giovedì 30 dicembre 2021

COSA STA SUCCEDENDO IN FRIULI ?




Da alcuni mesi nei circoli e nelle librerie del Friuli sta succedendo una cosa strana e molto preoccupante. Si tratta spesso il tema della dissoluzione della Jugoslavia e questo è normale vista la terra di confine che è questa regione. 

Vengono invitati solo autori di libri che stanno dalla parte dei vincitori, ma fino a qua ancora tutto normale. Il problema sorge quando per presentare la storia si usa un criminale 

Ricordiamo sempre che a questi incontri per lo più vanno persone che non conoscono i Balcani e che sentendo una storia distorta si fanno una idea sbagliata

Vogliamo parlare di tutti i criminali dei Balcani? Perfetto, c'è di meglio da fare, ma lo si puo' fare, ma presentare un popolo tramite un criminale è mala fede e mala informazione e chi semina vento raccoglie tempesta.

Infatti a Udine sono stati aggrediti con un coltello i bambini serbi 

Al grido di "Il Kosovo è Albania" minaccia col coltello i giocatori della Serbia

Provate a pensare se foste serbi e nella scuola di vostro figlio viene uno scrittore che dice che siete un popolo di criminali. Come pensate che verrà trattato vostro figlio?

Non scrivete "Verità su Giulio Regeni" se siete i primi ad essere falsi e non dite di voler aiutare gli immigrati se siete i primi a diffondere odio 

Quindi circoli ARCI, ANPI, librerie e chiunque approccia alla storia: fatelo con coscienza. I vostri errori li pagano i deboli, non voi 

Massacrato di botte a 13 anni perchè serbo

Il razzismo anti serbo di tutti i media italiani

La disinformazione italiana sui Balcani

Prima di AIDA

Giorno della memoria 2022


I libri di odio li abbiamo fatti cancellare da diverse pagine. Lo raccontiamo anche QUI


Dedicato a Maria Luisa, Roberta e Michele:

Ceca - Djurdjevdan - (Live) - Guca - (Tv Pink 2012)

Siniša Mihajlović | Best Serie A Goals | Throwback | Serie A

Intervista a Siniša Mihajlović

45000 Delije fans singing "Pukni zoro"


Già in passato avevamo notato come le celebrazioni della strage di Marzabotto fossero talvolta segnate da riferimenti fuorvianti ai fatti di Srebrenica (1). Stavolta, per il 25 Aprile, a Marzabotto (Monte Sole) tra gli invitati d'onore figura Jovan Divjak, descritto come "il generale che difese la città di Sarajevo durante l'assedio". Addirittura, si annuncia un suo "tour partigiano" in diverse località italiane nei giorni tra il 23 e il 30 aprile 2019.

Ma chi è veramente Jovan Divjak? 
Già a capo della Difesa Territoriale in Bosnia-Erzegovina, nei mesi a cavallo delle "dichiarazioni di indipendenza" con cui ha inizio la tragedia del suo paese (1991-1992) viene scoperto e giudicato dalla Corte Marziale dell'esercito jugoslavo per illegittimi rifornimenti di armi. Gli vengono inflitti 9 mesi di carcere cui si sottrae passando al nemico, cioè alle milizie nazionaliste bosgnacche di Alija Izetbegović. Da capo militare della zona di operazioni di Sarajevo è da considerare perlomeno corresponsabile della efferata strage della via Dobrovoljacka (3 maggio 1992), quando i suoi attaccano alle spalle le giovanissime reclute dell'Armata Jugoslava, che si ritirano pacificamente verso la Serbia in base agli accordi, causando 42 morti, 73 feriti, 215 prigionieri: è la prima grande strage di Sarajevo, mai ricordata da nessuno in Italia.







QUANDO AVETE DAVANTI UNA PERSONA CHE VI VUOL FAR CREDERE CHE LA GUERRA IN JUGOSLAVIA E' SREBRENICA, SAPETE CHE AVETE DAVANTI UN DISONESTO .. fatevi raccontare tutto .. 

E non parlate di tribunali che non c'è nessun colpevole per le 3200 vittime serbe in grande maggioranza donne e bambini nei villaggi attorno a Srebrenica, ne dei 600 civili trucidati in Krajina, ne degli espianti di organi fatti dagli albanesi alla Casa gialla, ne di tanta altra mala giustizia, pero' abbiamo fior fiore di avvoltoi italiani che lucrano sulle disgrazie altrui 







C'è una casa editrice italiana che è una vergogna . Parla solo del nazionalismo croato e serbo 
Invece i serbi sono stati gli unici a non partecipare al referendum nazionalista per distruggere la Jugo 

