sabato 31 luglio 2021

Slobodan Stojanovic

 



Aveva solo 11 anni e voleva andare a prendere il suo migliore amico: il cane che amava tantissimo

Era già l'alba quando gli Stojanović sono arrivati ​​sani e salvi. Sono stati accolti a braccia aperte, lacrime di gioia, latte caldo.
Il ragazzo però era inconsolabile, pregò i suoi genitori di lasciarlo tornare a prendere il suo cane. Certo, era fuori discussione lasciarlo fare, perché erano convinti con i propri occhi che il male da cui erano fuggiti non aveva pietà nemmeno per i bambini.
Slobodan era persistente, ma i suoi genitori erano ancora più determinati. Quella prima notte in sicurezza, non chiusero gli occhi ascoltando i suoi singhiozzi. Non riusciva a perdonarsi per aver tradito qualcuno che non lo avrebbe mai tradito.
E il giorno dopo, prima di colazione, il ragazzo corse improvvisamente verso la casa abbandonata. Padre e madre gli corsero dietro invano ma non riuscirono a raggiungerlo e a fermarlo.
È finito dritto nelle mani di coloro che hanno ucciso e distrutto tutto ciò che è serbo a Donja Kamenica.
L' albanese Elfeta Veseli, dello stesso villaggio, conosceva Slobodan, ovviamente. Aveva 32 anni quel giorno, ma aveva anche un morboso bisogno di sedare l'odio abusando ritualmente del suo vicino di 11 anni.
Lo ha torturato brutalmente davanti a tutti ! Gli ha tolto i vestiti e le scarpe e ha preso un coltello.
Quando il corpo senza vita di Slobodan fu estratto dal terreno un anno dopo, la vista fu orribile: il suo stomaco fu tagliato a forma di quadrato, i suoi organi interni furono visti, tagli sulla testa, le gambe rotte.
La donna-mostro solo alla fine ha sparato dritto alla tempia da distanza ravvicinata: il proiettile è passato attraverso l'osso frontale sinistro ed è uscito attraverso il destro.
Si chiamava Slobodan Stojanovic:
Il suo amore e la sua devozione per il cane era più forte della paura per la propria vita.
Riponderare i Balcani


martedì 27 luglio 2021

Rapporto della Commissione Greif su "Srebrenica"

 


Se si creasse la Commissione per la verità e giustizia le cose assumerebbero un’altra dimensione. Se il riconoscimento del genocidio, che alcuni sostengono sia stato altri no, avesse come obbiettivo la riconciliazione, avrebbe un significato. Se invece l'obbiettivo è l'annullamento della RS, degli Accordi di Dayton e la richiesta di risarcimento, è tutt'altra questione.

Se leggi attentamente oltre almeno 80.000 nomi e cognomi di Jasenovac, di cui 20.000 solo bambini, ci vogliono giorni e giorni e giorni di lettura e di conta. E si, la tua anima va in crash, non solo il cervello. Perché, le vittime devono essere riconosciute, tutte. La Croazia oggi giorno nega che ci sia stato il genocidio dei serbi, anche se al Centro memoriale non lontano da Zagabria, sono riconosciute oltre 80.000 vittime, con nome e cognome. Qualcuno parla di 100.000, qualcuno di 600.000, Tuđman di 2.000!. Riconosciute oltre 80.000 persone. La Croazia non ha mai risarcito le vittime serbe, non esistevano le Madri di Jasenovac (ne Jadovno ne Pag ne altri luoghi dell'orrore), ne esistono i riconoscimenti delle vittime di Orić, anzi, le Madri di Srebrenica gli baciano le mani.

Non puó una legge sul genocidio di un solo popolo, in Bosnia, negare il genocidio mai elaborato, mai riconosciuto universalmente, anzi, scientificamente nascosto e tuttora taciuto, essere imposta ai serbi da un colonizzatore austriaco o tedesco o dal Padre eterno in persona.

Sciogliessero allora il parlamento e facessero tutto loro per direttissima.

Quello che non capiscono dei serbo bosniaci e dei serbi in generale è che sono tanti i Gavrilo Princip, mi pare si siano scordati. Incko ha fatto un regalo stupendo a Dodik, è stato davvero poco intelligente.


