sabato 23 aprile 2022

LETTERA DI PROTESTA ALL'AMBASCIATORE ITALIANO IN CROAZIA

 Perdonate la traduzione ..

Italia al tempo del colera! L’ambasciatore italiano in Croazia, in visita al campo di sterminio di Jasenovac ,dove furono sterminati decine di migliaia di serbi , ebrei , rom e antifascisti dagli Ustascia croati ha espresso solidarietà , pensate a chi? Ai croati!!! Questo rappresenta l’Italia? Se va in visita ad Auschwitz esprime solidarietà ai tedeschi? D’altronde agli Esteri c’è ................




#Notizie dal Museo delle vittime di genocidio

Il direttore del Museo delle vittime del genocidio Dejan Ristic ha inviato oggi una lettera di protesta all'Ambasciatore della Repubblica d'Italia nella Repubblica di Croazia. Pierfranceska Saku, e in relazione al contenuto inappropriato del post pubblicato il 22. Aprile 2022 anni sull'account Twitter ufficiale dell'Ambasciata della Repubblica d'Italia nella Repubblica di Croazia.
👇
Lettera di protesta Trasmettiamo Ristic in versione integrale:
AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA ITALIA
NELLA REPUBBLICA DI CROAZIA
all'ambasciatore della città La Saka delle Perfrances
Il nostro Mister Ambasciatore,
per conto del Museo delle vittime del genocidio, le istituzioni culturali nazionali della Repubblica di Serbia che si occupa di ricerca scientifica e commemoralizzazione delle sofferenze nel territorio della Jugoslavia occupata durante la seconda guerra mondiale, e soprattutto la cultura del ricordo delle vittime del pionieri del genocidio sui suoi membri del popolo serbo, ebreo e rom sul territorio dello Stato indipendente di Croazia nello stesso periodo, rivolgo una protesta decisiva e una condanna pubblica per l'annuncio inappropriato fatto il 22. Aprile 2022 anni sull'ordine ufficiale Twitter dell'Ambasciata della Repubblica d'Italia nella Repubblica di Croazia in cui nel contesto della commemorazione delle vittime di Jasenovac esprime solidarietà al popolo croato.
In questa occasione ricordo che i membri del popolo croato sono stati vittime dello stato repressivo, dell'equipaggiamento militare e di polizia NDH esclusivamente nella misura in cui la stessa NDH era percepita dallo stesso NDH dei loro avversari.
Allo stesso tempo, i membri del popolo serbo, ebreo e rom erano chiaramente segnati nella NDH come quelli che dovrebbero essere completamente distrutti fisicamente, identità e religiosamente.
Pertanto, non è chiaro a cosa si riferisca esattamente il segmento del popolo croato per esprimere la propria solidarietà nel contesto della cultura del ricordo delle vittime di Jasenovac.
Il nostro Mister Ambasciatore,
Il contenuto di quel post ha causato un grande sconvolgimento dei cittadini della Repubblica di Serbia, in particolare dei sopravvissuti, ossia dei discendenti delle vittime del genocidio commesso oltre centinaia di migliaia di serbi, oltre a decine di migliaia di ebrei e Rom nella regione di NDH.
È risaputo che il sistema di concentramento e campi di sterminio della NDH a Jasenovac, il cui sito è stato visitato nell'ambito della commemorazione di innocenti vittime serbi, ebrei, rom e altre vittime, secondo la bestialità dimostrata dagli Ustasha croati era il la perdita più mostruosa in tutta Europa durante la seconda guerra mondiale (1939-1945).
Pertanto, il contenuto del post, oltre a includere un insulto ai rari sopravvissuti al macello di Jasenovac e a centinaia di migliaia di loro discendenti in tutta l'area dell'ex Jugoslavia, rappresenta allo stesso tempo un grezzo e distorsione pubblica del genocidio commesso contro i serbi, Sala ocousta e Samudaripena che questo Museo rifiuta e condanna con forza.
Riferendomi a questa protesta e condanna, mi aspetto la reazione dell'Ambasciata che comporterebbe la rimozione di quell'annuncio, nonché le scuse pubbliche ai sopravvissuti del genocidio commesso contro serbi, ebrei e rom nel NDH, come ben detto Io come loro discendenti.
DIRETTORE
Dejan Ristic


Marinella Mondaini

 E' davvero divertente vedere questi talk show abituati a spettegolare occuparsi di politica.. solo dovrebbero almeno studiare la geografia prima   



Non avevo dubbi, ma ora ho anche più certezza.