30 agosto 1995: alle 2:12 del mattino, iniziarono i bombardamenti NATO sulla Republika Srpska, che durò fino al 14 settembre, e in cui furono uccisi 153 civili Serbi innocenti.
L'aviazione della NATO ha sganciato un totale di 1.026 bombe sulle posizioni dell'Esercito della Republika Srpska, di cui 708 guidate, e il peso totale degli esplosivi sganciati fu di circa 10.000 tonnellate.
Durante questi bombardamenti, la NATO hanno utilizzato munizioni radioattive all'uranio impoverito in un'operazione chiamata "Deliberate Force", spiegando che "questo dovrebbe portare finalmente i Serbi in Bosnia Erzegovina al tavolo dei negoziati".
Il motivo dell'attacco della NATO fu l'esplosione al mercato Markale di Sarajevo il 28 agosto 1995, per la quale furono accusati i Serbi, sebbene il rapporto della commissione indipendente di quel periodo affermasse che "non ci sono prove chiare che le granate provenissero da posizioni serbe ", cosa che venne confermata personalmente a Yasushi Akashi, l'allora inviato del Segretario generale dell'Onu per i Balcani.
L'allora comandante dell'UNPROFOR, il generale Michael Rose, dichiarò dopo l'incidente a Markale che non era possibile determinare da dove fosse stata sparata la granata. Un colonnello russo, comandante del battaglione russo di mantenimento della pace a Sarajevo, Andrej Demurenko, che ha partecipato alle indagini, ha affermato che i Serbi "sono stati accusati ingiustamente solo perché la NATO avesse motivo di attaccare".
Il primo giorno del bombardamento di Pale, in uno scontro tra artiglieria serba e aerei della NATO, un aereo francese "Mirage 2000" è stato abbattuto da un "missile terra-aria" intorno alle 17:00. È caduto e i due piloti sono fuggiti catapultandosi.
Contemporaneamente alla "Deliberate Force", è stata lanciata anche l'azione della NATO "Dead Eye", il cui obiettivo era disabilitare il sistema di difesa antiaereo dell'Esercito della Republika Srpska. La campagna di bombardamenti della NATO è stata anche aiutata dall'Operazione Mistral 2, un'offensiva militare dell'esercito croato (HV), dell'Esercito della Repubblica di Bosnia Erzegovina (ARBiH) e del Consiglio di difesa croato (HVO) lanciato nella Bosnia occidentale.
Hanno preso parte al bombardamento della NATO:
Francia (284 voli)
Germania (59 voli)
Italia (35 voli)
Paesi Bassi (198 voli)
Spagna (12 voli)
Turchia (78 voli)
Regno Unito (326 voli)
Stati Uniti (2318 voli)

Sono passati 6 anni da questa scena. È lunedì 8 luglio 2015 e nel corso di una riunione tenutasi per commemorare il ventesimo anniversario dei massacri di Srebrenica, il Consiglio di sicurezza dell'ONU voleva adottare una risoluzione che avrebbe sottolineato l'accettazione di questi eventi come genocidio come prerequisito per la riconciliazione nazionale in Bosnia-Erzegovina. Il progetto di risoluzione, presentato nel corso di una riunione che ha ascoltato anche i briefing del vice segretario generale delle Nazioni Unite Jan Eliasson e dell'Alto Commissario per i diritti umani Zeid Raad al Hussein, ha ricevuto il voto negativo dalla Federazione russa, membro permanente, e 10 voti favorevoli, con quattro astensioni (Cina, Venezuela, Angola e Nigeria). Il voto negativo è stato di quest'uomo: Vitaly Churkin ambasciatore della Federazione Russa all'ONU che prima della votazione aveva dichiarato:
"Sottolineando che il Consiglio si è riunito in memoria di tutte le vittime del conflitto in Bosnia-Erzegovina, propongo un momento di silenzio in Aula. Riprendendo il mio intervento, posso affermare che la Federazione russa ha costantemente chiesto l'indagine sui crimini commessi contro tutte le comunità etniche durante il conflitto nei Balcani. Pertanto, il mondo aveva l'importante compito di costruire una maggiore pace, riconciliazione e stabilità nella regione per commemorare il processo di pace di Dayton. Il mio paese ha accettato una risoluzione commemorativa basata sull'imperativo di andare avanti. Tuttavia, il progetto britannico era stato presentato in un modo che cercava di attribuire la colpa a una sola comunità. Il ruolo del Consiglio era quello di rafforzare la pace e la sicurezza internazionali; che gli storici giudichino eventi e tribunali diano verdetti. Quindi dico alla Commissione e al Consiglio di non adottare un documento distruttivo in un momento del genere e esorto gli sponsor a non metterlo ai voti. In caso contrario, la Federazione russa sarà obbligata a votare contro. Tale posizione, tuttavia, non ha in alcun modo il senso di diminuire la sensibilità del mio paese verso le sofferenze e il dolore delle vittime del conflitto nei Balcani."
E così fece essendo un uomo di parola.


Non si puo' dirsi antifascisti, andare nei circoli ANPI e difendere il governo di ultradestra australiano 



Su un profilo di puro odio etnico abbiamo messo un post che è stato subito cancellato, ma però aiutano gli immigrati. Ah! ah! ah!
 





Nessun commento:

Posta un commento

Novak Djokovic e' il miglior atleta dell'anno

  Novak Djokovic è stato premiato ai Laureus world sport awards come il miglior sportivo della passata stagione  E' la quinta volta che ...