L'inchiesta di Comissione Internazionale indipendente sulle sofferenze di tutte le persone nella Regione di Srebrenica nel periodo dal 1992 al 1995. Che dichiara non ci sia stato il genocidio. Se mai a qualcuno possa ancora interessare.
Alla guida della Commissione lo storico israeliano studioso dell'Olocausto, Gideon Greif. Nella commissione anche il giornalista italiano de La Stampa, esperto dei media nonché corrispondente di guerra dai Balcani e mio amico, Giuseppe Zaccaria. Purtroppo defunto prima della conclusione della relazione.


Rapporto della Commissione Greif su "Srebrenica" 

Siamo tutti dei fuorilegge


.......no, esattamente il contrario! Non sono io ad essere bipolare, è la Comunità internazionale ad esserlo! Continuare a tacere Jasenovac e non collegarlo alle disgrazie degli anni 90' puó farlo solo chi deliberatamente è in cattiva fede. Jasenovac è il peccato originale e, come ci insegna la psicologia, se un trauma di queste propzione non viene elaborato collettivamente (e individualmente, ovviamente), accade quello che è accaduto negli anni 90. Un genocidio subito segna la memoria collettiva di un popolo per sempre. Per guarire, il suo trauma deve essere riconosciuto, le vittime riconosciute e curate, ascoltate, compatite, risarcite quantomeno moralmente. Questo accade a livello internazionale? Perché no? Perché commemoriamo Auschwitz ogni anno e non commemoriamo Jasenovac? Chi nel mondo lo conosce? Eppure, Jasenovac è stato il terzo lager in Europa, dietro ad Auschwitz e Treblinka. Questo è inaccettabile. Quindi, o si istituisce la giornata internazionale per la commemorazione delle vittime serbe o difficilmente i serbi accetteranno di mostrare l'empatia umana autentica per le vittime di Srebrenica.
Non posso esprimermi riguardo le intenzioni per il genocidio, non possiedo sufficiente conoscenza a riguardo. Mi sembra strano che uno che ha intenzioni genocide permette per tre anni le incursioni di Orić con i suoi mujahedin, permette il taglio delle teste e le partite di calcio con le stesse con tanto di filmati fatti e distribuiti ai giornalisti di mezzo mondo. Mladić entra e divide le donne e bambini dagli uomini. Se vuole fare il genocidio perché fare la selezione? Decidono che vogliono il genocidio nel 95? A Srebrenica? Mi pare tutto molto illogico.
Mentre Pavelić e Tuđman hanno entrambi dichiarato ed eseguito le intenzioni, i famosi un terzo, un terzo ed un terzo, non abbiamo da nessuna parte le dichiarazioni di voler annientare i Bosgnacchi. Abbiamo le pulizie etniche, orrore solo a pronunciare, anche questo, stupri etnici come in tutte le guerre, dalla notte dei tempi le donne sono un bottino con il quale umiliare il nemico, obrobri schifosi, torture inenarrabili. Esattamente come dalle altre due parti. Pagano di più i bosgnacchi perché combattono contro due nemici, è ovvio. Perché meno armati. Ma guarda cosa è accaduto ai serbi in Croazia e Kosovo, non ci sono più.
Le opinioni riguardo a Srebrenica sono opposte. Anche nel caso di Mladić, la giudice presidente del corte si è fermamente opposta.
Per questo è fondamentale la creazione di una Commissione mista per la verità e giustizia, è di vitale importanza.
Infine, non è solo Dodik, forse non sei al corrente. È anche l'opposizione assolutamente compatta nel condannare la decisione di Incko.
Tu su quale parametro decidi che è stato un genocidio?
Ripeto, non lo devo accettare o no io, ne il Tribunale politico che ha completamente perso la credibilità e non ha portato alla riconciliazione, anzi. È tuttavia servito ma non si puó processare una parte sola lasciando a piede libero Gotovina e Orić, è ridicolo!
Se peró si decide di intervenire con queste modalità temo l'esito sarà diverso dalle previsioni del poco intelligente Incko e del suo successore tedesco.






