mercoledì 23 novembre 2022

TESORI D'ARTE DELLA SERBIA MEDIEVALE

 




Verona, sabato 3 dicembre 2022

alle ore 16 presso la Chiesa di San Giorgio in Braida, Piazzetta San Giorgio
presentazione del libro di
Rosa D'Amico
TESORI D'ARTE DELLA SERBIA MEDIEVALE
Un viaggio tra Oriente e Occidente
alla presenza dell'Autrice.
Introduzione della dott.ssa A.M. Spiazzi
Intermezzo e finale musicale con brani di musica sacra eseguiti dalla Nova Schola Cantorum e dal soprano Rosalina Bressan

SEMPRE PIU' ALTA LA TENSIONE IN KOSMET






Il peggiore di tutti in questa storia è proprio il signor Borrell. Recentemente si è reso noto al grande pubblico per una dichiarazione sulla Unione Europea come "giardino" da preservare in quella "giungla" che sarebbe il mondo esterno: inutile dunque aspettarsi qualche nota autocritica da un suprematista europeo-occidentale come lui. E invece le premesse della grave situazione del Kosovo-Metohija le ha messe proprio la UE con le politiche neofasciste praticate almeno dal 15 gennaio 1992, ma in particolare con il riconoscimento della "indipendenza" di questa che è oggi a tutti gli effetti una colonia euroatlantica usata solo per luridi traffici e destinata, nelle intenzioni di quelli come Kurti, all'Anschluss con l'Albania.

La UE da 30 anni promuove la guerra, e continua.

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“Kosovo e Serbia responsabili per qualsiasi escalation” 

lunedì 21 novembre 2022

Dopo l’Ucraina l’attenzione resta alta sui Balcani.

 



Dopo l’Ucraina l’attenzione resta alta sui Balcani.

Secondo l’ex diplomatico americano e politologo, James Jatras, l’esito della crisi ucraina condurrà entro pochi anni a importanti cambiamenti geopolitici globali.
Jatras, intervistato lo scorso 19 novembre dall’agenzia di stampa russa Sputnik, ha sottolineato peraltro che il destino dei serbi è fortemente legato all’andamento del conflitto in Ucraina. Qualora infatti le potenze occidentali non ottenessero un esito a loro favorevole, potrebbero colpire in modo asimmetrico altrove, e tra i primi indiziati ci sarebbero i Balcani, in particolare Bosnia-Erzegovina o Kosovo e Metohija.
“La NATO e gli Stati Uniti possono in qualsiasi momento alzare il livello di tensione in Kosovo e in Bosnia, colpendo uno stato considerato amico della Russia” ha affermato Jatras, che ha però proseguito sottolineando la difficoltà nel prevedere futuri eventi nei Balcani, dal momento che in primis dipenderebbero da quanto fermamente il governo serbo deciderà di stare al fianco del proprio popolo.
Belgrado infatti, nonostante le pressioni internazionali, non ha adottato sanzioni contro la Russia, riuscendo così a mantenere condizioni favorevoli per la propria stabilità economico-energetica ma, in tal modo, ha anche attirato le attenzioni “dei 30”, ovvero dei paesi membri della NATO, che guardano con rinnovato interesse al primo bersaglio di quei lontani anni ’90.
Intanto, l’attuale disputa delle targhe tra Belgrado e Pristina dimostra come l’Occidente spinga il riconoscimento del Kosovo, facendo leva sul principio di autodeterminazione dei popoli, lo stesso che viene negato alle regioni filorusse, obbligate a restare sotto un padrone indesiderato.

NOVAK DJOKOVIC HA VINTO TUTTO QUELLO CHE SI POTEVA VINCERE

 



Nel giorno dell'impresa sportiva di Djokovic, mi pare opportuno riportare questa memoria che ci viene proposta da Vanni Trentalance.