Ringrazio con tutto il cuore la compagna Marinella Mondaini , per aver accettato di intervenire alla trasmissione Dritto e Rovescio presentata da Del Debbio
Trasmissione dove parlano di democrazia e di libertà d'espressione, ma poi nei fatti parlano solo loro, gli altri li usano, non li ascoltano, li sovrastano con le loro mille e più voci, fanno di tutto per non far comprendere alle persone che da casa, vorrebbero sentire tutte le molteplici ragioni, e non giochini di microfoni e di fasulli audio difettosi
Ma nonostante tutto e tutti Marinella ha parlato e detto quello che doveva dire.
È da quando è scoppiato questo conflitto, che stiamo organizzando il collegamento da Mosca con gli studi Mediaset per Marinella,
Ci siamo illusi forse, pensando, potesse ricevere un altro tipo d'approccio, anche se ci aspettavamo tutto questo , abbiamo temuto e parteggiato per lei.
Da parte poi dell''opinionista lucchese, di meglio, non si poteva di certo sperare..
Loro l'hanno cercata
E sempre loro, fino a ieri sera si sono dimostrati interessati, nel tenermi aggiornata contattandomi in privato fino all'ultimo, per garantirmi e confermare l'ora, nella quale la cara compagna sarebbe intervenuta, sapendo quanto questo per me fosse importante.
Li ho anche ringraziati per il gentile pensiero dimostrato nei miei confronti, cosa che per un attimino mi ha piacevolmente destabilizzata e sfortunatamente pure illusa su quello che sarebbe stato l'andamento ed il verso intrapreso la trasmissione
Si, mi ero piacevolmente illusa sul tipo di trattamento che avrebbero riservato a Marinella.
Anche perchè il pensiero ci stava, visto che con un forte aiuto, sono stata praticamente io ad averla messa in questa situazione.
Voglio credere che non sia stato tutto inutile, le nostre ragioni non le accettano proprio, ma la gente a casa le ha comunque sentite.
Avrà tempo di elaborare e comprendere.
Il compito nostro è questo, invece avete visto la tattica loro quale è.
E sennò ve la spiego lo stesso.
Funziona più o meno cosi:
1) Metti in minoranza ed isola l'ospite non allineato
2) Fallo attaccare da i tuoi cani arrabbiati .
3 ) Mai un applauso o una voce in difesa del malcapitato
4) Mentre per i cani arrabbiati messi su da allevatori di scimmie ripetenti, l'applauso deve partir dopo imposizione luminosa dalla regia, verso il pubblico pagante.
Non so se ieri sera avete avuto modo di vedere a Dritto e Rovescio la compagna Marinella Mondaini e di rendervi conto di cosa fanno alle persone non allineate ospiti nei talk show loro.
Sbeffeggiano, si rendono persino stupidi pur di raggiungere lo scopo,
come se la gente a casa fosse tutta scema.
Giuro, ho dovuto ringraziar Cruciani che non ha lasciato offendere l'intelligenza sua cosi a tal punto, e si è incaxxato prendendo le difese della Marinella.
Persino Belpietro davanti alla europarlamentare PD è stato da applauso.
Rendetevi conto voi, il grado di degrado che vige nel mondo dell'informazione nostra, per farci parlare in positivo persino di certa stampa e di certi personaggi.
Sono rimasta solo per lei giuro sennò era da girare canale.
E aspettate che non siamo ancora a nulla.
Date tempo a questa carogna di farsi strada in tutta Europa, poi vedremo ergersi statue di qualche Bandera italiano a mano tesa a far il saluto al Duce.
Vogliono storpiare la storia, c'è la stanno riscrivendo.
Anche quella attuale, negando spudoratamente, le verità riportate da giornalisti come Marinella Mondaini o Giorgio Bianchi ,che da anni vivono e raccontano nei loro reportage il Dombass e lo fanno dal 2014, data dell'invasione di quei territori da parte de macellai del governo ucraino, assurto al potere, dopo il colpo di Stato messo in atto dai soliti Stati canaglia d'America.
La storia fortunatamente ci sta chi la sentita raccontare da piccino sù sù all' interno della propria famiglia, tanti di noi hanno avuto nonni partigiani,
Non ci potranno portar via i nostri ricordi,
la nostra memoria.
E compito nostro è quello di non permetterlo.
Salvate la memoria come potete
Parlate della resistenza partigiana a i vostri figli, a i vostri nipoti,
non aspettate gli è la insegnino a scuola, perché vedete no, cosa stanno facendo alla verità ultimamente?!.
Nessuno sarà più in grado di raccontarla se non ci impegniamo al massimo per non farcela portare via del tutto.
Salvate la memoria
Salvate la verità contemporanea.
Non sedetevi tra i loro cani dalla parte sbagliata della nostra storia.
K.M.