La Corte ha stabilito che quello che avvenne fu un genocidio ad opera di singole persone, ma che lo Stato Serbo non può essere ritenuto direttamente responsabile per genocidio e complicità per i fatti accaduti nella guerra civile in Bosnia-Erzegovina dal 1992 al 1995, fra i quali rientra la strage di Srebrenica.

venerdì 23 luglio 2021

Mappa degli attacchi a cittadini e proprietà Serbe in Kosmet

 


Uccisi i contadini serbi che mietevano il grano




 #OnThisDay 22 years ago, one of the most monstrous crimes against the #Serbs since the arrival of KFOR in #Kosovo and #Metohija occurred in the village of #StaroGracko near #Lipljan, and still there is no punishment for the ones responsible for this crime. 14 Serbs were ambushed and killed as they were harvesting their fields on July 23, 1999. The youngest of the farmers killed on the day was 17 years old. The victims were: Slobodan (35), Mile (42), Momir (50) and Novica (17) Janićijević, Andrija Odalović (30), Jovica (29) and Rade (33) Živić, Stanimir (45) and Boško (50) Dekić, Saša (25) and Ljubiša (50) Cvejić, Nikola Stojanović (60), Miodrag Tepšić (45) and Milovan Jovanović (25). Memory eternal!

Tratto da Meet the serbs

giovedì 15 luglio 2021

IL PARERE DI ENRICO VIGNA SULLA SENTENZA MLADIC

 Condanna definitiva all’ergastolo del Generale Mladic, al Tribunale della NATO dell’Aja.

Enrico Vigna, 10 giugno 2021
Come previsto, è stata ribadita la sentenza di condanna definitiva del Generale serbo bosniaco Ratko Mladic all’ergastolo.

La Camera d'appello del funzionamento del Tribunale Penale dell'Aia, ha confermato l’otto giugno la condanna all'ergastolo dell'ex comandante in capo dell'esercito della Repubblica Srpska.
Questo, nonostante la posizione dissenziente e favorevole ad un nuovo processo di fronte ad un’altra Corte, della presidente dell’attuale Corte, Prisca Matimba Nyambe, come richiesto dagli avvocati difensori del Generale, in quanto si erano verificati troppi vizi di procedura e violati numerosi protocolli giurisprudenziali del Diritto Internazionale.

"Data la natura e la gravità degli errori legali osservati in questo caso, a differenza di altri membri della Camera d'appello, la mia posizione è quella che ordinerei un nuovo processo a Mladic davanti a un'altra Camera, su tutti i capi d'accusa tranne l'accusa 6…” ha dichiarato al termine la giudice in un parere separato, scritto in circa 60 pagine. Osservando che l’imputato ha proposto standard elevati nel suo ricorso e ha indicato correttamente i principali errori della Camera di primo grado, sui quali l’imputato ha adottato quasi tutti i motivi del suo ricorso.

Con i suoi dissensi ha inteso indicare che i precedenti processi conclusi con l’ergastolo al Generale Ratko Mladic, per genocidio e crimini contro l’umanità, fossero stati fortemente alterati da gravi vizi processuali legati al Diritto e il processo al Generale serbo bosniaco andasse rifatto.

Il quotidiano vicino al governo Informer ha dichiarato che Mladic sarà "per sempre un eroe serbo", che è stato condannato nonostante non ci fossero prove reali di "presunti crimini di guerra".
Kurir aveva come apertura il titolo “Aja: ingiustizia per Mladic”, mentre Vecernje Novosti sotto la foto del Generale ha messo il sottotitolo: “Hanno sparato il colpo finale.”

Tutti i giornali hanno scritto dell'anello che Mladic ha indossato durante l'udienza del verdetto, che raffigura un capo dei nativi americani con un copricapo. Il figlio di Mladic, Darko, ha spiegato a Vecernje Novosti che era stato donato al capo militare serbo-bosniaco, da un ex soldato e che ha un significato per i serbi, in quanto essi stanno soffrendo ciò hanno vissuto i nativi americani negli Stati Uniti.