"Andiamo con ordine: le Finals di Torino sono il torneo in cui gli otto giocatori che hanno fatto più punti durante l'anno si sfidano tra loro.
Novak Djokovic, pur essendo stato escluso per i noti motivi da ben due tornei del grande Slam, non solo si è qualificato tra gli otto ma oggi ha vinto il trofeo, risultando il giocatore più in forma dell'anno (oltre che probabilmente il più forte di tutti i tempi).
Costui invece è il presidente del Gimbe, un non meglio specificato ente privato senza scopo di lucro (!) che dovrebbe 'favorire la diffusione delle migliori evidenze scientifiche' nonché 'migliorare la salute delle persone contribuendo alla sostenibilità del servizio di assistenza pubblica' eccetera eccetera.
Uno che tra food posting e sostegno alle più oscene e antiscientifiche restrizioni governative ha imperversato sulla televisione pubblica per più di due anni affermando letteralmente laqualunque e il suo contrario.
Oggi ci piace ricordarlo in particolare per questa sua perla di scienza elargita in occasione di una delle rarissime sconfitte di Djokovic di quest'anno. Idolo assoluto."

martedì 8 novembre 2022

SITUAZIONE ESPLOSIVA IN KOSMET






10 mila persone in piazza contro il governo: siamo serbi! 
Sconosciuti hanno lanciato in serata una bottiglia molotov contro la casa di una famiglia serba nei pressi di Gracanica, enclave serba a pochi km dalla capitale kosovara Pristina. Zoran Trajkovic, che al momento dell'attentato era in casa con i suoi familiari, ha detto che ad aver paura. Non si sono registrati comunque feriti, solo danni materiali all'abitazione.
Come riferiscono i media a Belgrado, già in passato la famiglia serba era stata oggetto di attacchi e provocazioni. Alcuni mesi fa sulla palizzata del cortile di casa era apparsa una scritta inneggiante all'Uck (organizzazione terroristica), l'Esercito di liberazione del Kosovo che combattè contro i serbi nel conflitto armato del 1998-1999, mentre in precedenza Zoran Trajkovic era stato attaccato e picchiato da alcuni kosovari di etnia albanese. Condannando l'attentato, il direttore dell'Ufficio governativo serbo per il Kosovo Petar Petkovic ha detto che esso è la conseguenza della politica di odio antiserbo portata avanti dal premier kosovaro Albin Kurti.


L'Ushtria Çlirimtare e Kosovës (UÇK o UCK), nome albanese dell'Esercito di liberazione del Kosovo (ELK) e noto in inglese come Kosovo Liberation Army (KLA), è stata un'organizzazione terroristica kosovaro-albanese, inserita nel 1998 nella lista ONU delle organizzazioni terroristiche[4][5][6][7][8][9], che ha operato in Kosovo e nella vicina vallata di Preševo, nella parte meridionale della Serbia centrale, prima dello scoppio della guerra del Kosovo.

Un'organizzazione parallela, nota con la stessa sigla UÇK o UCK (Ushtria Çlirimtare Kombëtare, in italiano Esercito di liberazione nazionale), ha operato nella Repubblica di Macedonia tra la fine del 2000 e la primavera del 2001 durante i sanguinosi scontri che hanno coinvolto la minoranza albanese.[10][11]

Medaglia a Aleksandr Botsan-Kharcenko





 SERBIA, BELGRADO

Alla Casa Russa di Belgrado si è tenuto un solenne evento dedicato al 110° anniversario della Liberazione del Kosovo e Metokhiia nella prima guerra balcanica.
La Società dei veterani serbi del 1912-1918 ei loro discendenti hanno consegnato all'Ambasciatore Russo in Serbia Aleksandr Botsan-Kharcenko una medaglia dell'organizzazione e un segno commemorativo.
Video: Pavel Busciuev/TASS

venerdì 4 novembre 2022

Corso di lingua croata

 Vi stra consigliamo la grammatica di Vlatka Gott e Anna Morpugno se volete imparare il croato 




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  Balkan moja ljubav