sabato 16 aprile 2022

12 aprile 1999: data dell'attacco al treno a Grdelica

 



12 aprile 1999: data dell'attacco al treno a Grdelica quando due missili lanciati dall'aereo statunitense F-15E Strike Eagle colpirono un treno passeggeri mentre stava attraversando un ponte ferroviario sul fiume Južna Morava nella gola di Grdelica, a circa 300 chilometri a sud di Belgrado. Almeno 55 passeggeri civili sono stati uccisi o dichiarati dispersi. È considerato il disastro ferroviario più grave nella storia Serba ed è stato compiuto dalle forze Nato.

Il bombardamento è avvenuto intorno alle 11.40 ora locale. Una munizione a guida di precisione del missile AGM-130 rilasciata da un F-15E Strike Eagle statunitense ha colpito il centro del ponte nel momento esatto in cui il treno passeggeri n. 393, in rotta da Belgrado a Ristovac, stava attraversando il ponte. Il missile ha colpito il treno, causando gravi danni, ma non ha distrutto il ponte.
Secondo il generale Wesley Clark, che all'epoca era il Comandante Supremo Alleato in Europa, il treno aveva viaggiato troppo velocemente e la bomba era troppo vicina al bersaglio per essere deviata in tempo. Rendendosi conto che il treno era stato colpito ma credendo di poter ancora completare la missione colpendo la fine del ponte dove il treno era già passato, il pilota fece quindi un altro passaggio e lanciò un secondo missile. Anche questo ha colpito il treno. Clark descrisse il secondo colpo come un "incidente inquietante" in cui il treno aveva continuato a muoversi nell'area bersaglio, oscurata dalla polvere e dal fumo del primo colpo, affermando che il pilota presumibilmente aveva avuto meno di un secondo per reagire. Un video della telecamera posta sul missile è stato rilasciato dalla Nato per sostenere la sua versione degli eventi. Ma il quotidiano tedesco Frankfurter Rundschau ha riferito che il video della Nato era stato mostrato a più di quattro volte la sua velocità reale, dando un'impressione fuorviante della velocità del treno.
Il governo Serbo e alcuni gruppi occidentali hanno definito l'attacco un "crimine". Altre organizzazioni per i diritti umani hanno criticato il modo in cui l'attacco era stato continuato dopo che il treno era stato colpito dal primo attacco. Amnesty International ha sostenuto che l'attacco avrebbe dovuto essere fermato quando il treno era stato colpito e che il secondo bombardamento aveva violato il principio di proporzionalità. In un rapporto del dopoguerra, Amnesty International ha dichiarato che l'incidente
"sembra aver violato l'articolo 57 del Protocollo I che impone che un attacco sia 'annullato o sospeso se diventa chiaro che l'obiettivo non è militare o che ci si può aspettare che l'attacco causi la perdita accidentale di vite civili che sarebbe eccessivo rispetto al vantaggio militare concreto e diretto previsto». "
Il Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia (ICTY) ha istituito un comitato nel maggio 1999 per determinare se durante la campagna della Nato fossero stati commessi reati contro il diritto internazionale. Nella sua relazione finale al procuratore del tribunale, Carla Del Ponte, la commissione ha ritenuto che l'attacco fosse stato proporzionato:
"È opinione del comitato che il ponte fosse un obiettivo militare legittimo. Il treno passeggeri non è stato deliberatamente preso di mira. La persona che controllava le bombe, pilota o WSO, prese di mira il ponte e, per un brevissimo periodo di tempo, non riuscì a riconoscere l'arrivo del treno mentre la prima bomba era in volo. Il treno era sul ponte quando il ponte è stato preso di mira una seconda volta e la lunghezza del ponte è stata stimata in 50 metri. È opinione del comitato che le informazioni relative all'attacco con la prima bomba non forniscano una base sufficiente per avviare un'indagine".




venerdì 15 aprile 2022

GIORGIO BIANCHI




 Mi ha appena contattato Meltemi per comunicarmi che il mio ultimo libro, "Governare con il terrore", è andato esaurito ovunque in due giorni.