Anche il Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali, durante una Conferenza organizzata insieme alClub degli Ammiragli e Generali della Serbianella capitale serba,sul tema "L'AGGRESSIONE DELLA NATO sulla RFJ del 1999 e la NUOVA GUERRA FREDDA", ha dato un riconoscimento alla giudice Prisca Matimba NyambedelloZambia per la sua coraggiosa posizione in occasione del verdetto del Tribunale dell'Aja al generale Ratko Mladic.







IL RAZZISMO ANTISERBO DI TUTTI I MEDIA ITALIANI

 


Mai parole sono state più giuste.. NON SI ODIA SU BASE ETNICA 


Questo è un esperimento che potete fare tutti anche se non sapete nemmeno una parola di serbo.

In un meeting, in un negozio, in qualsiasi riunione di persona o on line provate a dire che siete serbi anche se non lo siete e vedete come vi trattano 

Mi ricordo quando sono stata in Svizzera e sono entrata in un negozio e mi hanno detto: Ah, italiana, ha soldi sufficienti per pagare? Ugualmente un mio amico serbo in Svizzera se mandava il curriculum con un cognome inventato lo chiamvano a 100 colloqui, se metteva il suo cognome serbo, non veniva chiamato da nessuno 

Già parecchi anni fa, nei primi meetings che facevo sui Balcani, una volta ho parlato bene della Serbia e un ragazzo seduto davanti a me si gira e dice: Serba? Si qualifichi con nome e cognome. Il mio amico seduto vicino a me, leggermente più grosso del ragazzo che mi stava davanti, gli ha detto: Ti giri da solo o ti faccio girare io? 

Questo succede perchè come un tam tam fisso sentiamo e leggiamo: il boja di Srebrenica dei serbo bosniaci e quindi oramai i serbi sono tutti criminali 

Vi provate a fare le vostre ragioni? Prima vi dicono vittimismo, poi benaltrismo poi chiudono il discorso perchè non sanno più che dire 

Io però sulla pagina di  "Alessandro Barbero: la Storia", ho spiegato a tante persone la storia e non la propaganda che leggono di solito e tanti mi hanno detto: ma come potevamo noi sapere queste cose se nessuno ce le dice? 

La cosa assurda è vedere croati, bosniaci e albanesi scrivere sui loro profili face book di Blake live matter per poi essere razzisti coi serbi 

Mai menzionati da nessuno e sottolineo nessuno, 700.000 serbi uccisi dagli ustascia in Jasenovac e dintorni . Mai! 

Pensare che Vucic' ha preso il "Leone d'oro" per la pace 

Leone d'oro per la pace a A.Vucic

Addirittura c'è un giornalista italo/serbo che cambia versione sulla Serbia a seconda del giornale per cui scrive, ma alle volte nel giro di una settimana riesce a dare 4 pareri completmante differenti. Questo giornalista c'è sempre per dare addosso alla Serbia tranne quando c'è da parlare a favore, non vedo, non sento, non parlo

Un famoso fotografo, in un convegno, quando gli abbiamo fatto notare che mente sapendo di mentire perchè sa benissimo che il primo morto a Sarajevo è stato un serbo e non le studentesse sul ponte, ci ha insultati 

Un famoso scrittore anti serbo, quando è venuto a Torino, ha cambiato il senso della grammatica. Gli abbiamo detto: Ma questo è scritto, nero su bianco, firmato da lei. Lui: non capite il senso della frase. Sempre lo stesso scrittore in un altro convegno non riusciva a rispondere a un politico serbo che era in Italia con una traduttrice e ha detto che i serbi lo mettono troppo in difficoltà perchè gli sta antipatico. Ah! Ah! Ah! 

A Udine c'è un circolo ARCI che ha presentato la storia della fine della Jugo tramite un libro su Arkan. Immaginate cosa ha potuto capire il pubblico ! 

