidente serbo Aleksandar Vucic, parlando dopo i duri scontri di oggi nel nord del Kosovo, ha confermato l'invio di truppe al confine con il Kosovo. «Abbiamo dislocato le nostre forze laddove riteniamo che sia necessario. Le andremo a visitare questa notte. Non tollereremo violenze etniche contro il popolo serbo», ha detto il presidente in un intervento trasmesso in diretta dalla tv pubblica serba Rts.



venerdì 26 maggio 2023

TESLA SI E' SEMPRE DICHIARATO SERBO




La traduzione non è delle migliori ma si capisce 

 L'origine serba di NIKOLA TESLA non è mai stata contestata, almeno non da chi ha studiato scientificamente la vita e il lavoro del grande inventore. Tuttavia, lo stato croato cerca di presentare uno dei più grandi scienziati della storia umana come croato. Nikola Tesla nasceva il 10 luglio 1856 nella città di Smiljan, allora parte dell'Austria-Ungheria e ora si trova in Croazia.

Ricordiamo che il presidente francese Valéry Giscard Destaing è nato in Germania come francese. Non importa dove sei nato, ma come ti dichiari. Nella sua unica visita a Belgrado nel 1892, Nikola Tesla, in qualità di scienziato di fama mondiale, ha avuto un messaggio speciale per il popolo serbo:
"La mia gioia, che sento in questo momento, non posso esprimerla, ma sono felice di poter esprimere davanti a voi, cari fratelli, sempre la mia più cara soddisfazione, di non essere mai stato e rimarrò sempre solo un serbo e niente più... A volte, signori, quando un uomo, lontano dalla sua terra d'origine, assorbito dal tipo di lavoro che mi interessa, a volte dimentica nome, nazionalità e patria. Ma questo signori non mi è mai capitato e spero che non accada mai e non possa mai accadere. Anche se non sono tra di voi, per partecipare più che potete all'altare del pensiero serbo, faccio un'altra opera, glorifico il nome serbo in un altro modo, e lavoro e mi impegno in un altro modo, per contribuire quanto posso utile alla prosperità, al suo popolo e ai suoi amati fratelli. E se c'è gloria e merito per l'umanità da attribuire al mio nome, questo onore appartiene più al nome serbo, al popolo serbo dell'ambiente da cui provengo. "
Tesla ha poi parlato alla folla della "lotta primaria dei nostri antenati in Kosovo", e li ha ringraziati con le seguenti parole:
"Fratelli e compagni! Grazie per la vostra attenzione e apprezzamento. In voi vedo la giovane Serbia, che deve lavorare per il compito generale di tutti i serbi. Tu sei il futuro della Serbia. Come potete vedere e sentire, sono rimasto serbo anche dall'altra parte del mare. Dovresti essere lo stesso e elevare la gloria della Serbia nel mondo con la tua conoscenza e il tuo lavoro. "
Il padre di Nikola, Milutin Tesla, era il sacerdote serbo-ortodosso di Smiljan. Sua madre, Djuka Mandi ć, è la figlia di un prete serbo-ortodosso di Lika e Banija e precedentemente Kosovo.



giovedì 25 maggio 2023

Ma in che mani siamo?






 Martedì è stato il giorno in cui tutta l'attenzione europea si è focalizzata sul sanguinoso attacco nella regione russa di Belgorod.

Secondo Mosca sarebbe stato opera delle forze ucraine mentre gli ucraini ne attribuiscono la paternità a "partigiani" russi contro il governo di Putin.
Quando nel pomeriggio un giornalista ha chiesto a Josep Borrell cosa ne pensasse, il politico spagnolo ha detto non ne sapesse nulla. E ha confuso Belgorod con la capitale della Serbia, Belgrado.
Borrell è l'Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza dell'UE.
Nonché la persona che ha scelto Luigi Di Maio come inviato speciale dell’UE nel Golfo Persico.
Evidentemente, uno dei parametri per ricoprire certi incarichi nelle istituzioni vassalle degli States è non capire assolutamente nulla delle situazioni rispetto alle quali si avrebbe potere decisionale.
Ma in che mani siamo?
Fiorangela Altamura.


mercoledì 24 maggio 2023

LA KOKTA KOSOVARA

 E' incredibile che questo blog sia nato per pochi amici e abbia come lettori i nemici. Più parlano male di noi più aumentano gli ingressi. Questo post ha fatto 124 ingressi il primo giorno. Grazie davidino.. parla ancora male di noi ! 