Pertanto è già partita una ristampa importante per soddisfare tutti gli ordini in sospeso e quelli futuri.
Più di due anni di sacrifici di nottate e di tempo sottratto alla famiglia, sono state ampiamente ripagate da un successo al di là di ogni più rosea aspettativa, soprattutto alla luce del fatto che si tratta di un saggio in due volumi che supera le 800 pagine.
Gli ultimi capitoli, quelli sulla pandemia e sulla guerra, sono stati i più complicati, in quanto quasi tutte le previsioni si sono avverate e pertanto li ho dovuti riscrivere togliendo i condizionali e le forme dubitative.
Il resto analizza le premesse che hanno condotto a quelle conclusioni, che poi si sono rivelate in larga parte esatte.





Oggi ho parlato con una fonte molto qualificata che mi ha lasciato letteralmente raggelato sulla sedia.
Dovete prendere in seria considerazione quello che sto per scrivere.
Il punto dal quale bisogna partire prima di affrontare qualsiasi ragionamento sul conflitto in Ucraina, è che in questa guerra, da parte russa, la sconfitta non è assolutamente contemplata.
Questo significa che la resa di Kiev potrà soltanto essere dolorosa, molto dolorosa, catastrofica, oppure, in ultima analisi, una disfatta epocale.
L'operazione speciale era l'ultima chiamata per una soluzione che rientrasse nelle prime due opzioni.
Dato il grado di irragionevolezza dei fantocci ucraini e di quelli europei, dato il livello raggiunto dalla propaganda e dalle sanzioni, dato il prezzo di sangue pagato dalla Russia in questo mese, giunti a questo punto, nell'ottica russa, non ha più senso combattere con le mani legate dietro la schiena.
Il rischio concreto in questo momento, è quindi che su quella martoriata terra si abbatta una tempesta di fuoco, come non se ne sono mai viste nella storia. Un qualcosa di così terribile, che sia di monito per tutti.
Un modo per far comprendere un concetto che a quanto pare è sfuggito ai più: la Russia ha fatto all-in e ha alzato la posta in gioco ad un livello colossale.
Il più alto concepibile.
In questo momento la Nato e Mosca sono le due automobili che sfrecciano verso il burrone nella "chicken run" di Gioventù bruciata.
Putin ha detto chiaramente che loro non premeranno il freno per primi. E se si conosce un poco la storia di quel paese c'è da credergli.
L'altra automobile, quella guidata dalla Nato, sembra intenzionata a condurre la Russia ad un passo da quel burrone per verificare se c'è veramente l'intenzione di andare fino in fondo.
Europa e Ucraina, intese come popolazioni, sono sedute sul divano posteriore di questa macchina e assistono attonite alla corsa, impossibilitate a saltar giù per via delle portiere bloccate.
L'unica possibilità di salvezza per loro, è pertanto quella di sottomettere il guidatore folle, prendere il controllo del veicolo e tirare con decisione il freno per prime.
L'alternativa è, nella migliore delle ipotesi, la distruzione dell'Ucraina.
Nella peggiore, la distruzione dell’Europa.
Tertium non datur.