Tutti questi giornalisti, se si possono chiamare tali, non pagheranno mai il frutto della loro malainformzaione 

Massacrato di botte a tredici anni perchè serbo

Ecco il frutto delle politiche razziste dei malati di mente

Massacrato di botte a tredici anni, di fronte alla sua cuginetta di 17 terrorizzata, perché “stranieri”. E’ quanto è accaduto a due cuginetti di origine serba aggrediti sabato scorso nei pressi del Palazzetto dello sport di Cassano Magnago (Varese) da cinque minorenni italiani al grido di “Serbi di merda, tornate nel vostro Paese”. Secondo gli investigatori del commissariato di Gallarate, il 13enne residente a Busto Arsizio e la cugina diciasettenne residente a Cassano Magnago sono stati avvicinati, inseguiti e raggiunti dal gruppo di giovanissimi balordi che dopo averli pesantemente insultati con epiteti razzisti, hanno spintonato il ragazzino facendolo cadere per terra e qui lo hanno preso ripetutamente a calci. Portato in ospedale a Gallarate da alcuni parenti, la 17enne è stata dimessa con un giorno di prognosi per “ansia reattiva” (di fatti lo stato di choc), mentre il tredicenne è stato ricoverato nel reparto di pediatria con una prognosi di un mese per la frattura scomposta della tibia e del perone destri, oltre a diverse escoriazioni al capo. Ieri, grazie alle testimonianze dei due giovani che conoscevano di vista alcuni degli aggressori, la polizia ha denunciato per lesioni e ingiurie aggravate dai motivi di discriminazione razziale alla Procura presso il Tribunale dei minorenni di Milano cinque ragazzini di Cassano Magnago, uno dei quali non imputabile perché di età inferiore ai 14 anni.


Al grido di Kosovo è Albania, minaccia col coltello i giocatori della Serbia 
Minacciati con un coltello i ragazzi serbi


Il premier Vucic preso a sassate al grido di Dio è grande (detto in arabo) 
I violenti bosniaci nazionalisti che lavorano alla prossima guerra



Il segreto della sentenza Mladić
di Andrea Martocchia
Tutti (quelli che se ne interessano) sono al corrente della "sentenza d'appello" dell'orwelliano Meccanismo che ha confermato l'ergastolo per Ratko Mladić con accuse di "genocidio" e molto altro.
Pressoché nessuno, almeno nel pubblico italiano, è però al corrente del dissenso espresso dalla "presidente della Corte", la giudice Matimba Nyambe, che ha letto la "sentenza" esplicitando, pressoché in ogni passaggio, il suo disaccordo. La stampa e i portali internet "specializzati" italiani hanno infatti scientificamente omesso qualsiasi riferimento a questo nuovo, ennesimo, incredibile paradosso dell'attività del "Grande Tribunale", limitandosi alla solita sequela di insulti verso quello che definiscono semplicemente un "boia".


In un'intervista per il nostro giornale, Stone parla apertamente della distribuzione del potere nel mondo moderno, di come distinguere le bugie dalla verità, del motivo per cui la critica al film serbo su Jasenovac è "un tipico esempio della visione del mondo americana"




Raccontare metà storia è propaganda: Curva est, la pagina di Gianni


E pensare che i più incavolati dovrebbero essere proprio i serbi 
Colonnello Jacques Hogard - L'Europa è morta quando la NATO ha espulso illegalmente il cuore della Serbia nel 1999, dice il principale comandante militare francese
Bruxelles, Parlamento europeo, 28 novembre 2018.
Conferenza: " KOSOVO E METOHIJA - CASO EUROPEO DI SEZIONE VIOLENTA "


Il nazionalismo è l’ultimo rifugio delle canaglie, diceva Samuel Johnson, e di canaglie pare siano pieni i Balcani: dai croati che hanno recentemente piazzato una bella placca a Jasenovac, campo di di concentramento ustascia, con sopra scritto “pronti per la patria”, proprio per commemorare i fascisti che uccisero serbi, ebrei e musulmani – come se si mettesse una bella patacca ad Auschwitz con il motto “heil Hitler” – fino ai kosovari che discutono in parlamento a colpi di fumogeni, e inneggiano al loro signore della guerra, Rasmush Haradinaj, con eroici cartelloni che campeggiano sulla miseria di uno stato fallito anche per colpa di una classe politica rapace e corrotta.
Matteo Zola 


Numerosi serbi aggrediti in Croazia

Il caso storico più noto di sentimento antiserbo è stato esposto dal 19esimo e il Partito croata del 20esimo secolo di Diritti, gli elementi più estremi di cui sono diventati l'Ustaše nel Regno della Jugoslavia. Questa organizzazione fascista è salita al potere durante Seconda guerra mondiale e leggi razziali enstated che chiaramente hanno posto come obiettivo serbi e altre minoranze, conducendo alla campagna più severa di persecuzione di Seconda guerra mondiale del serbo. Questo aveva condotto a pulizia etnica di massa di serbi e altre minoranze etniche che erano vissute dentro la Croazia durante Seconda guerra mondiale.