Amici.. Davide di Ripensare i Balcani ne ha sparata un'altra!







Ma siete sicuri che sta Lina Bertorello esiste davvero? 

Soprattutto Davide Denti che conosce Andrea Zambelli che non esiste 






Emina Bosniak è la classica lettrice di Ripensare i Balcani .. Le persone di cultura la evitano quella pagina
Anche la e andrebbe accentata eh !





Davidino più va nei Balcani e meno capisce 





No.. amici .. qui una denuncia ci sta . nemmeno a davidino del brutto paginino è concesso dire KOKTA KOSOVARA

Prendi del fosforo davidino.. hai le traveggole 🤣


Mi spiace per loro ma anche questa bevanda non è loro ed stata inventata da un Sloveno di nome Emerik Zelinka nel 1952 e si può trovare nelle tutte ex repubbliche Yu












Tutti capiscono, Solo Davide non ci arriva 





"Comunque nulla di strano per i siptar come sempre quando non hai nulla di proprio rubi quello degli altri"





Ricordiamo che Davide è quello che ha fatto passare la Bolivia per la Bosnia e ha fatto quasi un centinaio di post contro Djokovic e nemmeno uno per il giorno della memoria




Comunque, a onor del vero, Davide è stato davvero intortato da albanesi non del tutto onesti che hanno prodotto la KOKTA che è un marchio rubato alla Cockta e quindi ancora una volta albanesi criminali!




Dunque .... dopo due giorni che si spiega a davidino dal brutto paginino ancora non ha capito
Nessuno ha detto a Davide di Ripensare i Balcani che lui non ha in mano una KOKTA, ovvero un prodotto illegale albanese, bensì se non capisce la differenza tra un prodotto rubato e uno veritiero è ovvio che sponsorizza il kosovo criminale che ha rubato la terra serba . svejate davidì !
Ricordiamo che il Kosovo produce solo il 7% del suo PIL. Il resto sono aiuti internazionali o crimine organizzato



Che uomo squallido.. ci fa tanto pena sua figlia




Storia della Cockta, la concorrente jugoslava della Coca Cola e della Pepsi Cola
Nei primi anni cinquanta, la Slovenijavino decise di entrare nel mercato delle bibite analcoliche, con una bevanda che fosse un sostituto della Coca-Cola e che fosse basata sui prodotti tipici della Slovenia, fra cui la rosa canina (usata di più come bevanda calda per curare il raffreddore) e altre erbe aromatiche locali.
Il nome deriva dall'inglese cocktail, per indicare la miscela di erbe, rosa canina, caramello, acqua e melograno che compone la ricetta. La Cockta fu presentata ufficialmente a campionato degli salti con gli sci a Planizza l'8 marzo 1953. Già nel primo anno furono prodotti più di un milione di litri e la bevanda si diffuse rapidamente nell'allora Jugoslavia. Lungo gli anni sessanta, divenne uno dei prodotti jugoslavi più esportati. Nel 1967 viene acquistata dalla Slovin.
La produzione continuò su alti ritmi fino alla fine degli anni sessanta, quando la Jugoslavia aprì il mercato ai prodotti occidentali. Nonostante la concorrenza dei marchi esteri, le vendite tennero fino agli inizi degli anni ottanta, per poi ridursi con l'involuzione e la dissoluzione della federazione. Nel 2000, il marchio venne acquistato dalla Droga Kolinska, che lo rilanciò lungo gli anni duemila - anche attraverso una campagna pubblicitaria che vide coinvolti famosi atleti sloveni come Srečko Katanec e Zlatko Zahovič (ex calciatori).
In quel tempo, Cockta è stata ampliata in diverse varietà con diversi gusti: Cockta Chinotto (con chinotto), Cockta Rossa (arancia rossa), Cockta Black Tonic (ribes nero e aronia), Cockta Plus Mandarine (mandarino), Cockta Plus Lime & Ginger (limetta e zenzero) e Cockta Easy (con un dolcificante artificiale), che non sono stati stabiliti sul mercato per lungo.
Quando Droga Kolinska è stata rilevata dal gruppo croato Atlantic Grupa nel 2010, anche la commercializzazione di questa bevanda analcolica, una volta molto popolare, è cambiata. Ha ricevuto un nuovo logo, e una nuova immagine grafica, basata sulla nostalgia e la tradizione, con un'enfasi sugli ingredienti naturali, nonché su una confezione diversa e riconoscibile.