Questi sono dei criminali in malafede pagati per fare squadrismo mediatico. Lo scoop di Mariana deve avergli fatto veramente male per reagire con questa violenza e con questa premeditazione.
Si sentono intoccabili.
Nella trasmissione di oggi hanno accorpato due video che trattano due argomenti separati, inducendo il pubblico a ritenere che si riferiscano al medesimo concetto.
1. Mariana dichiara esplicitamente di non essere stata rapita dai russi e di essere tornata a casa sua (cosa che posso assolutamente confermare). Pertanto smonta la fake news ucraina, ripresa da tutti media italiani, che la voleva rapita.
2. Nel secondo video ci sono io che mi riferisco al pezzo dell'intervista di Mariana in cui racconta degli anni dei bombardamenti ucraini su Donetsk, città nella quale abitava in quel periodo.
In buona sostanza affermo che gli ucraini hanno eletto ad icona della resistenza ucraina una ragazza che in realtà è risentita nei loro confronti per il fatto di aver subito per anni i loro bombardamenti.
Per questo affermo nel video che sovraesporre questa ragazza si sia rivelato un boomerang.
Insomma quelli di La7, in completa malafede, nell'intento di fuorviare il pubblico, fanno passare lo svelamento effettuato sul campo di una fake news, per un fake esso stesso.
Dove sarebbe il fake e la propaganda in quello che ho svelato?
Lo sanno loro dallo studio se la ragazza è stata rapita o meno?
Lo sanno loro dallo studio se lei ha sentito o non ha sentito il rumore degli aerei ?
Il punto vero è che stanno alzando un polverone di menzogne per nascondere il vero nocciolo della questione, ovvero il fatto che Mariana non sia stata rapita e che non sia in alcun modo costretta a fare queste rivelazioni (anzi, in questo momento la povera ragazza, madre di una figlioletta, riceve in continuazione minacce di morte).
Come del resto è una fake news che Eduard Basurin sia stato prelevato dall'FSB (se proprio dovevano, lo avrebbero semmai fatto rapire dal GRU).
Sono sconvolto da questa manipolazione indegna della realtà.
Basterebbero questi dettagli per capire la funzione strategica di questi contenitori di menzogne e falsità.



Sono curiosa .
A voi che avete messo la bandierina Ucraina nei vostri profili....
A voi voglio scrivere....
Quando il prossimo anno i vostri figli a scuola saranno al freddo perché il riscaldamento sarà razionato.... cosa direte?
Quando le aziende nelle quali lavorate chiuderanno perché non potranno assorbire i costi dell'energia.. cosa farete?
Quando la bolletta del gas sarà così insostenibile da poter essere pagata?
Pensateci adesso invece di fare proclami contro i presunti orchi russi.....perché saranno solo cazzi vostri quando i vostri figli si congeleranno a scuola e voi vi troverete senza lavoro per solidarietà verso uno stato nazista. .....
Riflettere please....


lunedì 11 aprile 2022

ASSURDA RUSSOFOBIA


Il Corriere manda "pizzini" alla Lucky Luciano - Dietro il sipario - Talk Show



 Sparito Marc Innaro dalla tv 

Ucraina: combattere la disinformazione con la censura è un errore

La federazione internazionale dei felini ha vietato le gare ai gatti russi

Quercia russa squalificata dal concorso di “albero europeo dell’anno”

L'inaccettabile propaganda di guerra a teatro





Gli ucraini hanno abbattuto le statue dj Alexander Puškin, il più grande poeta russo. L'occidente sostiene e arma questo regime canaglia.




La Russofobia viscerale sta toccando nuove vette di maccartismo e di demenza.
La Santa Inquisizione Liberal fa della Cancel Culture la propria arma prediletta per manipolare la memoria e soggiogare il passato piegandolo a un eterno presente riveduto e corretto.
Yuri Gagarin, il primo uomo ad andare nello spazio viene censurato in quanto Russo o meglio sovietico.
Perché spesso e volentieri questa ossessiva canea antirussa che colpisce le icone storiche e culturali evidenza il nervo scoperto della classe dirigente occidentale, il tentativo di esorcizzare ciò che li ha terrorizzati per decenni.
Il fantasma del socialismo non si aggira più per l’Europa ma continua a turbare i loro sogni.
Roberto Vallepiano




🚩DUE SORELLE CAMPIONESSE DI SCACCHI UCRAINE SOSPESE DALLE GARE PER AVER RIFIUTATO DI FIRMARE UNA RICHIESTA DI MESSA AL BANDO DEI GIOCATORI RUSSI E BIELORUSSI
🚫Le due sorelle ucraine campionesse di scacchi, Maria e Anna Muzychuk, saranno sospese e escluse dalle gare indette dalla Federazione di scacchi di Leopoli per aver rifiutato di firmare una lettera aperta chiedendo alla Federazione internazionale di scacchi (Fide) di bandire russi e bielorussi.
Sapevano a cosa sarebbero andate incontro ma sono convinte che occorra evitare che gli effetti collaterali della guerra arrivino anche nello sport.
☮️ Da sempre sensibili ai diritti umani, come dimostra un episodio avvenuto nel 2017, quando Anna aveva rinunciato a partecipare al mondiale di scacchi in Arabia Saudita per non sentirsi «una creatura di seconda categoria». Una decisione che la portò a rinunciare a due medaglie d’oro praticamente sicure.