Kosovo, Natele ortodosso, raid antiserbo

(ANSA) - DJAKOVICA, 6 GEN - Un bus con circa 40 sfollati serbi del Kosovo, giunti a Djakovica nel giorno della vigilia del Natale ortodosso, è stato attaccato a sassate da un gruppo di albanesi di fronte alla Chiesa della Santissima Madre di Dio.
    "L'autista del bus ha riportato ferite non gravi", ha detto Djokica Stanojevic, presidente dell'associazione dei profughi espulsi da Djakovica nel 1999.Stanojevic ha ricordato che non è la prima aggressione del genere e ha esortato la comunità internazionale a reagire.

Kosovo: Natale ortodosso, raid antiserbo


Kosovo, Belgrado chiede giustizia per il pogrom antiserbo del 2004

La violenza degli albanesi sui civili serbi


C’è poi l’appello al pubblico a ''pregare dio'' per un ex generale croato, Mirko Norac, condannato dalla giustizia di Zagabria a sette anni di carcere per crimini di guerra commessi contro i serbi di Croazia nel 1993: è stato, infatti, ritenuto colpevole della morte di 28 civili e 5 prigionieri (alcuni dei quali torturati) durante la battaglia di Medak

Concerto ustascia a Zagabria



Nel 1997, Milan Levar, aveva volontariamente testimoniato contro il proprio esercito, quello croato, al tribunale dell'Aja. Dopo la testimonianza aveva chiesto protezione, ma gli è stata negata. Il 28 agosto del 2000 veniva ucciso



Questo post ha ricevuto un successo incredibile e sono venuti a dirci diverse cose di esperienze vissute

Questo razzismo non vale? Ascoltavo l'altra mattina Buzzoni di Repubblica presentare i giornali e inventarsi locuzioni ardite per non dire che Djokovic è il piu forte tennista di sempre. Disse qualcosa come "un forte tennista.... uno dei piu forti in questo momento" (è n.1 nel ranking mondiale da sette anni)

Voi serbi non dovreste partecipare a nessuna competizione sportiva 

Serbi.. ah si, bravi nella pallacanestro, ma perchè così criminali ? 


Credo che le moschee siano state ricostruite a Banja Luka come lo sono state anche nella mia città Doboj. Nessuno di noi nega l'esistenza della cultura musulmana in Bosnia, non so dove ha letto questa stupidaggine (probabilmente se l'è inventata come tante altre cose). Loro sono nostri fratelli che si sono convertiti all'Islam a partire dal XV secolo. Non so quale sia il legame tra i serbi e i nazisti visto che il principale alleato della Germania nazista è stata l'Italia fascista e per quanto riguarda il territorio della ex YU i loro collaboratori più fedeli sono stati i croati (gli Ustascia) e la buona parte dei bosgnacchi (la Handzar divizija). Le dico una cosa e poi chiudo - la Bosnia è stata occupata due volte: la prima dall'impero ottomano quando i musulmani slavi collaboravano e i serbi combattevano per la libertà. La seconda volta la Bosnia era occupata dall'impero Austro-Ungarico quando i croati erano i collaboratori e per la libertà di nuovo combattevano i serbi


mercoledì 14 luglio 2021

Knut Flovik Thoresen



Knut Flovik Thoresen è uno scrittore e storico norvegese 

Thoresen ha conseguito un master in storia presso l' Università di Agder . Ha anche un background militare delle forze armate norvegesi e ha prestato servizio in Libano , Bosnia , Kosovo e Afghanistan . Ha diverse pubblicazioni di libri con la storia militare e la seconda guerra mondiale come tema. Il libro To Norway to die è stato tradotto in serbo con il titolo У Норвешку, у смрт, e pubblicato dalla casa editrice Katena mundi, Belgrado, 2015.