lunedì 22 maggio 2023

SERBIA, RIVOLUZIONE COLORATA?

 




Sembrava strano che li lasciassero in pace, i serbi. Invece pare proprio che non sfuggano alla rete: il Presidente Vucic ha appena denunciato un tentativo di rivoluzione colorata in corso.

Forse avete sentito di sparatorie nelle scuole, in stile Usa. Ebbene, non solo le sparatorie si moltiplicano, ma arrivano allarmi bomba in ben 78 scuole contemporaneamente. Ben organizzati, pare.
E in seguito a tali eventi, taac: arrivano le proteste contro la violenza, prontamente rilanciate da Euronews. "Cresce la rabbia contro il governo", tuonano i media occidentali, "la gente scende in piazza".
I serbi sono molto uniti, e molto orgogliosi del loro essere non allineati. Forzarli ad una Euromaidan è praticamente impossibile. Così, per tentare di farli ribellare a qualcosa si è pensato di colpire i loro bambini.😱
Questi sono i metodi dell'occidente, delle Nuland. Ecco in che mani siamo.

sabato 6 maggio 2023

Kastriot Skanderbeg era serbo





Un eroe medievale serbo-greco - Đura đ Kastriot Skanderbeg - nacque il 6 maggio 1405, durante la vacanza serbo-ortodossa di Đur đevdan. Il bisnonno di Đura era un serbo del Kosovo e suo nonno, Pavle ( Πα ύλο ς/Pavlos), si trasferì in Epiro (un territorio condiviso dai due paesi di oggi - Grecia e Albania). Il padre di Đura era il principe serbo Ivan Kastriot, e sua madre era Vojislava Branković, nipote dell'eroe serbo della battaglia in Kosovo nel 1389, Vuk Branković.

Skanderbeg radunò principalmente serbi, greci e aromeni provenienti dai territori dell'attuale Montenegro, Albania e Grecia e li organizzò per combattere contro gli ottomani, aiutati dalla popolazione locale albanese.

🇦🇱 Verso la fine del XIX secolo, i nazionalisti albanesi, in assenza di storia medievale albanese e di eroi del tempo, iniziarono ad albanizzare l'eroe serbo anche facendogli sculture. Hanno anche chiamato una squadra di calcio della Superlega in suo onore (KF Skënderbeu).

Tratto da Countries that haven't recognize Kosovo

martedì 2 maggio 2023

I CROATI SONO I DISCENDENTI DEI SERBI

 




Hainrih Benhaus è il piu importante cartografo dell'impero austroungarico e ha diffuso la mappa etnografica del impero nel 1846

Nel territorio della odierna Croazia vivevano

836.000 Croati

2. 643.000 Serbi

Invece la cartina etnografica dell'impero ottomano fa vedere che in Bosnia, Montenegro e Serbia c'erano 99% di Serbi

Vicini croati... si sa chi erano i vostri antenati


Franjo Tuđman riconosciuto colpevole post mortem

  Non ci puo' essere sentenza per un morto ma la verità va detta sempre  L’implicazione della Croazia nel conflitto in Bosnia Erzegovina...