Alessandro Orsini non è filo-Putin, come non lo sono io e come non lo è quasi la metà degli Italiani che non vede chiaro nella guerra in Ucraina. La gente fa fatica ad accettare una narrazione artefatta, densa di retorica e pregna di propaganda.
Ma stavolta sono i moderati a soffrire. Non i complottisti, non i no-qualcosa.
Sono quelli abituati a ragionare con la propria testa, che non accettano verità preconfezionate, quelli che hanno un naturale impulso alla pace.
Li fanno passare per terrapiattisti, perché li neutralizzano.
C'è una violenza assurda contro chi non è allineato. Orsini è oggetto di un autentico linciaggio giornalistico, eppure non dice nulla di scandaloso, ha posizioni moderatissime. Cosa che non si può dire dei pacifisti col kalashnikov, quelli che intanto la guerra la fanno a chi non la pensa come loro.
La guerra è già in casa nostra.
Liberamente tratta da Luca Craia





Se non bastassero i morti, i feriti, gli orfani, le vedove. Se non bastassero gli affamati, gli sfollati, i profughi, i disperati.
Ecco: se non bastassero queste vittime (e bastano e avanzano e sono, anzi, in sovrannumero), la guerra ne fa un’altra, di vittima: la cultura.
Perché, in ogni caso, la guerra è figlia e madre dell’ignoranza. Quella più incoercibile.





.... Comincio con il mettere i puntini sulle ‘i’, perché, come vedrete, ormai se uno dice una parola che sia una fuori dal coro, non solo rischia di essere censurato, ma finisce irriso sul ‘caffè‘ di Massimo Gramellini, e questo mi spiace assai. Gramellini è quasi un buon erede del grande Fortebraccio, ma irridere uno che ha espresso la sua opinione di ‘esperto’ direbbe Gramellini, di studioso, direi io, e l’ha espressa in maniera diversa da quella corrente o voluta, francamente mi sembra un insulto alla sua -di Gramellini- intelligenza ed un atto maramaldesco, visto che irride uno che, per avere espresso la propria opinione, è stato ‘censurato’ dalla sua stessa Università....
Giancarlo Guarino




domenica 10 aprile 2022

E se non è nazismo questo.....




 “PRIGIONIERI DI GUERRA RUSSI CASTRATI DAI MILIZIANI UCRAINI”:

Spari alle gambe dei prigionieri russi

Questi sono peggio dei peggiori nazisti

L'Onu punta il dito contro l'Ucraina: violenze sessuali e stupri dell'esercito di Kiev


JORIT

Un ragazzo fantastico 





JORIT: I BAMBINI DEL DONBASS NON HANNO LA STESSA DIGNITÀ DEGLI ALTRI BAMBINI?
Servizio di "Piazzapulita" sull'artista Jorit in relazione al suo ultimo murale di Dostoevskij a Napoli. "Il mio sistema sociale di riferimento è un sistema in cui tutti hanno la possibilità di avere gli stessi punti di partenza. Tutti hanno scuola pubblica, sanità pubblica, è un sistema politico completamente diverso da quello della Russia di Putin. Che simpatia potrei avere io per Putin? Ma il punto non è questo, il punto è che l'Occidente, in maniera arrogante, vuole dire di avere una superiorità morale per cui gli è concesso di dire che Putin deve andarsene. Ditelo chiaramente, smettetela con questa ipocrisia, vogliamo amm4zzare Putin! Rischiamo la terza guerra mondiale? Non ce ne importa, vogliamo amm4zzarlo! Perché noi siamo superiori, noi decidiamo cosa si deve fare nel mondo!"

sabato 2 aprile 2022

GRANDE ALBERTO FAZOLO




Abbiamo più poche persone che ragionano, Orsini, Santoro, Travaglio, Sara Reginella, ma non riescono a zittirci 

Alberto Fazolo ha testimoniato con la sua vita la lotta al nazismo ucraino 








Cadono tutti dal pero quando gli dici che la guerra è iniziata 8 anni fa 






Franjo Tuđman riconosciuto colpevole post mortem

  Non ci puo' essere sentenza per un morto ma la verità va detta sempre  L’implicazione della Croazia nel conflitto in Bosnia Erzegovina...