Ci sono poche persone nella storia che hanno dovuto combattere molte volte per la loro esistenza, come i serbi, e in questo modo la Serbia e il popolo serbo sono un modello per tutti i  popoli.

USTAŠE SU SRBE SLALE U NORVEŠKU KAO ROBOVE

 Ci sono poche persone nella storia che hanno dovuto combattere molte volte per la loro esistenza, come i serbi, e in questo modo la Serbia e il popolo serbo sono un modello per tutti i pochi popoli.


martedì 13 luglio 2021

LE PIETRE PARLANO E MALEDICONO

 Potete riempire il Kosmet di mafia e uranio, non riuscirete mai a rubare la storia 

Cosa scrivete sulla guida? Che i monasteri sono Illiri ? Che perchè c'eravate nella preistoria cancellate 2000 anni di storia ? 

Meno della metà dei paesi mondiali riconoscono il Kosova e da tempo i monaci del Monastero di Decani lamentavano grossi problemi nell'acqua ed erano costretti a usare l'acqua minerale, adesso vedi un po', ci sono delle vittime e si stanno facendo accertamenti 

In pochi giorni in Kosmet abbiamo avuto un bambino di 13 anni di Gojublje picchiato perchè portava un crocefisso, un anziano picchiato a Klina e a Djakovica, dopo numerosi attacchi, finalmente Dragica è sotto protezione della polizia locale. Questo è il normale andamento in Kosmet anche se in Italia non arriva manco mezza notizia. Chiedetevi se i bambini picchiati fossero i vostri, se ancora gli fareste pubblicità 

Quando iniziate a parlare del conflitto della ex Yugoslavia.......(e pensate di sapere come sono andate le cose e di conoscere voi la soluzione o i colpevoli......) ricordatevi che la Serbia nella sua millenaria storia, è uno dei pochi paesi al mondo che non ha mai attaccato nessuno.












Il coraggio di Dragica 








Colonnello Jacques Hogard - L'Europa è morta quando la NATO ha espulso illegalmente il cuore della Serbia nel 1999, dice il principale comandante militare francese
a cura di Umberto Marabese 7.1.2019

Comunque la propaganda antiserba la pagano sempre gli innocenti, mai i criminali che la fanno .

Massacrato di botte a tredici anni perchè serbo

Ecco il frutto delle politiche razziste dei malati di mente

Massacrato di botte a tredici anni, di fronte alla sua cuginetta di 17 terrorizzata, perché “stranieri”. E’ quanto è accaduto a due cuginetti di origine serba aggrediti sabato scorso nei pressi del Palazzetto dello sport di Cassano Magnago (Varese) da cinque minorenni italiani al grido di “Serbi di merda, tornate nel vostro Paese”. Secondo gli investigatori del commissariato di Gallarate, il 13enne residente a Busto Arsizio e la cugina diciasettenne residente a Cassano Magnago sono stati avvicinati, inseguiti e raggiunti dal gruppo di giovanissimi balordi che dopo averli pesantemente insultati con epiteti razzisti, hanno spintonato il ragazzino facendolo cadere per terra e qui lo hanno preso ripetutamente a calci. Portato in ospedale a Gallarate da alcuni parenti, la 17enne è stata dimessa con un giorno di prognosi per “ansia reattiva” (di fatti lo stato di choc), mentre il tredicenne è stato ricoverato nel reparto di pediatria con una prognosi di un mese per la frattura scomposta della tibia e del perone destri, oltre a diverse escoriazioni al capo. Ieri, grazie alle testimonianze dei due giovani che conoscevano di vista alcuni degli aggressori, la polizia ha denunciato per lesioni e ingiurie aggravate dai motivi di discriminazione razziale alla Procura presso il Tribunale dei minorenni di Milano cinque ragazzini di Cassano Magnago, uno dei quali non imputabile perché di età inferiore ai 14 anni.

East journal ribadisce che il Kosovo ha sempre usato metodi criminali per autoproclamarsi 
La questione è però assai più intricata. Fin dall’inizio della sua attività l’Uck è stata considerata un’organizzazione terroristica non solo dai serbi ma anche dagli Stati Uniti, almeno fino al 1998. Nel 1999 la presidenza Clinton cambia parere e il 31 marzo di quell’anno i repubblicani al Senato presentano un’interrogazione dal titolo eloquente: “Da terroristi a partner” in cui viene mostrato come l’Uck abbia finanziato la sua battaglia attraverso il traffico di droga. Ora, il lettore porti pazienza, ma l’opinione di chi scrive è che la legittimità di qualsiasi lotta venga meno nel momento in cui si ricorra a simili -e tanto gravi- mezzi di finanziamento. A far mutare d’opinione gli Stati Uniti furono però i risvolti della partita energetica che si stava giocando nei Balcani e -indirettamente- con Mosca.
Non finisce qui. Secondo il magistrato del Tribunale Internazionale dell’Aja, Carla del Ponte, l’Uck avrebbe rapito civili serbi, incluse donne e bambini, per trasferirli  in seguito a Burrel, in Albania, dove sarebbero stati tenuti prigionieri in attesa dell’espianto dei propri organi diretti a cliniche turche specializzate in trapianti. Alcuni sarebbero stati sottoposti a diversi espianti successivi prima d’essere definitivamente uccisi e fatti sparire. Con questa accusa la Del Ponte ha portato alla sbarra i leader dell’Uck, su tutti Ramush Haradinaj -già Primo Ministro poi processato, assolto, e nuovamente accusato; ora in attesa di giudizio.  Secondo le accuse, il traffico d’organi era un metodo di finanziamento da parte dell’Uck. La vicenda, per chi fosse interessato, è ben riassunta in un libro inchiesta di Giuseppe Ciulla e Vittorio Romano, dal titolo Lupi nella nebbia. Un’inchiesta ufficiale è stata aperta anche a livello europeo: Dick Marty, inviato del Consiglio d’Europa, indaga sul possibile coinvolgimento dell’Esercito di liberazione del Kosovo in crimini di guerra e nel traffico di organi prelevati a serbi uccisi durante la guerra.
KOSOVO: L'Uck, la droga e il traffico d'organi. Cosa legittima il parere dell'Aja

L’UÇK si avvalse, fin dai primi momenti del proprio sviluppo, di questa rete criminale. I leader dei clan criminali divennero, al contempo, leader militari locali, dando all’esercito di liberazione kosovaro quella forma disomogenea e localistica di cui si è detto poc’anzi. I flussi di denaro e di armi gestiti dalla criminalità divennero le casse e l’arsenale dell’UÇK. Il Congresso americano, che aveva inserito l’esercito di liberazione albanese tra i “gruppi terroristici internazionali”, produsse nel 2000 uno studio in cui evidenziava le responsabilità dell’UÇK nel traffico di droga.
KOSOVO: L’UÇK era un esercito criminale

L'Ushtria Çlirimtare e Kosovës (UÇK o UCK), nome albanese dell'Esercito di liberazione del Kosovo (ELK) e noto in inglese come Kosovo Liberation Army (KLA), è stata un'organizzazione paramilitare kosovaro-albanese, inserita nel 1998 nella lista ONU delle organizzazioni terroristiche, che ha operato in Kosovo e nella vicina vallata di Preševo, nella parte meridionale della Serbia centrale, prima dello scoppio della guerra del Kosovo.


Pristina - L'ambasciata americana a Pristina ha emesso martedì un'istruzione sanitaria in merito alla situazione di emergenza nel comune di Decani a causa di un avvelenamento di massa.


Dichiarato lo stato di emergenza: due persone sono già morte; acqua inviata per l'analisi
Pristina - Due persone sono morte oggi dopo un avvelenamento di massa a Decani, e la Procura ha aperto un'inchiesta. È stato dichiarato lo stato di emergenza.














Questo libro viene pagato cifre astronomiche tanto è ricercato. Chi ce l'ha lo tiene in cassaforte. 





Di guide al Kosmet ne abbiamo da vendere 
















CI TROVATE IN FACE BOOK

  Balkan moja ljubav